Decreto legislativo - 31/03/2023 - n. 36 art. 221 - Indirizzo, coordinamento e monitoraggio presso la Cabina di regia. Governance dei serviziCodice legge fallimentare Art. 212 Indirizzo, coordinamento e monitoraggio presso la Cabina di regia. Governance dei servizi 1. La Cabina di regia per il codice dei contratti pubblici è istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. La sua composizione e le modalità di funzionamento sono disciplinate dall'allegato V.3. [In sede di prima applicazione del codice, l'allegato V.3 è abrogato a decorrere dalla data di entrata in vigore di un corrispondente regolamento adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentita l'ANAC e la Conferenza unificata, che lo sostituisce integralmente anche in qualità di allegato al codice.]1 2. La Cabina di regia è la sede istituzionale per il coordinamento nell'attuazione del codice, per l'analisi delle proposte di modifica legislativa e regolamentare, per l'indirizzo delle stazioni appaltanti, per la condivisione delle informazioni e per la diffusione della conoscenza delle migliori e delle peggiori pratiche. 3. Ciascuna amministrazione coinvolta nell'applicazione del codice trae dall'azione della Cabina di regia indicazioni e spunti per la propria attività. [A tal fine, per i primi due semestri a decorrere dalla data in cui il codice acquista efficacia, la Cabina di regia istituisce uno "sportello unico di supporto tecnico" (help desk) dedicato presso la sua segreteria, in collaborazione con le strutture del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ANAC, anche condividendo i relativi dati e le relative informazioni. L'help desk effettua un'attività di monitoraggio dell'attuazione delle misure contenute nel codice, sostenendone l'attuazione e individuandone eventuali criticità. Entro il settimo e il tredicesimo mese a decorrere dalla data in cui il codice acquista efficacia la Cabina di regia presenta al Governo una relazione sulle attività dell'help desk, suggerendo se del caso interventi correttivi sul piano normativo e amministrativo e raccomandando le migliori pratiche organizzative e attuative.]2 4. La Cabina di regia ha tra l'altro il compito di: a) effettuare una ricognizione sullo stato di attuazione del codice e sulle difficoltà riscontrate dalle stazioni appaltanti nella fase di applicazione, anche al fine di proporre eventuali soluzioni correttive e di miglioramento; b) curare, se del caso con apposito piano di azione, la fase di attuazione del presente codice coordinando l'adozione, da parte dei soggetti competenti, di regolamenti attuativi e atti di indirizzo, nonché riordino in allegato al codice, anche al fine di assicurarne la tempestività e la coerenza reciproca; c) esaminare le proposte di modifiche normative nella materia disciplinata dal codice per valutarne l'impatto sulla legislazione vigente e garantire omogeneità e certezza giuridica, supportando la competente struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri nel coordinamento dei vari interventi regolatori nel settore e contribuendo all'effettuazione delle analisi e verifiche di impatto dei relativi provvedimenti; d) sovrintendere alla digitalizzazione del sistema dei contratti pubblici, fermo restando l'esercizio delle funzioni, da parte dell'ANAC, di cui all'articolo 23; e) promuovere accordi, protocolli di intesa, convenzioni, anche con associazioni private per agevolare la bancabilità delle opere pubbliche; f) in relazione al partenariato pubblico privato, in coordinamento con il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, promuovere la conoscenza delle nuove procedure e agevolarne l'utilizzo tra i potenziali partecipanti, ivi comprese imprese, banche e altre società finanziarie; favorire il coordinamento e lo scambio di informazioni tra le parti; individuare e divulgare le soluzioni più appropriate a il loro ulteriore eventuali problemi applicativi e promuovere la raccolta e la diffusione dei dati che confluiscono nella banca dati sul partenariato pubblico privato ai sensi dell'articolo 175, comma 7; f-bis) in relazione alle procedure di ricostruzione di rilievo nazionale, dettare indicazioni, approvare buone pratiche e promuovere la diffusione dei dati e delle informazioni nell'ambito della Conferenza dei Commissari straordinari alla ricostruzione3. 