Codice di Procedura Civile art. 149 bis - Notificazione a mezzo posta elettronica certificata eseguita dall'ufficiale giudiziario 1 2

Nicola Gargano
Luca Sileni
Giuseppe Vitrani

Notificazione a mezzo posta elettronica certificata eseguita dall'ufficiale giudiziario12

[I]. L'ufficiale giudiziario esegue la notificazione a mezzo posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito certificato qualificato, anche previa estrazione di copia informatica del documento cartaceo, quando il destinatario è un soggetto per il quale la legge prevede l'obbligo di munirsi di un indirizzo di posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito certificato qualificato risultante dai pubblici elenchi oppure quando il destinatario ha eletto domicilio digitale ai sensi dell'articolo 3-bis, comma 1-bis, del codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 823.

[II]. Se procede ai sensi del primo comma, l'ufficiale giudiziario trasmette il duplicato informatico o copia informatica dell'atto sottoscritta con firma digitale all'indirizzo di posta elettronica certificata del destinatario risultante da pubblici elenchi o comunque accessibili alle pubbliche amministrazioni4.

[III].  La notifica si perfeziona, per il soggetto notificante, nel momento in cui il documento informatico da notificare e' consegnato all'ufficiale giudiziario e, per il destinatario, nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna da parte del suo gestore di posta elettronica o del servizio di recapito elettronico certificato qualificato.5.

[IV]. L'ufficiale giudiziario redige la relazione di cui all'articolo 148, primo comma, su documento informatico separato, sottoscritto con firma digitale e congiunto all'atto cui si riferisce mediante strumenti informatici, individuati con apposito decreto del Ministero della giustizia. La relazione contiene le informazioni di cui all'articolo 148, secondo comma, sostituito il luogo della consegna con l'indirizzo di posta elettronica presso il quale l'atto è stato inviato.

[V]. Al documento informatico originale o alla copia informatica del documento cartaceo sono allegate, con le modalità previste dal quarto comma, le ricevute di invio e di consegna previste dalla normativa, anche regolamentare, concernente la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici trasmessi in via telematica.

[VI]. Eseguita la notificazione, l'ufficiale giudiziario restituisce all'istante o al richiedente, anche per via telematica, l'atto notificato, unitamente alla relazione di notificazione e agli allegati previsti dal quinto comma.

[VII]. Se la notificazione nei modi di cui al primo e al secondo comma non può essere eseguita o non ha esito positivo per causa non imputabile al destinatario, essa e' eseguita con le altre modalità previste dalla presente sezione. Se la notificazione non può essere eseguita o non ha esito positivo per causa imputabile al destinatario, l'ufficiale giudiziario la esegue mediante inserimento dell'atto da notificare nel portale dei servizi telematici gestito dal Ministero della giustizia, unitamente ad una dichiarazione sulla sussistenza dei presupposti per l'inserimento, all'interno di un'area riservata collegata al codice fiscale del destinatario e generata dal portale e accessibile al destinatario. La notificazione si ha per eseguita, per il destinatario, nel decimo giorno successivo a quello in cui e' compiuto l'inserimento o, se anteriore, nella data in cui egli accede all'area riservata6.

 

[1] Articolo inserito dall'art. 4, comma 8, del d.l. 29 dicembre 2009, n. 193, convertito, con modif., in l. 22 febbraio 2010, n. 24.

[2] Rubrica modificata dall'art. 3, comma 11, lett. e), numero 2), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 che ha  aggiunto, in fine, le seguenti parole: «certificata eseguita dall'ufficiale giudiziario» (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022 , il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come da ultimo modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n. 197,  che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.".

[3] Le parole «il duplicato informatico o» sono state inserite dopo le parole «l'ufficiale giudiziario trasmette» dall'art. 3, comma 1, lett. q), n. 1, del d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164. Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023. Precedentemente il comma era stato sostituito dall'art. 3, comma 11, lett. e), numero 1), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022 , il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come da ultimo modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n. 197,  che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.". Si riporta il testo anteriore alla suddetta sostituzione«Se non è fatto espresso divieto dalla legge, la notificazione può eseguirsi a mezzo posta elettronica certificata, anche previa estrazione di copia informatica del documento cartaceo.».

[4] L'art. 16, comma 2, d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, conv., con modif, in l. 17 dicembre 2012, n. 221, ha aggiunto le parole: «o comunque accessibili alle pubbliche amministrazioni ». In tema di notificazioni telematiche, v. anche i commi 4-10 del suddetto art. 16 d.l. n. 179, cit., di cui il comma 9 come modificato dall'art. 1, comma 19, n. 1), l. 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013) relativi, rispettivamente, all'obbligatorietà del deposito telematico degli atti processuali, a decorrere dal 30 giugno 2014, e all'individuazione dei pubblici elenchi per notificazioni e comunicazioni, a decorrere dal 15 dicembre 2013.

