Decreto legislativo - 31/03/2023 - n. 36 art. 19Codice legge fallimentare Artt. 37, 38. Qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza (Articolo 62) PARTE I AMBITI E LIVELLI DI QUALIFICAZIONE Articolo 1. Finalità. 1. Il presente allegato individua i requisiti necessari per la qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, le informazioni necessarie per dimostrare il possesso degli stessi, le modalità di raccolta di tali informazioni per il funzionamento del sistema di qualificazione. 2. La qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza attesta la loro capacità di gestire direttamente, secondo criteri di qualità, efficienza e professionalizzazione, e nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, le attività che caratterizzano il processo di acquisizione di un bene, di un servizio o di un lavoro e riguarda almeno uno dei seguenti ambiti: a) progettazione tecnico-amministrativa e affidamento delle procedure; b) esecuzione dei contratti. 3. Le centrali di committenza sono qualificate almeno negli ambiti di cui alla lettera a) del comma 2.
Articolo 2. Ambito di applicazione. 1. La qualificazione è necessaria per gli affidamenti di lavori di importo pari o superiore a 500 mila euro e per l'acquisizione di servizi e forniture d'importo pari o superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti. Non è necessaria la qualificazione per l'effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza e dai soggetti aggregatori. 2. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 62, comma 17, del codice, il presente allegato non si applica agli enti aggiudicatori che non sono amministrazioni aggiudicatrici e ai soggetti privati tenuti all'osservanza delle disposizioni del codice. 3. In sede di prima applicazione, sono qualificate con riserva, ai sensi dell'articolo 63, comma 4, secondo periodo, del codice, le stazioni appaltanti delle unioni di comuni costituite nelle forme previste dall'ordinamento, delle provincie e delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e delle regioni.
PARTE II REQUISITI DI QUALIFICAZIONE Articolo 3. Livelli di qualificazione per la progettazione e l'affidamento di lavori per le stazioni appaltanti 1. Per la progettazione e l'affidamento di lavori di importo a base di gara pari o superiore a 500 mila euro le stazioni appaltanti sono qualificate in uno dei seguenti livelli: a) qualificazione di primo livello (L3) per importi fino a 1.000.000 di euro; b) qualificazione di secondo livello (L2) per importi fino alle soglie di rilevanza europea; c) qualificazione di terzo livello (L1) senza limiti di importo. 2. Per poter essere qualificati in uno dei livelli di cui al comma 1 le stazioni appaltanti devono essere in possesso dei requisiti di cui all'articolo 4, comma 1 e devono ottenere un punteggio complessivo per i requisiti di cui all'articolo 4, comma 2, pari o superiore a: a) livello L3: trenta punti; b) livello L2: quaranta punti; c) livello L1: cinquanta punti. 3. Ogni stazione appaltante o centrale di committenza può effettuare le procedure corrispondenti al livello di qualificazione posseduto e a quelli inferiori. Fino al 30 giugno 2024, la qualificazione nei livelli di cui al comma 1 può essere ottenuta anche con un punteggio inferiore di dieci punti per il livello L3 e di cinque punti per i livelli L1 e L2. 4. Le stazioni appaltanti e le centrali di committenza, qualificate per i lavori, ma non qualificate per i servizi e le forniture, possono comunque procedere all'acquisizione di servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria di valore pari o superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti, se in possesso della qualificazione corrispondente all'importo stimato dei lavori posti a base di gara per i quali sono richiesti i predetti servizi. 5. Ai fini della progettazione, nelle ipotesi di cui all'articolo 193, comma 16, dell'affidamento e dell'esecuzione dei contratti di concessione e di partenariato pubblico privato di importo a base di gara pari o superiore a 500 mila euro, gli enti concedenti devono possedere almeno una qualificazione di livello L2 e garantire la presenza di almeno un soggetto con esperienza di tre anni nella gestione di piani economici e finanziari e dei rischi1. 6. Fino al 31 dicembre 2026, gli Uffici giudiziari non in possesso dei requisiti di qualificazione di cui al presente articolo possono progettare e affidare i lavori di manutenzione straordinaria o finalizzati a garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro avvalendosi di un RUP dotato di competenze tecniche in materia di ingegneria o architettura. In mancanza di tale figura professionale, i compiti del RUP, limitatamente agli interventi obbligatori di cui al primo periodo, possono essere attribuiti al responsabile del servizio al quale attiene il lavoro da realizzare2.
Articolo 4. Requisiti per la qualificazione relativa alla progettazione e all'affidamento di lavori per le stazioni appaltanti. 1. Per potere essere ammesse alla procedura di qualificazione per la progettazione e l'affidamento di lavori le stazioni appaltanti devono essere in possesso dei seguenti requisiti: a) iscrizione all'Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (AUSA) di cui all'articolo 33-ter del decreto-legge 18 ottobre 2012 n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221; b) presenza nel proprio organigramma di un ufficio o struttura stabilmente dedicati alla progettazione e agli affidamenti di lavori; c) disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale di cui agli articoli 25 e 26 del codice. 2. Oltre ai requisiti obbligatori di cui al comma 1, la stazione appaltante ottiene un punteggio secondo il grado di possesso dei requisiti previsti alla tabella A annessa al presente allegato. 3. Gli indicatori per l'attribuzione dei punteggi sono descritti nella tabella C annessa al presente allegato. 4. Ai fini della qualificazione, a decorrere dal 1° gennaio 2025, per la valutazione del requisito relativo al numero di gare svolte, si considerano, per le gare di importo superiore a quelle individuate dall'articolo 43 del codice, solo quelle i cui bandi e gli avvisi rispettano le disposizioni sull'utilizzo dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l'edilizia e le infrastrutture di cui all'Allegato 1.9 al codice3. 5. Il requisito di cui al comma 1, lettera c), è richiesto a decorrere dal 1° gennaio 2024. Fino al 31 dicembre 2023, può essere riconosciuto alle stazioni appaltanti, in aggiunta ai requisiti di cui al comma 2, un punteggio di dieci punti in ragione dell'esperienza maturata nell'utilizzo di piattaforme telematiche nel triennio precedente la data di domanda di qualificazione. Dopo il termine di cui al primo periodo, il peso di tale requisito può essere attribuito anche ai requisiti premianti di cui all'articolo 11, comma 2.
