Codice della Navigazione - 30/03/1942 - n. 327 art. 680 - Disposizioni generali.Disposizioni generali. [I]. Nel caso di cui all'articolo 677, il terzo acquirente deposita presso la cancelleria del giudice, competente a norma dell'articolo 643, l'elenco dei creditori ipotecari trascritti [565] e di quelli privilegiati [552] che siano noti, e promuove la nomina del giudice dell'esecuzione [649]. [II]. Nel caso di cui al secondo comma dell'articolo 644, i comproprietari non debitori depositano presso la cancelleria del giudice, competente a sensi dell'articolo 643, la domanda con gli atti e documenti giustificativi dei loro diritti nel termine stabilito. [III]. La distribuzione del prezzo non è sospesa per il ritardo del deposito del nolo o dei proventi della amministrazione della nave regolata dall'articolo 652, alla distribuzione dei quali si procede separatamente. InquadramentoLa norma in esame detta disposizioni di completamento. Il comma 1 è riferito al procedimento di liberazione della nave dalle ipoteche, nel cui contesto il creditore ipotecario o privilegiato può domandare che la nave, acquistata dal terzo che chiede la liberazione, sia venduta all'incanto. Se la vendita non è richiesta o se viene respinta, il prezzo di acquisto offerto dall'acquirente rimane definitivamente fissato. Per contro, la domanda di vendita all'incanto determina l'apertura di un processo di esecuzione: il richiedente deve depositare l'elenco dei creditori ipotecari trascritti e dei privilegiati che siano conosciuti e deve promuovere la nomina del giudice dell'esecuzione. Al riguardo deve intendersi che dell'esercizio della sua azione deve investire il tribunale competente con l'iscrizione a ruolo. Il comma 2 concerne i proprietari di carati, non debitori, che vedono la nave pignorata per il debito di un comproprietario. Allo scopo di tutelare il loro diritto a ottenere una somma di denaro corrispondente, sul ricavato dalla vendita forzosa, al loro diritto espropriato, essi devono render nota la loro posizione e, a tale scopo, depositare nella cancelleria del tribunale gli atti e i documenti giustificativi della loro pretesa. Una disposizione particolare è contenuta nell'ultimo comma, in tema di amministrazione giudiziale della nave. L'utile di questa amministrazione è rappresentato dal nolo o comunque da proventi economici di tipo pecuniario analoghi. Può accadere che questi ricavi non siano versati tempestivamente, siano contestati e debbano essere richiesti in apposita procedura. Non per questo la distribuzione del prezzo ottenuto con l'espropriazione della nave può essere ritardata; alla distribuzione dei ricavi si procede separatamente. Mancano nel codice della navigazione disposizioni per la tutela dei creditori, del debitore o di terzi nella fase di distribuzione delle somme ricavate, quando in proposito sorgano contestazioni. Può farsi applicazione della norma dettata dall'art. 512 c.p.c., per la quale, se sorge contrasto circa la sussistenza o l'ammontare di uno o più crediti o circa la sussistenza di diritti di prelazione, il giudice dell'esecuzione, sentite le parti e compiuti eventuali accertamenti, provvede con ordinanza, impugnabile ai sensi dell'art. 617, comma 2. L'ordinanza non è mai considerabile come una sentenza in senso sostanziale, decisiva di una vera e propria opposizione ex art. 615 c.p.c., ma dà luogo, anche quando contenga la liquidazione delle spese giudiziali, ad una decisione soltanto sommaria in quanto conclusiva della fase sommaria di una opposizione all'esecuzione, rispetto alla quale la parte interessata può tutelarsi introducendo un giudizio di merito ex art. 616 c.p.c. (Cass. III, ord., n. 29025/2021). Il provvedimento emesso a conclusione del giudizio di liberazione degli immobili dalle ipoteche, allorquando vi sia contrasto fra le parti, tanto se di accoglimento, quanto se di rigetto dell'istanza di liberazione, pur essendo decisorio, in quanto derivante da un procedimento contenzioso a carattere sommario su diritti, non può considerarsi definitivo, e, quindi, equiparabile a una sentenza in senso sostanziale, essendo possibile rivalutare, in sede di cognizione piena, mediante domanda di accertamento, positivo o negativo, le condizioni della cancellazione, con la conseguenza che è inammissibile nei suoi confronti la proposizione del ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111, comma 7, Cost. (Cass. n. 20396/2018; Cass. n. 7525/2012; Cass. n. 29742/2011). BibliografiaBartolini, La riforma dell'esecuzione forzata, Piacenza, 2022; Bartolini, Il pignoramento di navi e aeromobili, in Aa.Vv., Il pignoramento nel suo aspetto pratico, diretto da De Stefano e Giordano, Milano, 2020, 325 ss.; Boero, Le Ipoteche, in Giurisprudenza sistematico di diritto civile e commerciale, Torino, 1999; Cagliari, Cancellazione del pignoramento e diritti dell'aggiudicatario, IUS - Processo civile, 2024; Carbone, Celle, Lopez de Gonzalo, Il diritto marittimo. Attraverso i casi e le clausole contrattuali, Milano, 2024; Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, Milano, 2013, 363 ss.; Comelli, Glendi, La riscossione dei tributi, Padova, 2010; Conforti, Iovane, Diritto internazionale, Milano, 2023; De Carolis, L'esecuzione forzata, Milano, 2024; Di Pirro, Commentario sistematico dell'esecuzione forzata, Piacenza, 2013, 455 ss.; Fragali, Ipoteca (diritto privato) in Enc. del diritto, XXII, Milano, 1972; Galgano, Commentario compatto al codice civile, Piacenza, 2012, 3077 ss.; Gorla, Zanelli, Del pegno, delle ipoteche, in Commentario del codice civile a cura di Scialoja e Branca, sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1992; Rassegna dell'esecuzione forzata, Napoli, 2024; Huerta, Diritto marittimo, Roma, 2022;Morrone, Storia del diritto marittimo, Milano, 2022; Ravazzoni, L'ipoteca immobiliare, in Enc. giur. Treccani, XVII, Roma, 1989; Rubino, L'ipoteca immobiliare e mobiliare, in Trattato di diritto civile e commerciale diretto da Cicu e Messineo, Milano, 1956; Tamburrino, L'ipoteca, in Commentario del codice civile, Torino, 1976; Tedoldi, Esecuzione forzata, Milano, 2023. |