Provvedimento - 7/08/2024 - n. 4292 art. 10 - Indirizzi PEC delle pubbliche amministrazioni e degli enti privatiIndirizzi PEC delle pubbliche amministrazioni e degli enti privati 1. La pubblica amministrazione o l'ente privato che deve comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata per la ricezione delle comunicazioni e notificazioni, ai sensi dell'articolo 16, comma 12, primo periodo, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni nella legge 17 dicembre 2012, n. 221, procede inserendo tale indirizzo sul PST. 2. Ai fini di cui al comma precedente, l'amministrazione pubblica o l'ente privato invia all'indirizzo di posta elettronica certificata della DGSIA (prot.dgsia.ddsc@giustiziacert.it) un documento aderente allo specifico modello disponibile nell'area pubblica del PST, contenente le seguenti informazioni: a) denominazione e codice fiscale della amministrazione pubblica o dell'ente privato; b) nominativo e codice fiscale del soggetto incaricato di inserire o modificare l'indirizzo di PEC dell'amministrazione pubblica sul PST; c) denominazione e codice fiscale o, in mancanza, in caso di amministrazione pubblica, il codice IPA dei propri organi o articolazioni, anche territoriali, presso cui eseguire le comunicazioni e notificazioni per via telematica nel caso in cui sia stabilito presso questi l'obbligo di notifica degli atti introduttivi di giudizio in relazione a specifiche materie ovvero in caso di autonoma capacità o legittimazione processuale; in mancanza di codice fiscale o di codice IPA si provvederà ai sensi dell'articolo 11, comma 2, lettera a); d) denominazione e codice fiscale o, in mancanza, in caso di amministrazione pubblica, il codice IPA delle specifiche aree organizzative omogenee presso cui l'amministrazione pubblica elegge domicilio ai fini del giudizio; in mancanza di codice fiscale o di codice IPA si provvederà ai sensi dell'articolo 11, comma 2, lettera a). 3. Il soggetto incaricato di cui alla lettera b) del comma precedente accede ad un'apposita area riservata del PST, previa identificazione informatica, secondo le specifiche di cui all'articolo 6, e inserisce o modifica: a) l'indirizzo di PEC della pubblica amministrazione o dell'ente privato; b) il nominativo, il codice fiscale e l'indirizzo di PEC di eventuali dipendenti o rappresentanti, tramite i quali la pubblica amministrazione o l'ente privato stanno in giudizio personalmente o svolgono attività processuale consentita; tali soggetti alimentano il ReGIndE. 4. Inserito o modificato l'indirizzo di PEC di cui al comma precedente, il soggetto incaricato inserisce o modifica il nominativo, il codice fiscale e l'indirizzo di PEC di eventuali dipendenti o rappresentanti tramite i quali la pubblica amministrazione o l'ente privato sta in giudizio personalmente o svolge attività processuale consentita; tali soggetti alimentano il ReGIndE. 5. Per le amministrazioni pubbliche il cui indirizzo di PEC sia già censito ai sensi dell'articolo 16, comma 12, primo periodo, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni nella legge 17 dicembre 2012, n. 221, la comunicazione dei dati di cui alle lettere c) e d) del comma 2 e delle loro successive modificazioni avviene mediante l'invio di un documento, aderente allo specifico modello reperibile sull'area pubblica del PST, al medesimo indirizzo di posta elettronica certificata della DGSIA indicato al comma 2. 6. L'elenco degli indirizzi di PEC delle pubbliche amministrazioni e degli enti privati è consultabile dagli uffici giudiziari e dagli UNEP attraverso i sistemi informatici a disposizione dei soggetti abilitati interni. 7. L'elenco degli indirizzi di PEC di cui al comma 3, è consultabile dagli avvocati tramite il proprio punto di accesso o tramite il PST (area riservata), su connessioni sicure, attraverso un apposito web service, che verifica la presenza dell'avvocato sul ReGIndE; i relativi WSDL sono pubblicati nell'area pubblica del PST. L'accesso è tracciato in appositi log, che il Ministero della giustizia conserva per cinque anni, recanti: il punto di accesso attraverso cui è stato effettuato l'accesso, la data e l'ora dell'accesso. CommentoSi rimanda al commento dell'art. 7 del D.M. 44/2011 |