Codice Penale art. 570 ter - Inosservanza dell'obbligo dell'istruzione dei minori 1Inosservanza dell'obbligo dell'istruzione dei minori1 [I]. Il responsabile dell'adempimento dell'obbligo di istruzione che, ammonito ai sensi dell'articolo 114, comma 1 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, non prova di procurare altrimenti l'istruzione del minore o non giustifica con motivi di salute, o con altri impedimenti gravi, la mancata iscrizione del minore presso una scuola del sistema nazionale di istruzione, o non ve lo presenta entro una settimana dall'ammonizione, è punito con la reclusione fino a due anni. [II]. Il responsabile dell'adempimento dell'obbligo di istruzione che, ammonito ai sensi dell'articolo 114, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 per assenze ingiustificate del minore durante il corso dell'anno scolastico tali da costituire elusione dell'obbligo di istruzione, non prova di procurare altrimenti l'istruzione del minore o non giustifica con motivi di salute, o con altri impedimenti gravi, l'assenza del minore dalla scuola, o non ve lo presenta entro una settimana dall'ammonizione, è punito con la reclusione fino a un anno. competenza: Trib. monocratico arresto: non consentito fermo: non consentito custodia cautelare in carcere: non consentita altre misure cautelari personali: non consentite procedibilità: d'ufficio [1] Articolo inserito dall'art. 12, comma 1, d.l. 15 settembre 2023, n. 123, conv., con modif., in l. 13 novembre 2023, n. 159. Vedi anche il comma 2 del medesimo articolo che dispone che: «2. Quando acquisisce la notizia dei reati di cui all'articolo 570-ter del codice penale, introdotto dal comma 1 del presente articolo, il pubblico ministero ne informa senza ritardo il procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni, per le eventuali iniziative di competenza ai sensi dell'articolo 336 del codice civile.» Inquadramento
La fattispecie delittuosa di “Inosservanza dell'obbligo dell'istruzione dei minori”, prevista dall'art. 12, comma 1, del Decreto- legge 15 settembre 2023, n. 123 (così detto Decreto Caivano, conv. in legge 13 novembre 2023, n.159), rubricato "Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale.” (Gazz.Uff. n. 216 del 15 settembre 2023), è stata introdotta dal legislatore con l'obiettivo di rafforzare i meccanismi di controllo e verifica dell'adempimento dell'obbligo scolastico. L'inosservanza dell'obbligo di istruzione scolastica era già prevista dal nostro ordinamento penale, con riferimento all'istruzione elementare, all'interno di una previsione contravvenzionale, l'art. 731 cp (si v. sub art. 731), ora abrogato dall’art. 12, comma 3, l d.lgs. n. 123/2023, conv. in l. n. 159/2023.). La trasformazione della condotta in delitto ha determinato: l'abolitio criminis con riguardo alle condotte realizzate a titolo di colpa; un notevole incremento sanzionatorio; l’estensione dell’ambito applicativo della fattispecie (prima limitata all’istruzione elementare), a tutto il periodo di istruzione obbligatoria (dai sei ai sedici anni di età; si v. Bernardi, Convertito in legge il D.L. “Caivano”, in tema di contrasto al disagio e alla criminalità minorili: una panoramica dei numerosi profili d’interesse per il penalista, in sistema penale.it, 15 novembre 2023). SoggettiSi tratta di un reato proprio. Soggetto attivo è il responsabile dell'adempimento dell'obbligo di “istruzione” (la l.n. 159/ 2023 ha così sostituito il lemma “scolastico”, previsto dal d.lgs. n. 123/2023). Secondo quanto stabilito dall'art. 5, d.lgs. n.76/ 2005, “responsabili del dovere di istruzione e formazione”, tenuti ad iscrivere i minori alle istituzioni scolastiche e formative, sono i genitori del minore e coloro che a qualsiasi titolo ne facciano le veci. Il soggetto, per rivestire la qualità di soggetto attivo del reato deve essere stato destinatario di un provvedimento di ammonizione, ex art. 114, comma 1 del testo unico di cui ald.lgs.n. 297/1994, per l'ipotesi di cui all'art. 570-ter, comma 1; ovvero ex art. 114, comma 4, per la previsione di cui all' art. 570 ter, comma 2.I provvedimenti di ammonizione richiamati si pongono in una relazione di gravità decrescente, riferendosi la prima ipotesi (art. 114, comma 1), ai casi di ammonimento per il mancato assolvimento dell'obbligo di iscrizione scolastica; mentre la seconda (art. 114, comma 4) ai casi di ammonimento per assenze ingiustificate del minore nel corso dell'anno scolastico (si segnala come la l. n. 159/2023, abbia modificato i richiami ai commi dell'art. 114 rispetto a quanto stabilito dal d.lgs.n. 123/2023 , essendo stato lo stesso art. 114 d.lgs. n. 297/1994 oggetto di modifica da parte della l.n.159/2023). MaterialitàLa fattispecie in commento prevede due ipotesi di reato. La prima ipotesi, prevista dall'art. 570 ter, comma 1, ha riguardo alla mancata iscrizione a scuola del minore (c.d. dispersione scolastica assoluta); in tal caso il reato risulta integrato laddove il soggetto attivo non provi di procurare altrimenti l'istruzione del minore, oppure non giustifichi la mancata iscrizione del minore con motivi di salute oppure con altri impedimenti gravi, oppure nel caso in cui non lo presenti a scuola entro una settimana dall'ammonizione (la l.n. 159/2023 di conversione del d.l. n. 123/2023, ha previsto il richiamo alla “mancata iscrizione”, in sostituzione del testo del decreto che si riferiva invece alle “assenze” dalla scuola del minore). La seconda ipotesi(c.d. abbandono scolastico), prevista dall'art. 570 ter comma 2, ha riguardo alle assenze del minore dalla scuola, e punisce i casi in cui la consistenza numerica delle assenze ingiustificate durante l'anno scolastico sia tale da costituire elusione dell'obbligo scolastico; di essa il soggetto attivo è chiamato a rispondere laddove: non provi di procurare altrimenti l'istruzione del minore; o non giustifichi le assenze con motivi di salute o con altri impedimenti gravi; oppure non presenti il minore a scuola entro una settimana dall'ammonizione. Elemento psicologicoIl delitto è punito a titolo di dolo generico. L'abrogazione dell'art. 731 cp (che puniva a titolo contravvenzionale l'inosservanza dell'obbligo di istruzione elementare dei minori , si v. sub art. 731) stabilita dall'art. 12, comma 3, d.l. n. 123/2023, conv. in l.n.159/2023, ha determinato l'irrilevanza penale delle condotte riconducibili all'inosservanza dell'obbligo di istruzione elementare dei minori, ove realizzate a titolo di colpa. Profili processualiIl comma 2 dell'art. 12, d.l. n. 123/2023, modificato dalla l.n.159/2023, ha previsto per il Pubblico ministero che eserciti l'azione penale per i reati di cui all'art. 570 ter, l'obbligo di informare senza ritardo il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, per le eventuali iniziative di competenza, ex art. 336 cod.civ. La condanna definitiva per il reato in commento comporta per il beneficiario dell'Assegno di inclusione (L. n. 85/2023), la sospensione del beneficio fino alla ripresa della regolare frequenza scolastica del minore, documentata con certificazione rilasciata dal dirigente scolastico ovvero, in assenza della predetta certificazione, per un periodo di due anni (comma 3 bis inserito all'art. 8, l. 85/2023, dall' art. 12, comma 4, lettera c, d.l. n. 123/2023, conv. in l.n. 159/2023). |