5. La Cabina di regia segnala, sulla base delle informazioni ricevute, eventuali specifiche violazioni o problemi sistemici all'ANAC per gli interventi di competenza. 6. Ogni anno la Cabina di regia, anche avvalendosi dell'ANAC, presenta alla Commissione una relazione di controllo contenente, se del caso, informazioni sulle cause più frequenti di non corretta applicazione o di incertezza giuridica, compresi possibili problemi strutturali o ricorrenti nell'applicazione delle norme, sul livello di partecipazione delle microimprese e delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici e sulla prevenzione, l'accertamento e l'adeguata segnalazione di casi di frode, corruzione, conflitto di interessi e altre irregolarità gravi in materia di appalti e di concessioni. 7. La Cabina di regia è la struttura nazionale di riferimento per la cooperazione con la Commissione europea per l'applicazione della normativa in materia di appalti pubblici e di concessioni e per l'adempimento degli obblighi di assistenza e cooperazione reciproca tra gli Stati membri, onde assicurare lo scambio di informazioni sull'applicazione delle norme contenute nel presente codice e sulla gestione delle relative procedure. 8. Il CIPESS elabora specifiche politiche in materia di servizi e forniture, predisponendo un piano nazionale dei servizi strategici per il Paese, ad alto contenuto di innovazione e di investimento in tecnologia, anche attraverso consultazioni periodiche degli operatori economici. 9. Il piano nazionale dei servizi deve indicare anche le modalità di attuazione delle previsioni ivi contenute, e include l'attuazione di progetti specifici, anche attraverso affidamento degli stessi a centrali di committenza. [1] Comma modificato dall'articolo 72, comma 2, lettera mm), del D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209. [2] Comma modificato dall'articolo 66, comma 1, del D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209. [3] Lettera aggiunta dall'articolo 7, comma 3, della Legge 18 marzo 2025, n. 40. Per le disposizioni transitorie vedi l'articolo 27, comma 1, della Legge 40/2025 citata. InquadramentoCon l'approvazione del d.lgs. n. 50/2016 sono state recepite le Direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE ed è stato introdotto nell'ordinamento un sistema di regolazione nella materia degli appalti di lavori, forniture e servizi, coerente, semplificato, unitario, trasparente ed armonizzato alla disciplina europea. Anche il d.lgs. n. 36/2023 conferma la precedente impostazione e nella Parte VI, Libro V, Titolo II, Parte II rubricata «Governance» agli artt. 221-223 individua i soggetti istituzionali che con diversi compiti e funzioni intervengono a disciplinare la materia della contrattualistica pubblica. In particolare, l'art. 221 istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la Cabina di regia, affidandole rilevanti compiti di monitoraggio e coordinamento. Il ruolo principale dell'organismo è quello di presiedere alla fase attuativa della riforma, fornendo il necessario impulso e coordinamento per l'adozione dei numerosi atti attuativi e dei decreti correttivi previsti dal Codice. A questo scopo, la norma prevede forme di collaborazione della Cabina di regia con l'Autorità nazionale anticorruzione e con ciascuna amministrazione coinvolta nell'applicazione del codice. La riforma della disciplina europea degli appalti e delle concessioni era un obiettivo che la politica europea già qualche anno indietro non poteva non centrare anche perché essa rientrava fra le dodici priorità individuate dalla Commissione nelle Comunicazioni sulla realizzazione e la crescita del mercato unico, nelle linee guida stabilite dallo Small Business Act for Europe poi confermate dalla Commissione, nonché fra gli obiettivi di semplificazione perseguiti nell'ambito dell'iniziativa «Legiferare con intelligenza». Il Commissario europeo responsabile del mercato interno e dei servizi Michel Barniere ha dichiarato che «Questa riforma è necessaria, ambiziosa e realistica. Le direttive attuali hanno dato buoni risultati. Tuttavia, è necessaria una evoluzione delle stesse ed auspico che le direttive sugli appalti pubblici siano più semplici, più efficaci