Infortunio del lavoratore: il comportamento in contrasto con direttive datoriali esclude automaticamente la responsabilità del datore?

Teresa Zappia
22 Dicembre 2023

Non può escludersi la responsabilità del datore per l'infortunio del dipendente solo perché quest'ultimo ha agito nonostante un divieto del datore.

È da escludersi la responsabilità del datore se l'infortunio del lavoratore si è verificato, pur in esecuzione delle proprie mansioni, a seguito di una condotta imprevedibile e abnorme dello stesso, che ha operato di propria iniziativa nonostante il divieto comunicatogli dal datore di accedere all'area di lavoro?

In materia di infortuni sul lavoro, il principio informatore della materia è quello per cui non può esservi alcun esonero di responsabilità all'interno dell'area di rischio, nella quale si colloca l'obbligo datoriale di assicurare condizioni di sicurezza appropriate anche in rapporto a possibili comportamenti negligenti, imperiti e imprudenti del lavoratore.

Deve, quindi, essere ribadito il principio in forza del quale il contegno dell'infortunato può ritenersi abnorme e idoneo a costituire causa autonoma dell'evento nefasto, con connessa esclusione del nesso di causalità tra la condotta datoriale e il danno, non tanto ove sia imprevedibile, quanto, piuttosto:  

i) ove sia tale da attivare un rischio eccentrico o esorbitante dalla sfera di rischio governata dal soggetto titolare della posizione di garanzia;

ii) oppure ove sia stata posta in essere del tutto autonomamente e in un ambito estraneo alle mansioni affidategli e, come tale, al di fuori di ogni prevedibilità da parte del datore;

iii) ovvero quando, pur rientrando nell'ambito delle mansioni affidate, essa si sia tradotta in qualcosa che, radicalmente quanto ontologicamente, sia lontano dalle ipotizzabili e, quindi, prevedibili, imprudenti scelte del lavoratore nell'esecuzione del lavoro. In ogni caso, in linea con quanto affermato dalla giurisprudenza di legittimità, perché possa ritenersi che il comportamento negligente, imprudente e imperito del lavoratore, pur tenuto in esplicazione delle mansioni allo stesso affidate, costituisca concretizzazione di un “rischio eccentrico”, con esclusione della responsabilità del datore-garante, è necessario che questi abbia posto in essere anche le cautele che sono finalizzate a governare il rischio connesso proprio a tale tipo di comportamenti. 

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