Articolo 5. Livelli di qualificazione relativi alla progettazione e all'affidamento di servizi e forniture per le stazioni appaltanti. 1. Per i servizi e le forniture di importo a base di gara pari o superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti le stazioni appaltanti sono qualificate in uno dei seguenti livelli: a) qualificazione di primo livello (SF3) per importi fino a 750.000 euro; b) qualificazione di secondo livello (SF2) per importi fino a 5.000.000 di euro; c) qualificazione di terzo livello (SF1) senza limiti di importo. 2. Per poter essere qualificati in uno dei livelli di cui al comma 1 occorre essere in possesso dei requisiti di cui all'articolo 6, comma 1 e ottenere un punteggio complessivo per i requisiti di cui all'articolo 6, comma 2, pari o superiore a: a) livello SF3: trenta punti; b) livello SF2: quaranta punti; c) livello SF1: cinquanta punti. 3. Ogni stazione appaltante o centrale di committenza può effettuare le procedure corrispondenti al livello di qualificazione posseduto e a quelli inferiori. 4. Fino al 30 giugno 2024, la qualificazione nei livelli di cui al comma 1, può essere ottenuta anche con un punteggio inferiore di dieci punti per il livello SF3 e di cinque punti per i livelli SF1 e SF2. 5. Ai fini della progettazione e dell'affidamento e dell'esecuzione dei contratti di concessione e di partenariato pubblico privato di importo a base di gara pari o superiore a 140 mila euro, gli enti concedenti devono possedere almeno una qualificazione di livello SF2 e garantire la presenza di un soggetto con esperienza di tre anni nella gestione di piani economici e finanziari e dei rischi. 4 .
Articolo 6. Requisiti per la qualificazione relativa alla progettazione e all'affidamento di servizi e forniture per le stazioni appaltanti. 1. Per potere essere ammesse alla procedura di qualificazione per la progettazione e l'affidamento di servizi e forniture le stazioni appaltanti devono essere in possesso dei seguenti requisiti: a) iscrizione all'AUSA; b) presenza nel proprio organigramma di un ufficio o struttura stabilmente dedicati alla progettazione e agli affidamenti di servizi e forniture; c) disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale di cui agli articoli 25 e 26 del codice. 2. Oltre ai requisiti obbligatori di cui al comma 1, la stazione appaltante ottiene un punteggio secondo il grado di possesso dei requisiti di cui alla tabella B annessa al presente allegato. 3. Gli indicatori per l'attribuzione dei punteggi sono descritti nella tabella C annessa al presente allegato. 4. Il requisito di cui al comma 1, lettera c), è richiesto a decorrere dal 1° gennaio 2024. Fino al 31 dicembre 2023, può essere riconosciuto alle stazioni appaltanti, in aggiunta ai requisiti di cui al comma 2, un punteggio di dieci punti in ragione dell'esperienza maturata nell'utilizzo di piattaforme telematiche nel triennio precedente la data di domanda di qualificazione. Dopo il termine di cui al primo periodo, il peso di tale requisito può essere attribuito anche ai requisiti premianti di cui all'articolo 11, comma 2.
Articolo 7. Requisiti per la qualificazione relativa all'affidamento per le centrali di committenza. 1. Le centrali di committenza si qualificano almeno per il livello L2 per i lavori e a SF2 per i servizi e le forniture. 2. Le centrali di committenza per essere qualificate per i lavori devono essere in possesso dei requisiti di cui all'articolo 4, comma 1 e per i servizi e forniture dei requisiti di cui all'articolo 6, comma 1. 3. Per le centrali di committenza, i punteggi di cui all'articolo 4 per i lavori e all'articolo 6 per servizi e forniture sono ridotti del 20 per cento. L'attribuzione della predetta percentuale di punteggio è determinata sulla base del numero di stazioni appaltanti convenzionate. Inoltre, le centrali di committenza devono possedere un punteggio complessivo pari ad almeno dieci punti per i requisiti relativi alla presenza nella struttura organizzativa di dipendenti aventi specifiche competenze in materia di contratti pubblici e di sistemi digitali e al sistema di formazione e aggiornamento del personale.
Articolo 85. Qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza per l'esecuzione 1. A decorrere dal 1° gennaio 2025, le stazioni appaltanti e le centrali di committenza qualificate per la progettazione e l'affidamento di lavori, di servizi e forniture o di entrambe le tipologie contrattuali sono qualificate anche per l'esecuzione rispettivamente di lavori, di servizi e forniture o di entrambe le tipologie contrattuali per i corrispondenti livelli di qualifica. 2. A decorrere dalla data di cui al comma 1, la possibilità per le stazioni appaltanti e le centrali di committenza qualificate per la progettazione e per l'affidamento di lavori, di servizi e forniture o di entrambe le tipologie contrattuali di eseguire il contratto per i livelli superiori a quelli di qualifica è valutata sulla base del soddisfacimento dei seguenti requisiti, come definiti per i diversi livelli di qualificazione nella Tabella C-bis, per l'esecuzione di lavori, e nella Tabella C-ter, per l'esecuzione di servizi e forniture: a) rispetto dei tempi previsti per i pagamenti di imprese e fornitori; b) assolvimento degli obblighi di comunicazione dei dati sui contratti pubblici che alimentano le banche dati detenute o gestite dall'ANAC; c) partecipazione al sistema di formazione e aggiornamento del personale. 3. Le stazioni appaltanti non qualificate per la progettazione e l'affidamento di lavori, di servizi e forniture o di entrambe le tipologie contrattuali possono, fino al 31 dicembre 2024, eseguire i contratti se sono iscritte all'AUSA e in possesso di una figura tecnica in grado di svolgere le funzioni di RUP. 4. A decorrere dalla data di cui al comma 1, la possibilità per le stazioni appaltanti non qualificate per la progettazione e l'affidamento di lavori, di servizi e forniture o di entrambe le tipologie contrattuali di eseguire contratti al di sopra delle soglie di cui all'articolo 62, comma 1, del codice è subordinata al rispetto dei requisiti di cui al comma 3, nonché al soddisfacimento dei requisiti di cui al comma 2, come definiti per i diversi livelli di qualificazione nella Tabella C-bis, per l'esecuzione di lavori, e nella Tabella C-ter, per l'esecuzione di servizi e forniture. 5. Resta ferma la possibilità per le stazioni appaltanti non qualificate ai sensi dell'articolo 63, comma 2 di eseguire i contratti affidati ai sensi dell'articolo 62, comma 6, lettere c) ed), nonché i contratti al di sotto delle soglie di qualificazione di cui all'articolo 62, comma 1.