e che agevolino il lavoro di coloro che hanno a che fare con gli appalti pubblici quotidianamente. La proposta di direttiva sulle concessioni rappresenta la realizzazione del mercato interno e spero che permetterà miglioramenti sostanziali in termini di efficacia della spesa pubblica e di crescita economica nei prossimi anni» (documento approvato nell'aprile 2011 (ip/ii/469)). L'intenzione del legislatore europeo era quella di garantire la correttezza delle procedure di gara, costruire un sistema di contrasto ai conflitti di interessi, richiamare l'attenzione al tema della prevenzione della corruzione e costruire un adeguato sistema di governance con l'individuazione di una «unica autorità nazionale incaricata del monitoraggio, dell'attuazione e della vigilanza in materia di appalti pubblici», unitamente alla creazione di Osservatori capaci di intervenire nella formazione e nell'assistenza agli enti aggiudicatori e con la creazione di un sistema cooperativo fra le autorità nazionali di vigilanza per lo scambio di informazioni. Si tratta di auspici resi chiari negli stessi considerando delle direttive e nelle relazioni di accompagnamento delle proposte ove si fa riferimento «all'uso strategico degli appalti pubblici in risposta alle nuove sfide». L'obiettivo era quello di mettere le amministrazioni aggiudicatrici nella condizione di avere «strumenti e soluzioni per il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020» (Cabiddu, 6). Il decreto correttivo (D. Lgs. 209/2024)Il Decreto correttivo apporta modifiche all'Allegato V.3 al Codice. La novella in esame, al comma 1, integra la composizione della Cabina di regia con un rap presentante del Ministero dell'economia e delle finanze, un rappresentante della Struttura di missione PNRR e uno del Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR. Il Decreto correttivo ha abrogato l'art. 221, comma 3, secondo, terzo e quarto periodo, del Codice. Si tratta delle disposizioni relative all'istituzione e al funzionamento di un helpdesk istituito presso la cabina di regia della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il primo anno dalla entrata in vigore del Codice e alla relativa relazione che la Cabina di Regia doveva presentare al Governo in materia di attività svolte dall'helpdesk. Inoltre, l'art. 72, comma 2 del Decreto correttivo, ha soppresso l'art. 221, comma 1, ultimo periodo. La Cabina di regia e il ruolo di «Indirizzo, coordinamento e monitoraggio»La Cabina di regia rappresenta la maggiore novità dell'attuale impostazione di matrice comunitaria del Codice. L'art. 221 rubricato «Indirizzo, coordinamento e monitoraggio presso la Cabina di regia» istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, come già detto sopra, la Cabina di regia, affidandole rilevanti compiti di coordinamento nell'attuazione del codice, di analisi delle proposte di modifica legislativa e regolamentare, di indirizzo delle stazioni appaltanti, di condivisione delle informazioni e diffusione della conoscenza delle migliori e delle peggiori pratiche. In particolare, ha il compito di presiedere alla fase attuativa della riforma, fornendo il necessario impulso e coordinamento per l'adozione dei numerosi atti attuativi e dei decreti correttivi previsti dal Codice. L'art. 221, comma 4 stabilisce che la Cabina di regia ha fra l'altro il compito di a) effettuare una ricognizione sullo stato di attuazione del codice e sulle difficoltà riscontrate dalle stazioni appaltanti nella fase di applicazione, anche al fine di proporre eventuali soluzioni correttive e di miglioramento; b) curare, se del caso con apposito piano di azione, la fase di attuazione del codice coordinando l'adozione, da parte dei soggetti competenti, di decreti e linee guida, nonché della loro raccolta in testi unici integrati, organici e omogenei, al fine di assicurarne la tempestività e la coerenza reciproca; c) esaminare le proposte di modifiche normative nella materia disciplinata dal codice al fine di valutarne l'impatto sulla legislazione vigente, garantire omogeneità e certezza giuridica, supportando la competente struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri nel coordinamento dei vari interventi regolatori nel settore; d) sovrintendere alla digitalizzazione del sistema