Sicurezza sul lavoro: il committente privato è responsabile per culpa in eligendo in caso di infortunio del lavoratore?

Teresa Zappia
17 Gennaio 2025

In caso di infortunio la responsabilità per culpa in eligendo del committente non è esclusa se non è proprietario dell'immobile, purché abbia un interesse diretto alla realizzazione dell'opera.

La figura del committente è definita dall'art. 89, co. 1, lett. b), D.lgs. n. 81/2008, in base al quale è tale il soggetto "per conto del quale l'intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione". Nell'interpretare questa norma, la giurisprudenza di legittimità ha osservato che l'espressione "per conto" può essere riferita a chi opera "per incarico di, oppure "in nome di", o ancora "a favore di", sicché committente è colui che ha interesse alla realizzazione dell'opera perché ha stipulato il contratto ovvero in quanto si avvantaggia di tale realizzazione o è tenuto giuridicamente ad occuparsene, anche in base ad una delega.

Suddetta definizione, riguardante la materia della sicurezza sul lavoro, è volta a delineare i compiti e le responsabilità che il committente assume in questo ambito, ma, nonostante ciò, si sovrappone alla generale figura civilistica di colui che commissiona un lavoro, sicché è ben possibile che il committente non sia il proprietario del bene, ma colui a vantaggio del quale l'opera è realizzata. Pertanto, la qualifica di committente può essere assunta da un soggetto diverso dal proprietario e tra le due qualifiche non vi è coincidenza necessaria.

Muovendo da questa premessa, la giurisprudenza ha concluso che gli obblighi di sicurezza posti a carico del committente sono strettamente connessi all'affidamento dell'opera e il dovere di sicurezza che sul committente incombe ai sensi del decreto legislativo precitato riguarda i rischi che, in ragione della propria qualifica, egli è in grado di governare. La sua responsabilità può dipendere dalla individuazione di un contraente inadeguato ovvero dall'effettiva ingerenza nell'esecuzione del contratto.  Si è ritenuto pertanto che il committente, su cui gravano gli obblighi di sicurezza nell'esecuzione del contratto d'opera o d'appalto, sia il soggetto che ha affidato i lavori, anche se diverso dal proprietario del bene che si avvantaggia delle opere affidate e anche in assenza di un mandato a contrarre o di una delega. Si rammenta, inoltre, in merito al profilo della possibile responsabilità penale, che il committente privato non professionale, anche se non è tenuto a conoscere le singole disposizioni tecniche previste dalla normativa prevenzionale, ha l'onere di scegliere adeguatamente l'impresa, verificandone l'idoneità tecnico-professionale (art. 90, co. 9, lett. a, D.lgs. n. 81/2008) e, quindi, può rispondere per "culpa in eligendo".

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