Articolo 9. Qualificazione con riserva e termine del periodo transitorio. 1. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 7, comma 1, la qualificazione con riserva delle stazioni appaltanti delle unioni di comuni costituite nelle forme previste dall'ordinamento, delle provincie e delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e delle regioni di cui all'articolo 63, comma 4, secondo periodo, garantisce il conseguimento dei livelli L1 e SF1. La qualificazione con riserva ha una durata non superiore al 30 giugno 2024. 2. Le stazioni appaltanti di cui al comma 1 presentano domanda di iscrizione con riserva agli elenchi delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate a partire dal 1° luglio 2023. La presentazione della domanda di iscrizione consente l'esercizio di attività di committenza a favore di altre stazioni appaltanti. 3. A decorrere dal 1° gennaio 2024, le stazioni appaltanti di cui al comma 1 presentano domanda di iscrizione per l'iscrizione a regime negli elenchi delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate.
PARTE III ISCRIZIONE ALL'ELENCO DELLE STAZIONI APPALTANTI E DELLE CENTRALI DI COMMITTENZA QUALIFICATE E SANZIONI Articolo 10. Domanda di iscrizione. 1. Le stazioni appaltanti e le centrali di committenza presentano domanda di iscrizione agli elenchi delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate a partire dal 1° luglio 2023 tramite l'apposita sezione dell'AUSA e la trasmissione delle informazioni e dei dati richiesti dall'ANAC per la verifica dei requisiti di qualificazione. La presentazione della domanda è condizione necessaria ai fini della qualificazione. 2. L'ANAC, sulla base delle informazioni e dei dati presenti nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici o comunque dalla stessa acquisiti, fermo restando quanto previsto dal comma 3, attribuisce il livello di qualificazione per la progettazione, l'affidamento e l'esecuzione. 3. L'ANAC effettua verifiche, anche a campione, sulle informazioni e i dati forniti dalle stazioni appaltanti e dalle centrali di committenza ai fini del controllo della veridicità dei medesimi e della conferma del livello di qualificazione. 4. L'iscrizione negli elenchi delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate ha durata di due anni. Alla revisione della qualificazione si procede ai sensi dell'articolo 11.
Articolo 11. Revisione della qualificazione. 1. Il punteggio di qualificazione è aggiornato ogni due anni. Entro tre mesi dalla scadenza, le stazioni appaltanti qualificate accedono all'AUSA e aggiornano o forniscono le informazioni e i dati necessari per la revisione della qualificazione. 2. Per la revisione della qualificazione l'ANAC valuta anche i seguenti requisiti premianti6: a) la disponibilità ad essere inseriti nell'elenco di cui all'articolo 62, comma 10, del codice e aver effettuato affidamenti per conto di stazioni appaltanti non qualificate anche al di sotto della soglia di cui all'articolo 62, comma 17; b) l'aggregazione di stazioni appaltanti per lo svolgimento in comune degli affidamenti e dell'esecuzione. b-bis) la specializzazione per ambiti settoriali da parte delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate8; b-ter) l'efficienza decisionale della stazione appaltante rispetto alla fase dell'affidamento, da intendersi quale tempo intercorrente tra la ricezione delle offerte e la stipula del contratto e che non deve essere superiore in media a centoquindici giorni9. 3. Le domande presentate ai sensi del presente articolo sono verificate dall'ANAC con le modalità di cui all'articolo 10, comma 3. 4. Se dagli accertamenti condotti risulta una diminuzione del punteggio ottenuto che porterebbe la stazione appaltante o la centrale di committenza ad un livello inferiore, la stessa mantiene il medesimo livello di qualificazione per un anno se il nuovo punteggio è superiore a quello necessario per la qualificazione di livello inferiore, incrementato di almeno del 5 per cento. 4-bis. Le stazioni appaltanti qualificate monitorano, a partire dal 1° gennaio 2025, con cadenza semestrale la propria efficienza decisionale nello svolgimento delle procedure di affidamento attraverso una verifica del tempo medio intercorrente fra la data di presentazione delle offerte, come risultante nei bandi di gara e la data di stipula del contratto. Quando il tempo medio rilevato risulta superiore a centosessanta giorni, le stazioni appaltanti comunicano tempestivamente ad ANAC un piano di riorganizzazione, recante: a) le misure necessarie al superamento delle principali cause che hanno determinato il ritardo negli affidamenti, con particolare riferimento alla riorganizzazione del personale, al potenziamento della formazione specialistica, anche rispetto all'utilizzo degli strumenti digitali; b) gli obiettivi temporali di riduzione del tempo medio di svolgimento delle procedure di affidamento10. 4-ter. A seguito della comunicazione di cui al comma 4-bis, ANAC valuta, in contraddittorio con la stazione appaltante, l'efficacia delle misure proposte in relazione alla riduzione del tempo medio di svolgimento delle procedure di affidamento e i relativi obiettivi temporali, eventualmente proponendo rimodulazioni del piano di riorganizzazione. Alla scadenza di cui al comma 4-bis, lettera b), ANAC conclude la verifica attribuendo un punteggio premiale ai sensi del comma 2, lettera b-ter) alla stazione appaltante che ha contenuto il tempo medio, di cui al comma 4-bis, entro i centoquindici giorni, sulla base di quanto previsto rispettivamente nelle Tabelle A e B11. 4-quater. La mancata comunicazione di cui al comma 4-bis secondo periodo o la mancata adozione delle misure proposte costituiscono gravi violazioni ai sensi dell'articolo 63, comma 11 del codice12.
