Codice di Procedura Civile art. 136 - Comunicazioni.

Nicola Gargano
Luca Sileni
Giuseppe Vitrani

Comunicazioni.

[I]. Il cancelliere1 fa le comunicazioni [133 2, 134 2, 163-bis 3, 168-bis 5, 181, 267 2, 289 2, 420 11, 485 2, 574 1, 630 2, 631 1, 709] che sono prescritte dalla legge o dal giudice al pubblico ministero [71], alle parti [170, 176 2, 267 2], al consulente [192 1; 90 1, 91 2 att.], agli altri ausiliari del giudice [68] e ai testimoni, e dà notizia di quei provvedimenti per i quali è disposta dalla legge tale forma 2 di comunicazione.

[II]. La comunicazione è effettuata dal cancelliere a mezzo posta elettronica certificata all'indirizzo risultante dai pubblici elenchi o al domicilio digitale speciale eletto ai sensi dell'articolo 3-bis, comma 4-quinquies, del codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici3.

[III]. Salvo che la legge disponga diversamente, quando la comunicazione non puo' essere eseguita o non ha esito positivo per causa non imputabile al destinatario, essa e' trasmessa all'ufficiale giudiziario per la notifica. Se non puo' essere eseguita o non ha esito positivo per causa imputabile al destinatario, il cancelliere la esegue mediante inserimento dell'atto nel portale dei servizi telematici gestito dal Ministero della giustizia, con le modalita' previste dall'articolo 149-bis.

45.

 

[1] L'art. 3, comma 1, lett. p), n. 1, del d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164 ha soppresso le parole «, con biglietto di cancelleria, ». Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023.  Precedentemente, l'art. 16, comma 1, d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, conv., con modif, in l. 17 dicembre 2012, n. 221, aveva soppresso, dopo le parole «con biglietto di cancelleria», le parole «in carta non bollata».

[2] L'art. 3, comma 1, lett. p), n. 1, del d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164 ha soppresso la parola « abbreviata ». Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023.  

[3] Comma da ultimo sostituito dall'art. 3, comma 1, lett. p), n. 2, del d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164. Il testo precedente, come sostituito dall'art. 25 della l. 12 novembre 2011, n. 183, a decorrere, ai sensi dell'art. 36 , della stessa legge, dai trenta giorni successivi al 1° gennaio 2012, era il seguente: « Il biglietto è consegnato dal cancelliere al destinatario, che ne rilascia ricevuta, ovvero trasmesso a mezzo posta elettronica certificata, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici». Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023.  Il comma era stato sostituito dapprima dall'art. 7 l. 7 febbraio 1979, n. 59 e successivamente dall'art. 21 lett. b) n. 1l. 28 dicembre 2005, n. 263. Ai sensi dell'art. 2 4 l. n. 263, cit., le modifiche apportate agli artt. 92, 136, 145, 147, 149, 155, 163-bis, 170, 186-bis, 186-ter, 186-quater, 255, 256, 269, 283, 293, 642, 787 e 788 si applicano ai procedimenti instaurati successivamente al 1° marzo 2006. Fino a tale data, il testo del secondo comma in vigore era: «Il biglietto è consegnato dal cancelliere al destinatario, che ne rilascia ricevuta, o è notificato dall'ufficiale giudiziario».

[4]  Comma da ultimo sostituito dall'art. 3, comma 1, lett. p), n. 3, del d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164. Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023.Il testo precedente, come sostituito  dall'art. 25 della l. 12 novembre 2011, n. 183, a decorrere, ai sensi dell'art. 36 , della stessa legge, dai trenta giorni successivi al 1° gennaio 2012, era il seguente: «Salvo che la legge disponga diversamente, se non è possibile procedere ai sensi del comma che precede, il biglietto è rimesso all'ufficiale giudiziario per la notifica» .  Il comma era stato aggiunto dall'art. 2 1 lett. b) n. 2 l. n. 263, cit., con effetto a partire dal 1° marzo 2006. Successivamente l'art. 3, comma 11, lett. a), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149  ha soppresso le parole «viene trasmesso a mezzo telefax, o» (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022 , il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come da ultimo modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n. 197,  che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.".

