Istanza di proroga dell'affidamento preadottivo

Andrea Conti

Inquadramento

L'affidamento preadottivo, la cui durata è quantificata in un anno, può essere prorogato per un ulteriore anno, d'ufficio o su istanza della coppia affidataria.

Formula

TRIBUNALE PER I MINORENNI DI .... [1]

Nel procedimento R.G. n. .... / ...., Dott. ....,

promosso nell'interesse del minore ....,

ISTANZA [2] DI PROROGA DELL'AFFIDAMENTO PREADOTTIVO

EX ART. 25, COMMA 3, L. N. 184/1983

Il Sig. ...., nato a ...., il ...., C.F. ...., e la Sig.ra ...., nata a ...., il ...., C.F. ...., entrambi residenti in ...., via ...., nella loro qualità di affidatari del minore ...., rappresentati e difesi dall'Avv. ...., del Foro di ...., come da procura in atti;

PREMESSO CHE

– il Tribunale per i Minorenni di ...., con sentenza n. ...., emessa in data ...., all'esito del procedimento R.G. n. .... / ...., ha dichiarato lo stato di adottabilità del minore ...., nato a ...., il ....;

– in data ...., il Tribunale per i Minorenni di ...., con ordinanza n. ...., emessa in data ...., all'esito del procedimento R.G. n. .... / ...., notificata in data ...., ha disposto l'affidamento preadottivo del minore ...., nato a ...., il ...., al Sig. ...., nato a ...., il ...., e alla Sig.ra ...., nata a ...., il ...., entrambi residenti in ...., via ....;

– l'affidamento preadottivo veniva disposto con le seguenti modalità:

....;

....;

....;

– è prossima la scadenza del termine di un anno di cui all'art. 25, comma 1, l. n. 184/1983;

– appare necessario, nel superiore interesse nel minore, chiedere una proroga del suddetto termine di almeno .... [3] prima di procedere all'adozione, in quanto:

....;

....;

.....

Tutto ciò premesso, il Sig. .... e la Sig.ra ...., ut supra rappresentati, difesi e domiciliati

CHIEDONO

che l'Ill.mo Tribunale per i Minorenni di ...., voglia, ai sensi e per gli effetti di quanto dispone l'art. 25, comma 3, l. n. 184/1983, disporre la proroga del termine dell'affidamento preadottivo nell'interesse del minore per un periodo di .... o per il diverso periodo di tempo che risulterà di giustizia e, comunque, non superiore a dodici mesi.

Si producono, in copia, i seguenti documenti:

1. ....;

2. ....;

3. .... [4].

Luogo e data ....

Firma Avv. ....

[1]Risulta competente il Tribunale per i Minorenni che ha disposto l'affidamento preadottivo.

[2]L'atto dovrà rispettare i criteri redazionali ed i limiti dimensionali previsti dal d.m. 7 agosto 2023, n. 110, rubricato “Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l'inserimento delle informazioni nei registri del processo”. In particolare, occorre ricordare che, al fine di assicurare la chiarezza e la sinteticità degli atti processuali (cfr. artt. 121 c.p.c. e 46 disp. att. c.p.c.), l'art. 1 d.m. n. 110/2023 individua l'articolazione che l'atto deve avere e l'art. 3 d.m. n. 110/2023 individua in 50.000 caratteri (spazi esclusi) il limite dimensionale dello scritto difensivo. Sul punto occorre richiamare, però, l'art. 5, comma 1, d.m. n. 110/2023 in forza del quale i predetti limiti possono essere superati se la controversia presenta questioni di particolare complessità anche in relazione agli interessi coinvolti. In tal caso sarà onere del difensore esporre sinteticamente le ragioni per le quali si è reso necessario il superamento di tali limiti (art. 5, comma 1, d.m. n. 110/2023) ed inserire nell'atto, subito dopo l'intestazione, un indice ed una breve sintesi del contenuto dell'atto (art. 5, comma 2, d.m. n. 110/2023). Inoltre, appare opportuno richiamare anche l'art. 2, comma 1, lett. c), d.m. n. 110/2023 in forza del quale l'atto deve contenere anche l'indicazione di parole chiave, nel numero massimo di venti, che individuano l'oggetto del giudizio.

[3]Si può indicare il termine che, comunque, non può essere superiore ad un anno.

[4]Deve essere indicata la documentazione utile e rilevante che si intende produrre.

Commento

L'affidamento preadottivo, in forza di quanto dispone l'art. 25, comma 1, l. n. 184/1983 ha durata di un anno. Si ritiene che la norma fissi il termine massimo di durata, con la conseguente possibilità che Tribunale per i Minorenni disponga, alla luce delle peculiarità del caso concreto, l'affidamento per un periodo di tempo inferiore.

Il termine annuale può essere prorogato, secondo quanto dispone l'art. 25, comma 3, l. n. 184/1983, sia d'ufficio sia su richiesta della famiglia affidataria, per un periodo massimo di ulteriori dodici mesi. Va segnalata una linea interpretativa che ritiene ammissibile la possibilità di prorogare nuovamente la durata dell'affidamento preadottivo già prorogato (Manera, L'adozione legittimante, Bologna, 1990, 359).

Sull'istanza, che deve essere depositata prima dello spirare del termine previsto nell'ordinanza che ha disposto l'affidamento preadottivo, decide il Tribunale per i Minorenni con ordinanza motivata.

La proroga non è un atto dovuto, ma dipende dalla discrezionalità del Tribunale per i Minorenni, il quale potrebbe anche revocare l'affidamento nella misura in cui si accerti l'esistenza di difficoltà di convivenza non superabili.

La proroga dovrà essere disposta nell'interesse del minore – soprattutto nei casi in cui il minore non sia ancora pronto a fare parte, irrevocabilmente, della nuova famiglia perché ancora legato, malgrado l'abbandono, alla famiglia di origine (Fadiga, Filiazione, in Aa.Vv., Trattato di diritto di famiglia, a cura di Zatti, Milano, 2012, 930) – e non per incertezze o difficoltà degli affidatari.

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