Articolo 12. Sanzioni per informazioni fuorvianti o non veritiere. 1. Qualora le verifiche di cui agli articoli 10, comma 3 e 11, comma 3 accertino violazioni delle disposizioni del codice in materia di qualificazione delle centrali di committenza e delle stazioni appaltanti, l'ANAC può attivare, nei casi e nei termini previsti dall'articolo 63, comma 11, del codice, con le modalità previste nei propri regolamenti, il potere sanzionatorio nei confronti del rappresentante legale della stazione appaltante e della centrale di committenza.
PARTE IV COMPETENZA DELL'ANAC Articolo 13. Competenza dell'ANAC. 1. L'ANAC stabilisce i requisiti e le modalità attuative del sistema di qualificazione indicando, oltre alla rilevanza percentuale dei singoli requisiti, le modalità con cui: a) le stazioni appaltanti dimostrano il possesso dei requisiti di qualificazione previsti dal codice; b) è rilasciata la qualificazione; c) la stazione appaltante può conseguire una qualificazione di livello superiore; d) può essere attribuito alla stazione appaltante in via temporanea un livello di qualificazione inferiore rispetto al livello precedentemente ottenuto nell'ipotesi di applicazione di sanzioni pecuniarie ai sensi dell'articolo 222 del codice; e) sono mantenuti i livelli di qualificazione.
Articolo 13-bis13 (Coordinamento dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza) 1. È istituito presso l' ANAC un Tavolo dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate, presieduto da un rappresentante dell'ANAC e composto da un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un rappresentante del Ministero dell'economia e delle finanze, due rappresentanti della Conferenza delle Regioni, un rappresentante dell'ANCI e un rappresentante dell'UPI. Ai componenti del Tavolo di cui al primo periodo non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati. 2. Il Tavolo svolge le seguenti funzioni: a) monitora l'attività di committenza svolta dalle stazioni appaltanti qualificate e dalle centrali di committenza qualificate in attuazione delle richieste trasmesse ai sensi dell'articolo 62, comma 9 e il processo di individuazione di una stazione appaltante o centrale di committenza di cui all'articolo 62, comma 10; b) individua eventuali sfere di attività o di ambiti settoriali ove, si registra uno scostamento tra la domanda e l'offerta di attività di committenza; c) promuove la specializzazione dei soggetti aggregatori e delle centrali di committenza qualificate per sfere di attività e ambiti settoriali, ivi incluso il ricorso al Partenariato pubblico privato e della finanza di progetto, tenuto conto anche della relativa distribuzione sul territorio nazionale; d) individua le centrali di committenza qualificate dotate di specifica competenza ed esperienza nelle attività ad elevata complessità o specializzazione, con riferimento anche al ricorso a strumenti e tecnologie digitali; e) individua gli incentivi disponibili a legislazione vigente per le attività di cui alle lettere precedenti; f) assicura il monitoraggio e il supporto ai processi di digitalizzazione, al fine di fornire alle amministrazioni territoriali una sede permanente di confronto e di cooperazione interistituzionale. 3. Resta fermo il coordinamento, a cura del Ministero dell'economia e delle finanze, dei soggetti aggregatori per quanto attiene agli indirizzi di finanza pubblica.
Articolo 13-ter14 (Disposizioni transitorie) 1. Le Tabelle A, B e C, come modificate alla data di entrata in vigore della presente disposizione, si applicano esclusivamente ai provvedimenti di qualificazione rilasciati dal!'ANAC all'esito delle istanze presentate a decorrere dalla medesima data nonché in caso di rinnovo dei citati provvedimenti in sede di verifica biennale ai sensi dell'articolo 11. I provvedimenti di qualificazione già rilasciati dall'ANAC alla data di cui al primo periodo restano validi ed efficaci per il termine biennale di cui all'articolo 11. 2. In sede di prima applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 8, nelle more della presentazione delle domande di iscrizione agli elenchi delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate per l'esecuzione di lavori ovvero di servizi e forniture e dell'attribuzione del livello di qualificazione per l'esecuzione ai sensi dell'articolo 10, comma 3, e comunque non oltre il 28 febbraio 2025, le stazioni appaltanti possono continuare ad eseguire i contratti stipulati entro il 31 dicembre 2024 se sono iscritte all'AUSA e in possesso di una figura tecnica in grado di svolgere le funzioni di RUP.
Tabella A - Requisiti riferiti all'articolo 4, comma 215
Tabella B - Requisiti riferiti all'articolo 6, comma 216
Tabella C - Requisiti di qualificazione, indicatori elementari e pesi 17
Tabella C-bis - Requisiti riferiti all'articolo 8, commi 2 e 3, per l'esecuzione di lavori18
Tabella C-ter Requisiti riferiti all'articolo 8, commi 2 e 3, per l'esecuzione di servizi e forniture19 [1] Comma sostituito dall'articolo 88, comma 1, lettera a), numero 1), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [2] Comma modificato dall'articolo 88, comma 1, lettera a), numero 2), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [3] Comma sostituito dall'articolo 88, comma 1, lettera b), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [4] Comma sostituito dall'articolo 88, comma 1, lettera c), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [5] Articolo sostituito dall'articolo 88, comma 1, lettera d), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [6] Alinea modificato dall'articolo 88, comma 1, lettera e), numero 1), punto 1.1), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [7] Lettera sostituita dall'articolo 88, comma 1, lettera e), numero 1), punto 1.2), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [8] Lettera aggiunta dall'articolo 88, comma 1, lettera e), numero 1), punto 1.3), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [9] Lettera aggiunta dall'articolo 88, comma 1, lettera e), numero 1), punto 1.3), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [10] Comma aggiunto dall'articolo 88, comma 1, lettera e), numero 1), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [11] Comma aggiunto dall'articolo 88, comma 1, lettera e), numero 1), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [12] Comma aggiunto dall'articolo 88, comma 1, lettera e), numero 1), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [13] Articolo aggiunto dall'articolo 88, comma 1, lettera f), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [14] Articolo aggiunto dall'articolo 88, comma 1, lettera f), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [15] Tabella sostituita dall'articolo 88, comma 1, lettera g), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [16] Tabella sostituita dall'articolo 88, comma 1, lettera h), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [17] Tabella sostituita dall'articolo 88, comma 1, lettera i), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [18] Tabella aggiunta dall'articolo 88, comma 1, lettera l), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. [19] Tabella aggiunta dall'articolo 88, comma 1, lettera l), del D.Lgs 31 dicembre 2024, n. 209. InquadramentoIl nuovo Codice dedica gli artt. 62 e 63, e l'allegato II.4, alla centralizzazione e qualificazione delle stazioni appaltanti. L'allegato II.4 al Codice, in attuazione al criterio direttivo di cui all'art. 1, comma 2, lett. c) della legge delega in materia di contratti pubblici n. 78/2022 (concernente “ridefinizione e rafforzamento della disciplina in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti, afferenti ai settori ordinari e ai settori speciali, al fine di conseguire la loro riduzione numerica, nonché l'accorpamento e la riorganizzazione delle stesse, anche mediante l'introduzione di incentivi all'utilizzo delle centrali di committenza e delle stazioni appaltanti ausiliarie per l'espletamento delle gare pubbliche; definizione delle modalità di monitoraggio dell'accorpamento e della riorganizzazione delle stazioni appaltanti; potenziamento della qualificazione e della specializzazione del personale operante nelle stazioni appaltanti, anche mediante la previsione di specifici percorsi di formazione, con particolare riferimento alle stazioni uniche appaltanti e alle centrali di committenza che operano a servizio degli enti locali”), disciplina il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, già previsto nel dettaglio dalla Delibera ANAC del 28 settembre 2022, n. 441. Il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza non è una novità nel nostro ordinamento, essendo stato introdotto dagli artt. 37 e 38 del d.lgs. n. 50/2016. Tale disciplina, tuttavia, non è mai entrata in vigore, poiché necessitava di disposizioni attuative mai adottate. Per cui, nelle more, tutte le stazioni appaltanti si qualificavano mediante la semplice iscrizione presso l'Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA). A tal proposito l'ex art. 216, comma 10 del d.lgs. n. 50/2016 disponeva che “Fino alla data di entrata in vigore del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti di cui all'articolo 38, i requisiti di qualificazione sono soddisfatti mediante l'i scrizione all'anagrafe di cui all'articolo 33-ter del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221”. In data 17 dicembre 2021, allo scopo di individuare i criteri di qualificazione e le modalità volte ad assicurare l'attuazione del sistema di qualificazione previsto dall'art. 38 del d.lgs. n. 50/2016, è stato siglato un Protocollo di intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l'Anac. Detto protocollo di intesa è stato considerato lo strumento giuridico più idoneo al fine di impostare un sistema di qualificazione che, costruito sulla base della concreta esperienza delle stazioni appaltanti operanti nel Paese ai diversi livelli di governo, operasse una razionalizzazione delle stesse in un'ottica di maggiore efficienza della spesa. Si è reso, pertanto, necessario intervenire prontamente per identificare le stazioni appaltanti in possesso dei requisiti stabiliti dal Codice dei contratti pubblici in grado di gestire direttamente, secondo criteri di qualità, efficienza e professionalizzazione, e nel rispetto dei principi di economicità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa, l'insieme delle attività caratterizzanti l'acquisizione di un bene, di un servizio o di un lavoro, in relazione all'attività di programmazione e progettazione, gestione e controllo della fase di affidamento, nonché della fase di gestione e controllo di esecuzione, collaudo e messa in opera. L'articolo 6 del protocollo prevedeva che entro il 31 marzo 2022 l'Anac, sentita la Presidenza del Consiglio dei Ministri, adottasse le Linee guida che individuassero le modalità operative per l'attuazione — anche a fasi progressive – del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza da porre alla base del nuovo sistema di qualificazione. In considerazione dei tempi stringenti per addivenire a un sistema di qualificazione, e tenuto conto dell'impatto che tale sistema avrebbe avuto sul mercato del public procurement, venivano individuate, all'interno del Protocollo di intesa, delle precise scadenze. In particolare, era prevista: – una prima stesura delle Linee guida ANAC entro il 31 marzo 2022; – una raccolta di dati richiesti alle stazioni appaltanti entro il 22 maggio 2022; – una relazione intermedia contenente l'analisi dei dati raccolti e delle osservazioni pervenute, nonché i pesi attribuiti a ciascun requisito di base e i punteggi attribuiti alle stazioni appaltanti entro il 30 giugno 2022; – un testo finale delle Linee guida e individuazione delle soglie di accesso ai differenti livelli di qualificazione di appartenenza per la fase dell'affidamento e l'accesso a l'unico livello di qualificazione per la fase dell'esecuzione entro il 30 settembre del 2022. Con Delibera n. 441 del 28 settembre 2022 venivano, quindi, approvate le Linee guida “finali”, recanti “attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza da porre alla base del nuovo sistema di qualificazione”, i cui contenuti sono stati successivamente trasfusi nell'allegato II.4 al d.lgs. n. 36/2023. L'Allegato II.4L'allegato II.4 al Codice, suddiviso in quattro parti e composto da 13 articoli, incorpora le disposizioni contenute nelle Linee guida recanti “Attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza da porre alla base del nuovo sistema di qualificazione” approvate con delibera Anac n. 441 del 28 settembre 2022. Il presente allegato II.4 verrà, però, abrogato e sostituito da un futuro Regolamento adottato con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, secondo quanto riportato all'art. 62, comma 3, del d.lgs. n. 36/2023. Finalità e ratio. Ai sensi dell'art. 1, l'allegato II.4 indica i requisiti necessari per la qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, le informazioni indispensabili per dimostrare il possesso degli stessi, le modalità di raccolta di tali informazioni per il funzionamento del sistema di qualificazione, ed attesta la loro capacità di gestire direttamente l'insieme delle attività che caratterizzano l'acquisizione di un bene, di un