[5] Comma sostituito dall'art. 3, comma 1, lett. q), n. 2, del d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164. Il testo era il seguente: «La notifica si intende perfezionata nel momento in cui il gestore rende disponibile il documento informatico nella casella di posta elettronica certificata del destinatario.». Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023.

[6] Comma inserito dall'art. 3, comma 1, lett. q), n. 3, del d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164. Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023.

La notifica a mezzo posta elettronica certificata da parte dell’Ufficiale Giudiziario

L'articolo disciplina la notificazione a mezzo posta elettronica certificata (PEC) eseguita dall'ufficiale giudiziario e lo fa con previsione analoga all'art. 3-ter legge 53 del 1994; con la differenza, naturalmente, che quest'ultima norma si rivolge agli avvocati.

Occorre dunque comprendere come si bilanciano gli obblighi incombenti su avvocati e Ufficiali Giudiziari.

La norma pur prevedendo un sostanziale obbligo a carico dell'ufficiale giudiziario di notificare a mezzo PEC ogni qualvolta il destinatario sia provvisto di indirizzo PEC, viene di fatto applicata solo in quegli uffici ove è attivo il deposito telematico presso gli UNEP ove, laddove l'avvocato depositi la propria richiesta di notifica per via telematica. Infatti, qualora il deposito della richiesta di notifica venga effettuato mediante deposito cartaceo, nella prassi degli UNEP la notifica viene fatta con modalità cartacee anche qualora il destinatario sia in possesso di una PEC.

A tal proposito sembra potersi escludere che nella maggioranza dei casi la forma di notificazione contemplata dall'articolo in commento possa essere utilizzata dall'avvocato, sicché i soggetti che certamente potranno chiedere in prima istanza la notifica telematica all'Ufficiale Giudiziario sono le parti privati o le cancellerie degli uffici giudiziari.

Gli avvocati accedono a questa forma di notificazione nei casi in cui la legge prevede una “riserva” in favore dell'ufficiale giudiziario; è il caso, ad esempio, del pignoramento presso terzi o del pignoramento immobiliare in cui, rispettivamente, gli artt. 545 e 555 del codice di rito. Pare dunque corretto sostenere che, nei casi contemplati dal nuovo art. 149-bis c.p.c. (soggetti dotati di domicilio iscritto nei pubblici elenchi o che hanno eletto domicilio digitale ex art. 3 CAD) si debba procedere con la notifica telematica dell'atto di pignoramento.

Per quanto concerne le modalità di notificazione si prevede che l'ufficiale giudiziario trasmetta copia informatica dell'atto sottoscritta con firma digitale all'indirizzo di posta elettronica certificata del destinatario risultante da pubblici elenchi o comunque accessibili alle pubbliche amministrazioni. La relazione di notificazione dovrà essere redatta su documento informatico separato, sottoscritto con firma digitale. Con il decreto legislativo n. 164 del 2024 (cd correttivo Cartabia) è stato risolto anche il dilemma relativo all'utilizzabilità del duplicato informatico, essendosi prevista la possibilità di avvalersi di tale documento, sicché ora il quadro giuridico appare lineare e non dovrebbe più dare adito a dubbi interpretativi.

Con il nuovo terzo comma si è anche recepito il principio della scissione degli effetti della notifica, ormai immanente all'intero ordinamento processuale, essendosi espressamente previsto che "la notifica si perfeziona, per il soggetto notificante, nel momento in cui il documento informatico da notificare è consegnato all'ufficiale giudiziario e, per il destinatario, nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna da parte del suo gestore di posta elettronica o del servizio di recapito elettronico certificato qualificato".

Si è poi da ultimo regolamentato in maniera compiuta il caso in cui la notifica non vada a buon fine, prevedendo una doppia casistica:

  • il mancato perfezionamento della stessa per causa non imputabile al destinatario comporta che si debba procedere con le altre modalità previste dalla legge (ovvero notifica a meni o a mezzo del servizio postale);
  • il mancato perfezionamento per causa imputabile al destinatario ha come conseguenza l'esecuzione della notifica mediante inserimento dell'atto nel portale dei servizi telematici gestito dal Ministero della giustizia, unitamente ad una dichiarazione sulla sussistenza dei presupposti per l'inserimento, all'interno di un'area riservata collegata al codice fiscale del destinatario e generata dal portale e accessibile al destinatario. In tal caso, prevede la novella, la notificazione si ha per eseguita, per il destinatario, nel decimo giorno successivo a quello in cui è compiuto l'inserimento o, se anteriore, nella data in cui egli accede all'area riservata.

 

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