dei contratti pubblici, fermo restando l'esercizio delle funzioni, da parte dell'ANAC, di cui all'art. 23; e) promuovere accordi, protocolli di intesa, convenzioni, anche con associazioni private per agevolare la bancabilità delle opere pubbliche; f) in relazione al partenariato pubblico privato, in coordinamento con il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, promuovere la conoscenza delle nuove procedure e agevolarne l'utilizzo tra i potenziali partecipanti, ivi comprese imprese, banche e altre società finanziarie; favorire il coordinamento e lo scambio di informazioni tra le parti; individuare e divulgare le soluzioni più appropriate a eventuali problemi applicativi e promuovere la raccolta e la diffusione dei dati che confluiscono nella banca dati sul partenariato pubblico privato ai sensi dell'art. 175, comma 7. I commi 5 e 6 della citata norma prevedono forme di collaborazione della Cabina di regia con l'Autorità nazionale anticorruzione. In particolare, il comma 5 stabilisce che la Cabina di regia segnala all'ANAC, sulla base delle informazioni ricevute, eventuali specifiche violazioni o problemi sistemici, in modo tale che l'Autorità provveda con gli interventi di competenza. Il successivo comma 6 stabilisce che ogni anno la Cabina di regia, anche avvalendosi di ANAC, presenta alla Commissione una relazione di controllo contenente, se del caso, informazioni sulle cause più frequenti di non corretta applicazione o di incertezza giuridica, compresi possibili problemi strutturali o ricorrenti nell'applicazione delle norme, sul livello di partecipazione delle microimprese e delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici e sulla prevenzione, l'accertamento e l'adeguata segnalazione di casi di frode, corruzione, conflitto di interessi e altre irregolarità gravi in materia di appalti e di concessioni. Molto interessante la previsione di cui al comma 7 ove si precisa che la Cabina di regia è la struttura nazionale di riferimento per la cooperazione con la Commissione europea per quanto riguarda l'applicazione della normativa in materia di appalti pubblici e di concessioni, e per l'adempimento degli obblighi di assistenza e cooperazione reciproca tra gli Stati membri, onde assicurare lo scambio di informazioni sull'applicazione delle norme contenute nel presente codice e sulla gestione delle relative procedure. Dell'assetto organizzativo della Cabina di regia nulla si dice nel Codice rinviando per quanto concerne la composizione e le modalità di funzionamento ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e trasporti, sentita l'ANAC e la Conferenza unificata, entro tre mesi dall'entrata in vigore del codice. E infatti il 31 agosto 2016 è stato pubblicato il d.P.C.M. 10 agosto 2016 che disciplina la composizione e le modalità di funzionamento della Cabina di regia. La Cabina di regia si è insediata presso il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi (DAGL) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il primo dicembre 2016. A distanza di pochissimo tempo dal suo insediamento, la Cabina di regia ha deciso di lanciare una consultazione rivolta alle stazioni appaltanti e finalizzato a raccogliere proposte di riformulazione normativa in vista dell'elaborazione del provvedimento correttivo del codice; a tal fine è stato predisposto e trasmesso un questionario. BibliografiaCabiddu, Diritto e pratica amministrativa, n. 5/2014, 6; Caringella, Protto, Il codice dei contratti pubblici dopo il correttivo, Roma, 2017; Contessa, Crocco, Codice degli appalti e delle Concessioni, Roma 2016; Ferrari, Morbidelli, Codice degli appalti pubblici, Piacenza, 2017; Garofoli, Ferrari, Codice dei contratti pubblici, Milano 2017; Giuffrè, Sterrantino, Le nuove norme sulle grandi opere infrastrutturali: Interpretazioni e indicazioni – Commento al d.lgs. n. 196/2002 di attuazione della «legge obiettivo», Milano, 2003; Massari, Gli appalti pubblici dopo il decreto “sblocca-cantieri” e le altre recenti novità, Rimini, 2019; Ponzone, Codice degli appalti pubblici ragionato, Roma, 2020; Romano, Codice dei contratti pubblici, Commentario di dottrina e giurisprudenza, in Esposito (a cura di), Milano 2017; Sandulli, De Nictolis, Trattato sui contratti pubblici, III, Milano 2019. |