servizio o di un lavoro, in relazione all'attività di programmazione e progettazione, gestione e controllo della fase di affidamento, nonché della fase di gestione e controllo di esecuzione, collaudo e messa in opera. Il suo scopo principale è la riorganizzazione delle stazioni appaltanti al fine di ottenere maggiore qualità ed efficienza nella gestione delle gare. La qualificazione, in ottemperanza all'art. 63 comma 5 del Codice, riguarda i seguenti ambiti: progettazione tecnico-amministrativa delle procedure; affidamento delle procedure; esecuzione dei contratti. Le centrali di committenza, sottolinea l'art. 1 comma 3 dell'allegato II.4, devono essere qualificate almeno nell'ambito della progettazione tecnico-amministrativa delle procedure e dell'affidamento delle procedure. Ambito di applicazione Secondo l'art. 2 dell'allegato II.4, la qualificazione è sempre necessaria per gli affidamenti di lavori di importo pari o superiore a 500.000 euro e per l'acquisizione di servizi e forniture di importo pari o superiore a 140.000 euro. Non viene richiesta, invece, per l'effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione delle centrali di committenza e dai soggetti aggregatori, a prescindere dall'importo contrattuale. Dal punto di vista soggettivo, la disciplina sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, di cui agli artt. 62 e 63 del Codice e all'allegato II.4, si applica a tutte le stazioni appaltanti, ad eccezione: delle imprese pubbliche e dei soggetti privati titolari di diritti speciali o esclusivi quando svolgono una delle attività previste dagli artt. da 146 a 152 del Codice; degli enti aggiudicatori che non sono amministrazioni aggiudicatrici; dei soggetti privati tenuti all'osservanza del Codice. Il comma 3 dell'art. 2, inoltre, in conformità all'art. 63 comma 4 del Codice precisa che, temporaneamente, sono qualificate con riserva e iscritte nell'elenco delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate – anche se concretamente prive dei requisiti – le stazioni appaltanti delle unioni di comuni, delle province, delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e delle regioni. Più nello specifico, secondo l'art. 9 dell'allegato II.4, le predette stazioni appaltanti sarebbero autorizzate a presentare domanda di iscrizione con riserva presso l'elenco delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate a partire dal 1° luglio 2023, ed in virtù di tale istanza conseguirebbero fino al 30 giugno 2024 il livello L1 per i lavori (importo pari o superiore alla soglia comunitaria), e SF1 per i servizi e le forniture (importo pari o superiore a 5 milioni di euro), potendo svolgere la relativa attività di committenza per altre stazioni appaltanti. È anche previsto, però, che dal 1° gennaio 2024 le stesse stazioni appaltanti dovranno presentare la domanda per l'iscrizione a regime negli elenchi delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate, per poi progettare, affidare ed eseguire gli appalti per cui sono effettivamente e realmente qualificate. I requisiti e i livelli di qualificazione delle stazioni appaltanti L'art. 3 dell'allegato II.4 regolamenta i requisiti che le stazioni appaltanti devono possedere per essere ammesse alla procedura di qualificazione per la progettazione e l'affidamento degli appalti, diversificandoli in base alla tipologia di questi ultimi (lavori, servizi, servizi di architettura e ingegneria, forniture) ed al loro importo. Segue. Livelli di qualificazione per la progettazione e l'affidamento di lavori Per la progettazione e l'affidamento di lavori di importo a base di gara pari o superiore a 500.000 euro, l'art. 3 dell'allegato II.4 dispone che le stazioni appaltanti debbano qualificarsi in uno dei seguenti livelli: – primo livello (L3) per importi fino a un milione di euro; – secondo livello (L2) per importi superiori al milione di euro e fino alle soglie di rilevanza europea; – terzo livello (L1) importi superiori alle soglie comunitarie. Per poter essere qualificati in uno dei predetti livelli occorre che la stazione appaltante dimostri il possesso di una duplice tipologia di requisiti: 1) I requisiti di cui all'art. 4 comma 1 dell'allegato II.4, ossia: a) l'iscrizione all'Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA); b) la presenza nel proprio organigramma di un ufficio o struttura stabilmente dedicati alla progettazione e agli affidamenti di lavori; c) la disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale di cui agli artt. 25 e 26 del Codice. Quest'ultimo requisito però, come stabilito dal comma 5 dell'art. 4, sarà richiesto soltanto a decorrere dal 1° gennaio 2024. Prima di tale data viene prevista la possibilità di assegnare alla stazione appaltante un punteggio di dieci punti in ragione dell'esperienza maturata nell'utilizzo di piattaforme telematiche nel triennio precedente la data di domanda di qualificazione. 2) I requisiti di cui al combinato disposto degli artt. 3 comma 2, e 4 comma 2 dell'allegato II.4, ovvero ottenere un punteggio pari o superiore a trenta punti per il livello L3, a quaranta punti per il livello L2, a cinquanta punti per il livello L1, in relazione al possesso delle seguenti caratteristiche previste nella tabella A), e secondo gli indicatori descritti nella tabella C), annesse all'Allegato II.4: a) presenza nella struttura organizzativa di dipendenti aventi specifiche competenze in materia di contratti pubblici e di sistemi digitali (punteggio masimo 20 punti); b) sistema di formazione e aggiornamento del personale (punteggio massimo 20 punti); c) numero di gare di importo superiore a 500.000 euro svolte nel quinquennio precedente al 31 dicembre 2022 (punteggio massimo 40 punti). Con riferimento a questo aspetto, l'art. 4 comma 4 specifica che debbano essere prese in considerazione tutte le gare svolte fino al 30 giugno 2023 mentre, successivamente a questa data, si considerano per la valutazione del requisito relativo al numero di gare svolte solo quelle i cui bandi e gli avvisi rispettino le disposizioni sull'utilizzo dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l'edilizia e le infrastrutture, di cui all'allegato I.9 al codice; d) assolvimento degli obblighi di comunicazione dei dati sui contratti pubblici che alimentano le banche dati detenute o gestite dall'ANAC (punteggio massimo 5 punti); e) assolvimento degli obblighi di cui agli artt. 1 e 2 del d.lgs. n. 229/2011 (punteggio massimo 5 punti). L'art. 3 chiarisce che ogni stazione appaltante possa effettuare le procedure corrispondenti al livello di qualificazione posseduto e a quelli inferiori, e che fino al 30 giugno 2024 la