[5]  Seguiva un comma abrogato dall'art. 25 della l. 12 novembre 2011, n. 183, a decorrere, ai sensi dell'art. 36 , della stessa legge, dai trenta giorni successivi al 1° gennaio 2012. Il testo era il seguente: «Tutte le comunicazioni alle parti devono essere effettuate con le modalità di cui al terzo comma». Il comma era stato aggiunto dall'art. 2, comma 35-ter, del d.l. 13 agosto 2011, n. 138 , convertito, con modif., in l. 14 settembre 2011 n. 148 .

Commento

L'articolo in commento, così come novellato dalla legge 12 novembre 2011, n. 183, prevede che il cancelliere effettui le comunicazioni che sono prescritte dalla legge o dal Giudice al Pubblico Ministero, alle parti, al consulente, agli altri ausiliari del Giudice e ai testimoni, e dia notizia di quei provvedimenti per i quali è disposta dalla legge tale forma abbreviata di comunicazione.

In ordine al contenuto della comunicazione, pur rimandandosi al commento dell'articolo 16 del d.l. 18 ottobre 2012 n. 179 convertito nella legge n. 221/2012, nonché all'articolo 45 delle disposizioni di attuazione, è doveroso accennare brevemente che il predetto articolo prevedeva, al secondo comma, prima delle modifiche di cui si dirà a breve, che il biglietto venisse consegnato dal cancelliere al destinatario, che ne rilasciava ricevuta, ovvero trasmesso a mezzo posta elettronica certificata, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici.

Originariamente — e quindi prima della novella introdotta dal d.lgs. n. 149/2022 — era previsto, peraltro solo in via estremamente subordinata, che qualora non fosse stato possibile procedere ai sensi del comma due, il biglietto doveva essere trasmesso a mezzo telefax, oppure rimesso all'ufficiale giudiziario per la notifica; oggi la possibilità di trasmissione a mezzo telefax è stata eliminata per tutti i procedimenti instaurati dopo il 28 febbraio 2023, residuando — quindi — la sola possibilità di rimessione all'ufficiale giudiziario.

Restano ferme, inoltre, le disposizioni dell'articolo 16 del d.l. 179 del 2012, secondo le quali, le notificazioni e comunicazioni nel corso del procedimento alle parti che non hanno provveduto ad istituire e comunicare l'indirizzo elettronico, sono fatte presso la cancelleria o segreteria dell'ufficio giudiziario.

La ratio di poter inoltrare il biglietto di cancelleria a mezzo ufficiale giudiziario si sostanziava dunque come una norma di salvaguardia e del tutto residuale rispetto alla prassi ordinaria, attuabile — quindi — solo in caso di impossibilità di recapito della PEC per cause non imputabili al destinatario. 

Con il decreto legislativo n. 164 del 2024 (cd. correttivo Cartabia) l'articolo ha subito una profonda riscrittura ed è stato adeguato ai principi del processo telematico; in particolare, il nuovo secondo comma prevede l'esclusività del mezzo telematico con comunicazione inviata all'indirizzo risultante dai pubblici elenchi o al domicilio digitale speciale eletto ai sensi dell'articolo 3-bis, comma 4-quinquies, del codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (quest'ultimo domicilio nel caso di notifica effettuata a soggetti privati o che stanno in giudizio personalmente).

Il terzo comma disciplina invece ora il caso in cui la comunicazione telematica non vada a buon fine per causa imputabile al destinatario e lo fa con norma analoga a quella dettata per le notifiche effettuate dall'avvocato, ovvero prevedendo l'inserimento dell'atto nel portale dei servizi telematici gestito dal Ministero della giustizia, con le modalità previste dall'articolo 149-bis c.p.c.

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