Richiesta di sostituzione della pena detentiva con il lavoro di pubblica utilità ex art. 459, comma 1-terInquadramentoL'art. 28, comma 1, lett. a), n. 2, d.lgs. n. 150/2022 ha inserito dopo il comma 1-bis dell'art. 459 c.p.p. il comma 1-ter, che prevede, in ipotesi di emissione di decreto penale di condanna a pena pecuniaria sostitutiva di una pena detentiva, che l'imputato, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, nel termine di quindici giorni dalla notificazione del decreto, possa chiedere la sostituzione della pena detentiva con il lavoro di pubblica utilità di cui all'art. 56-bis, l. n. 689/1981. In tal caso, non viene formulato l'atto di opposizione. FormulaTRIBUNALE DI.... GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI RICHIESTA DI SOSTITUZIONE DELLA PENA DETENTIVA CON IL LAVORO DI PUBBLICA UTILITÀ EX ART. 459, COMMA 1-TER, C.P.P. Il sottoscritto Avv....., in qualità di difensore e procuratore speciale di...., imputato nel procedimento penale n..... /.... R.G.N.R., CONSIDERATO CHE – è stato notificato all'imputato decreto penale di condanna in data....; – che non intende formulare opposizione; CHIEDE che la sostituzione della pena detentiva con il lavoro di pubblica utilità di cui all'art. 56-bis, l. n. 689/1981, con concessione di un termine di sessanta giorni per depositare la relativa dichiarazione di disponibilità e il programma dell'ufficio di esecuzione penale esterna. Firma Avv..... Ai sensi dell'art. 1 d.m. 4 luglio 2023 (G.U. n. 155 del 5 luglio 2023) e dell'art. 1 d.m. 18 luglio 2023 (G.U. n. 166 del 18 luglio 2023), l'atto rientra tra quelli per i quali è provvisoriamente possibile anche il deposito telematico. Tale obbligo decorrerà solo dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione dei regolamenti di cui ai commi 1 e 3 dell'art. 87 d.lgs. n. 150/2022. CommentoIl comma 1-ter dell'art. 459 c.p.p. prevede che, in ipotesi di emissione di decreto penale di condanna a pena pecuniaria sostitutiva di una pena detentiva, l'imputato, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, nel termine di quindici giorni dalla notificazione del decreto, possa chiedere la sostituzione della pena detentiva con il lavoro di pubblica utilità di cui all'art. 56-bis, l. n. 689/1981. In tal caso, non viene formulato l'atto di opposizione. Con l'istanza, l'imputato può chiedere un termine di sessanta giorni per depositare la dichiarazione di disponibilità dell'ente o dell'associazione di cui all'art. 56-bis, comma 1, c.p.p. e il programma dell'ufficio di esecuzione penale esterna. Trascorso il termine anzidetto, il Giudice che ha emesso il decreto di condanna può operare la sostituzione della pena detentiva con il lavoro di pubblica utilità: in difetto dei presupposti, il Giudice respinge la richiesta ed emette decreto di giudizio immediato. Trattasi della disciplina già prevista per il caso di guida in stato di ebbrezza dall'art. 186, comma 9-bis, Codice della Strada. È utile evidenziare che l'art. 28, comma 1, lett. a), n. 2, d.lgs. n. 155/2022 ha modificato pure l'art. 459, comma 1-bis, c.p.p. prevedendo che, nel caso di irrogazione di una pena pecuniaria in sostituzione di una pena detentiva, il Giudice per determinare l'ammontare della pena pecuniaria, individui il valore giornaliero al quale può essere assoggettato l'imputato e lo moltiplichi per i giorni di pena detentiva. Il valore giornaliero non può essere inferiore a 5 Euro e superiore a 250 Euro e corrisponde alla quota di reddito giornaliero che può essere impiegata per il pagamento della pena pecuniaria, tenendo conto delle complessive condizioni economiche, patrimoniali e di vita dell'imputato e del suo nucleo familiare. Alla pena pecuniaria irrogata in sostituzione della pena detentiva si applica l'art. 133-ter c.p. Entro gli stessi limiti, la pena detentiva può essere sostituita altresì con il lavoro di pubblica utilità di cui all'art. 56-bis, l. n. 689/1981, se l'indagato, prima dell'esercizio dell'azione penale, ne fa richiesta al Pubblico Ministero, presentando il programma di trattamento elaborato dall'ufficio di esecuzione penale esterna con la relativa dichiarazione di disponibilità dell'ente. Ragionevole prevedere che, nella prassi, la fattispecie della richiesta di lavoro di pubblica utilità che troverà maggiore attuazione è quella successiva alla notifica del decreto penale, mentre appare, nella pratica, più remota l'ipotesi che già nella fase delle indagini preliminari (potendo l'indagato esserne all'oscuro) venga presentata l'istanza di sostituzione. Pacifica dovrebbe essere l'applicabilità della nuova disciplina ai decreti penali emessi prima dell'entrata in vigore della riforma e notificati dopo, essendo legata la decorrenza del termine per la presentazione dell'istanza di lavoro di pubblica utilità alla notificazione del decreto. Il novellato art. 56-bis, l. n. 689/1981 disciplina il lavoro di pubblica utilità, previsto per la prima volta quale pena sostitutiva della pena detentiva irrogata, per qualsiasi reato, in misura non superiore a tre anni. Nel sistema previgente, il lavoro di pubblica utilità non era previsto quale pena sostitutiva in via generalizzata, ma solo per un ristretto numero di contravvenzioni (guida sotto l'influenza dell'alcool e guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti) e per il delitto di produzione o traffico di stupefacenti, in ipotesi di fatto di lieve entità e di commissione dello stesso da parte di persona tossicodipendente o da assuntore di sostanze stupefacenti o psicotrope. La disciplina prevista dalla disposizione indicata è disegnata sul modello della pena principale del lavoro di pubblica utilità irrogabile dal Giudice di pace, sebbene, per la peculiare funzione svolta dalla pena sostitutiva, il richiamo sia mediato dalla verifica di compatibilità delle disposizioni: tra gli aspetti comuni devono essere certamente individuati il massimo di otto ore giornaliere che possono essere dedicate alla prestazione di lavoro, nonché il valore di un giorno di pena attribuito alla prestazione di due ore di lavoro. Il lavoro di pubblica utilità è definito riproducendo sostanzialmente la nozione prevista dall'art. 54, comma 2, d.lgs. n. 274/2000. |