qualificazione nei vari livelli potrà essere ottenuta anche con un punteggio inferiore di dieci punti per il livello L3 e di cinque punti per i livelli L1 e L2. E nel caso in cui le stazioni appaltanti fossero qualificate per i lavori, ma non per i servizi e le forniture, sarebbe comunque consentito loro di procedere all'acquisizione di servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria di valore pari o superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti, se in possesso della qualificazione corrispondente all'importo stimato dei lavori posti a base di gara per i quali sono richiesti i predetti servizi. Per poter procedere all'affidamento e all'esecuzione dei contratti di concessione e di partenariato pubblico privato, invece, le stazioni appaltanti devono (a prescindere dall'importo): possedere almeno una qualificazione di livello L2; garantire la presenza di almeno un soggetto con esperienza di tre anni nella gestione di piani economici e finanziari e dei rischi. Il comma 6 dell'art. 3 prescrive, infine, una deroga temporanea a favore degli Uffici giudiziari non in possesso dei requisiti di qualificazione i quali, fino al 30 giugno 2024, avranno la possibilità di progettare e affidare i lavori di manutenzione straordinaria o finalizzati a garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro avvalendosi di un RUP dotato di competenze tecniche in materia di ingegneria o architettura o, in mancanza di tale figura professionale, attribuendo i compiti di quest'ultimo al responsabile del servizio al quale attiene il lavoro da realizzare. Segue. Livelli di qualificazione per la progettazione e l'affidamento di servizi e forniture Ai sensi dell'art. 5, per i servizi e le forniture di importo a base di gara pari o superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti, le stazioni appaltanti devono qualificarsi in uno dei seguenti livelli: – primo livello (SF3) per importi fino a 750.000 euro; – secondo livello (SF2) per importi fino a 5.000.000 di euro; – terzo livello (SF1) per importi superiori a 5.000.000 di euro. Per poter essere qualificati in uno dei predetti livelli, al pari di quanto previsto per la qualificazione nell'ambito dei lavori, occorre che la stazione appaltante dimostri il possesso di una duplice tipologia di requisiti: 1) I requisiti di cui all'art. 6 comma 1 dell'allegato II.4, ossia: a) l'iscrizione all'Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (AUSA); b) la presenza nel proprio organigramma di un ufficio o struttura stabilmente dedicati alla progettazione e agli affidamenti di servizi e forniture; c) la disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale di cui agli artt. 25 e 26 del Codice. Quest'ultimo requisito però, come stabilito dal comma 4 dell'art. 6, sarà richiesto soltanto a decorrere dal 1° gennaio 2024. Prima di tale data viene prevista la possibilità di assegnare alla stazione appaltante un punteggio di dieci punti in ragione dell'esperienza maturata nell'utilizzo di piattaforme telematiche nel triennio precedente la data di domanda di qualificazione. 2) I requisiti di cui al combinato disposto degli artt. 5 comma 2, e 6 comma 2 dell'allegato II.4, ovvero ottenere un punteggio pari o superiore a trenta punti per il livello SF3, a quaranta punti per il livello SF2, a cinquanta punti per il livello SF1, in relazione al possesso delle seguenti caratteristiche di cui alla tabella B), e secondo gli indicatori descritti nella tabella C), annesse all'Allegato II.4: a) presenza nella struttura organizzativa di dipendenti aventi specifiche competenze in materia di contratti pubblici e di sistemi digitali (punteggio masimo 20 punti); b) sistema di formazione e aggiornamento del personale (punteggio massimo 20 punti); c) numero di gare svolte di importo superiore alla soglia europea nel quinquennio precedente al 31 dicembre 2022 (punteggio massimo 40 punti); d) assolvimento degli obblighi di comunicazione dei dati sui contratti pubblici che alimentano le banche dati detenute o gestite dall'ANAC (punteggio massimo 10 punti). L'art. 5 comma 3 ribadisce anche per gli appalti di servizi e di forniture, che ogni stazione appaltante possa effettuare le procedure corrispondenti al livello di qualificazione posseduto e a quelli inferiori, e che fino al 30 giugno 2024 la qualificazione nei vari livelli possa essere ottenuta anche con un punteggio inferiore di dieci punti per il livello SF3 e di cinque punti per i livelli SF1 e SF2. Per poter procedere all'affidamento e all'esecuzione dei contratti di concessione e di partenariato, è previsto che le stazioni appaltanti debbano (a prescindere dall'importo): possedere almeno una qualificazione di livello SF2; garantire la presenza di almeno un soggetto con esperienza di tre anni nella gestione di piani economici e finanziari e dei rischi. I requisiti e i livelli di qualificazione delle centrali di committenza Ai sensi dell'art. 7, le centrali di committenza, per potersi qualificare per l'affidamento degli appalti, devono raggiungere almeno il livello L2 per i lavori e quello SF2 per i servizi e le forniture. È previsto, inoltre, che siano in possesso, per i lavori, dei requisiti di cui all'articolo 4 comma 1 dell'allegato II.4 e, per i servizi e le forniture, dei requisiti di cui all'art. 6 comma 1 dell'allegato II.4 (iscrizione all'Anagrafe unica delle stazioni appaltanti; presenza nel proprio organigramma di un ufficio o struttura stabilmente dedicati alla progettazione e agli affidamenti di lavori; disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale di cui agli artt. 25 e 26 del Codice). Al comma 3 dell'art. 7 viene stabilito, inoltre, che i punteggi di cui alle tabelle A) e B) annesse all'allegato II.4 (e richiamate dagli articoli 4 e 6 di quest'ultimo), vengano ridotti del 20 per cento, e che l'attribuzione della predetta percentuale di punteggio vada determinata caso per caso sulla base del numero di stazioni appaltanti convenzionate. Altra particolarità è data dal fatto che alle centrali di committenza sia imposto, ai fini della qualificazione, un punteggio complessivo pari ad almeno dieci punti (su un totale di quaranta punti) per i requisiti relativi alla presenza nella struttura organizzativa di dipendenti aventi specifiche competenze in materia di contratti pubblici e di sistemi digitali e al sistema di formazione e aggiornamento del personale. La qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza per l'esecuzione L'art. 8 si occupa di regolamentare la qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza per l'esecuzione degli appalti di lavori, servizi e forniture. La disciplina è differente