Decreto ministeriale - 26/02/2015 - n. 32 art. 8 - Sospensione e cancellazione dal registro

Giuseppe Caramia

Sospensione e cancellazione dal registro

Art. 8

1. Quando dopo l'iscrizione il gestore della vendita telematica perde i requisiti di cui all'articolo 4, il responsabile provvede a sospenderlo dal registro per un periodo non superiore a novanta giorni, decorso il quale, persistendo la mancanza dei requisiti, provvede alla cancellazione.

2. Quando risulta che i requisiti di cui all'articolo 4 non sussistevano al momento dell'iscrizione il responsabile provvede a norma del comma 1 ovvero, nei casi piu' gravi, alla cancellazione del gestore della vendita telematica dal registro.

3. E' disposta la cancellazione dei gestori di vendita telematica che hanno prestato il servizio in forza di incarico ricevuto da uffici giudiziari siti in distretti di Corti di appello diversi da quelli per i quali sono iscritti o che violano gli obblighi previsti dall'articolo 7.

4. Il gestore della vendita telematica cancellato dal registro non puo' essere nuovamente iscritto prima che sia decorso un biennio dalla cancellazione.

5. Ai fini del presente articolo, il responsabile puo' acquisire informazioni relative all'attivita' dei gestori delle vendite telematiche dai medesimi gestori e dagli uffici giudiziari nei modi e nei tempi stabiliti da circolari o atti amministrativi generali equipollenti.

Inquadramento

L'aver affidato a società private la gestione della vendita telematica disposta nel processo di esecuzione forzata, implica che il medesimo operatore privato, per poter essere designato quale gestore, debba conseguire l'iscrizione nell'apposito registro tenuto dal ministero; per ottenere tale iscrizione dovrà allegare idonee credenziali vuoi in termini di solidità patrimoniale, vuoi in termini di efficienza ed adeguatezza tecnologica, mantenendo tali requisiti fino quando svolgerà le previste attività.

Proprio al fine di garantire la persistenza delle condizioni di ammissione al registro, il gestore della vendita è tenuto a comunicare tutte le vicende che incidono sui requisiti previsti dall'art. 4.

Inoltre, un onere di vigilanza e controllo sull'operato del gestore è posto a carico della stessa autorità giudiziaria e, quindi, l'onere grava vuoi sul giudice della esecuzione, vuoi sul professionista delegato allo svolgimento delle operazioni di vendita. In particolare, è quest'ultimo che, quale soggetto referente della procedura, è chiamato ad interloquire con il gestore e a testarne i servizi; pertanto, sarà lui a dover segnalare all'Ufficio eventuali inefficienze.

Nel caso in cui, dopo l'iscrizione nel registro dei gestori, venga meno uno dei requisiti previsti, il responsabile procede alla sospensione dell'operatore per un periodo non superiore a 90 gg., termine entro il quale sarà necessario riacquisire quanto perso; la segnalazione circa la perdita del requisito potrà provenire dallo stesso gestore ovvero potrà essere fatta dall'autorità giudiziaria ai sensi dell'art. 7 comma 2 del d.m.

Il comma 2 della norma in commento considera l'ipotesi in cui la prima iscrizione nell'elenco sia avvenuta pur in mancanza dei parametri previsti dall'art. 4; in questo caso, una volta che sia accertata la mancanza, il responsabile del registro potrà disporre la sospensione per 90 gg. e nei casi più gravi disporrà la cancellazione dal registro, sebbene sia rimessa al referente la valutazione in ordine alla gravità della mancanza.

Come detto, l'art. 4 prevede che il gestore debba indicare nella domanda i distretti di Corte di appello in cui intende svolgere il servizio di vendita telematica; nel caso in cui, svolga l'attività in distretti diversi da quelli per i quali ha fatto domanda, la conseguenza sarà la cancellazione dal registro; analoga sanzione è prevista nei casi in cui il gestore ometta di dare corso agli obblighi informativi previsti dall'art. 7.

Una volta che sia intervenuta la cancellazione dal registro, l'operatore non potrà formulare nuova domanda di inserimento prima del decorso di due anni.

Bibliografia

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