in ragione della qualificazione o meno delle stazioni appaltanti o delle centrali di committenza. Se le stazioni appaltanti e le centrali di committenza fossero qualificate per la progettazione e l'affidamento di lavori, servizi o forniture, viene stabilito che fino al 31 dicembre 2024 le stesse siano qualificate anche per l'esecuzione dei lavori, servizi e forniture di livelli superiori a quelli di qualifica. Dal 1° gennaio 2025, invece, la possibilità di eseguire il contratto per i livelli superiori a quelli di qualifica dovrà essere valutata sulla base dei seguenti specifici requisiti, relativi ai contratti eseguiti nel quinquennio precedente la domanda di qualificazione: a) rispetto dei tempi previsti per i pagamenti di imprese e fornitori; b) assolvimento degli obblighi di comunicazione dei dati sui contratti pubblici che alimentano le banche dati detenute o gestite dall'ANAC; c) assolvimento degli obblighi di cui agli artt. 1 e 2 del d.lgs. 29 n. 229/2011. Qualora, di converso, le stazioni appaltanti non fossero qualificate per la progettazione e l'affidamento di lavori, di servizi e forniture, o di entrambe le tipologie contrattuali, fino al 31 dicembre 2024 esse potranno comunque eseguire i contratti se iscritte all'AUSA e se in possesso di una figura tecnica in grado di svolgere le funzioni di RUP. Successivamente a tale data, invece, dovranno possedere i seguenti specifici requisiti: a) presenza nella struttura organizzativa di dipendenti aventi specifiche competenze in materia di contratti pubblici e di sistemi digitali; b) sistema di formazione e aggiornamento del personale; c) contratti eseguiti nel quinquennio precedente la domanda di qualificazione; d) rispetto dei tempi previsti per i pagamenti di imprese e fornitori; e) assolvimento degli obblighi di comunicazione dei dati sui contratti pubblici che alimentano le banche dati detenute o gestite dall'ANAC; f) assolvimento degli obblighi di cui agli artt. 1 e 2 del d.lgs. n. 229/2011. L'elenco delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate Ai sensi dell'art. 10 dell'allegato II.4, le stazioni appaltanti e le centrali di committenza, a partire dal 1° luglio 2023, sono obbligate ad iscriversi negli elenchi delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate, tramite l'apposita sezione dell'AUSA, e trasmettere tutte le informazioni e i dati richiesti dall'Anac per la verifica dei requisiti di qualificazione. La mancata presentazione della domanda preclude la possibilità di essere qualificati. Sulla base dei dati dichiarati dalla stazione appaltanti, o presenti nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici, o comunque acquisiti dall'Anac, quest'ultima attribuisce il livello di qualificazione per la progettazione, l'affidamento e/o l'esecuzione, ed effettua le verifiche, anche a campione, sulle informazioni e i dati a lei forniti ai fini del controllo della veridicità dei medesimi e della conferma del livello di qualificazione. Segue. La revisione della qualificazione L'iscrizione negli elenchi delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate dura due anni. Decorso detto termine si procede alla revisione della qualificazione ai sensi dell'art. 11 dell'allegato II.4. Detto articolo stabilisce che le stazioni appaltanti, entro tre mesi antecedenti alla scadenza biennale, procedano ad aggiornare la loro iscrizione, accedendo all'AUSA, fornendo le informazioni e i dati necessari per la revisione della qualificazione. L'Anac, esaminati i nuovi elementi, modifica, se del caso, il livello di qualificazione precedentemente attribuito, e può valutare a tal fine anche i seguenti requisiti premianti: a) la disponibilità ad essere inseriti nell'elenco di cui all'art. 62, comma 10 del Codice, ed effettuazione di affidamenti per conto di stazioni appaltanti non qualificate; b) l'aggregazione di stazioni appaltanti per lo svolgimento in comune degli affidamenti e dell'esecuzione. Il comma 4 dell'art. 11 prevede che se a seguito della revisione la stazione appaltante o la centrale di committenza dovesse qualificarsi ad un livello inferiore rispetto a quello iniziale, la stessa manterrebbe il medesimo livello di qualificazione per un anno qualora il nuovo punteggio fosse “ superiore a quello necessario per la qualificazione di livello inferiore, incrementato di almeno del 5 per cento”. Segue. Le sanzioni per informazioni fuorvianti o non veritiere L'ANAC, in sede di verifica delle attestazioni e informazioni rese dalle stazioni appaltanti o dalle centrali di committenza, potrebbe rilevare violazioni delle disposizioni del codice in materia di qualificazione. In tal caso potrà irrogare, ai sensi del comma 11 dell'art. 63 del Codice, una sanzione di importo minimo pari a 500 euro e massimo di 1 milione di euro, oltre che, nei casi più gravi, disporre la sospensione della qualificazione precedentemente ottenuta dalla stazione appaltante o dalla centrale di committenza. Più nello specifico, viene considerata, tra le altre, una grave violazione: a) per le centrali di committenza, la dichiarata presenza di un'organizzazione stabile nella quale il personale continui di fatto a operare per l'amministrazione di provenienza; b) per le stazioni appaltanti e le centrali di committenza, la dichiarata presenza di personale addetto alla struttura organizzativa stabile, che sia di fatto impegnato in altre attività; c) la mancata comunicazione all'ANAC della perdita dei requisiti. La sospensione o il venir meno della qualificazione consente comunque alla stazione appaltante o alla centrale di committenza di concludere la procedura in corso. Le competenze dell'Anac L'Anac, a mente dell'art. 13 dell'allegato II.4, deve stabilire i requisiti e le modalità attuative del sistema di qualificazione, indicando, oltre alla rilevanza percentuale dei singoli requisiti, le modalità con cui: a) le stazioni appaltanti dimostrino il possesso dei requisiti di qualificazione previsti dal codice; b) venga rilasciata la qualificazione; c) la stazione appaltante possa conseguire una qualificazione di livello superiore; d) possa essere attribuito alla stazione appaltante in via temporanea un livello di qualificazione inferiore rispetto al livello precedentemente ottenuto nell'ipotesi di applicazione di sanzioni pecuniarie ai sensi dell'art. 222 del codice; e) siano mantenuti i livelli di qualificazione. BibliografiaCaringella, Giustiniani, Mantini (a cura di), Trattato dei contratti pubblici, Roma, 2021; Clarich (a cura di), Commentario al Codice dei Contratti Pubblici, Torino, 2019; Sandulli – De Nictolis (diretto da), Trattato sui contratti pubblici, Milano, 2019. |