Istanza per la declaratoria di improcedibilità dell'esecuzione in caso di sequestro ex artt. 321 c.p.p. e 240 c.p.inquadramentoIl d.lgs. n. 159/2011 (c.d. codice antimafia) si occupa inter alia di disciplinare il rapporto fra le misure di prevenzione che possono essere adottate ai sensi dello stesso d.lgs. n. 159/2011 e l'eventuale esistenza di un processo esecutivo. In particolare, ai sensi dell'art. 55, comma 2, d.lgs. n. 159/2011, le procedure esecutive già pendenti sono sospese sino alla conclusione del procedimento di prevenzione. Ciò, in virtù del richiamo operato (a seguito di numerose modifiche) dall'art. 104-bis, comma 1-bis disp. att. c.p.p., trova applicazione anche nei confronti dei sequestri preventivi ex art. 321, comma 2, c.p.p., finalizzati alla confisca ex art. 240 c.p. FormulaTRIBUNALE ORDINARIO DI .... R.G. n. .... / .... G.E.: Dott. .... ISTANZA PER LA DECLARATORIA DI IMPROCEDIBILITÀ DELL'ESECUZIONE IN CASO DI SEQUESTRO EXARTT. 321 COMMA 2 C.P.P. e 240 C.P. Per .... [1] , PREMESSO CHE – il creditore procedente .... promuoveva con atto di pignoramento .... [2] del .... l'espropriazione .... [3] indicata in epigrafe avente ad oggetto il seguente bene: .... [4] ; – successivamente, in data .... il Tribunale Ordinario di ...., ordinava il sequestro exartt. 321 c.p.p. e 240 c.p. del bene: .... [5] di proprietà di .... (doc. 1); – ai sensi dell'art. 104-bis, comma 1-bis, disp. att. c.p.p.) «In caso di sequestro disposto ai sensi dell'articolo 321, comma 2, del codice o di confisca ai fini della tutela dei terzi (...) si applicano, altresì, le disposizioni di cui al titolo IV del Libro I del citato decreto legislativo». – di conseguenza, all'ipotesi in esame (i.e. sequestro exartt. 321, comma 2, c.p.p. e 240 c.p.) si applica il titolo IV del libro I del d.lgs. n. 159/2011 e, in particolare, per quel che qui maggiormente rileva, si applica quindi l'art. 55 d.lgs. n. 159/2011; – ai sensi dell'art. 55, comma 1, d.lgs. n. 159/2011 «a seguito del sequestro non possono essere [ .... ] proseguite azioni esecutive. I beni già oggetto di esecuzione sono presi in consegna dall'amministratore giudiziario»; – ai sensi dell'art. 55, comma 2, d.lgs. n. 159/2011 «Le procedure esecutive già pendenti sono sospese sino alla conclusione del procedimento di prevenzione»; CHIEDE che la S.V., ai sensi dell'art. 55, comma 2 d.lgs. n. 159/2011, voglia sospendere ovvero dichiarare improcedibile il presente processo esecutivo. Con osservanza. Si allegano in copia i seguenti documenti: 1. provvedimento sequestro. Luogo e data .... Parte istante ....[6] [1]Indicare i dati della parte istante, interessata a richiedere la sospensione (improcedibilità) del processo esecutivo: e.g. l'amministratore giudiziario nominato, il creditore procedente (rappresentato dal suo difensore) che aveva promosso un'espropriazione nei confronti di un bene poi sequestrato, etc. [2]Specificare di che tipo. [3]Specificare di che tipo. [4]Descrivere il bene pignorato. [5]Descrivere il bene. [6]La parte istante, interessata a richiedere la sospensione (improcedibilità) del processo esecutivo: e.g. l'amministratore giudiziario nominato, il creditore procedente (rappresentato dal suo difensore) che aveva promosso un'espropriazione nei confronti di un bene poi sequestrato, etc. commentoIl d.lgs. n. 159/2011 (“Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della l. n. 136/2010”) disciplina, nel titolo IV del libro I, la questione della tutela dei terzi nei confronti delle misure di prevenzione oggetto del medesimo decreto legislativo e, quindi, il rapporto fra i diritti vantati da terzi su un bene e le misure di prevenzione che colpiscano il medesimo bene. Ai sensi dell'art. 45, comma 1, d.lgs. n. 159/2011, a seguito della confisca definitiva di prevenzione i beni sono acquisiti al patrimonio dello Stato liberi da oneri e pesi e, a fronte di ciò, la tutela dei diritti dei terzi è garantita entro i limiti e nelle forme di cui al summenzionato titolo IV del libro I. Premesso, quindi, che la regola è costituita dal fatto che la confisca definitiva faccia acquisire i beni al patrimonio dello Stato liberi da oneri e pesi, occorre interrogarsi su quali siano le condizioni che debbano ricorrere affinché un terzo che vanti diritti su un determinato bene possa ottenere soddisfazione del proprio diritto sfuggendo alla “mannaia” rappresentata dall'acquisizione del bene al patrimonio dello Stato libero da qualsiasi onere e peso. Ebbene, ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 159/2011, le condizioni che devono ricorrere affinché i diritti di credito dei terzi che risultino da atti aventi data certa anteriore al sequestro nonché i diritti reali di garanzia costituiti in epoca anteriore al sequestro possano non essere pregiudicati dall'intervenuta confisca sono le seguenti: – il proposto non deve disporre di altri beni sui quali esercitare la garanzia patrimoniale idonea al soddisfacimento del credito, salvo che per i crediti assistiti da cause legittime di prelazione su beni sequestrati; – il credito non deve essere strumentale all'attività illecita o a quella che ne costituisce il frutto o il reimpiego, sempre che il creditore dimostri la buona fede e l'inconsapevole affidamento; – nel caso di promessa di pagamento o di ricognizione di debito, deve essere provato il rapporto fondamentale; – nel caso di titoli di credito, il portatore deve provare il rapporto fondamentale e quello che ne legittima il possesso. In ogni caso, laddove il terzo creditore ritenga di possedere tutti i requisiti per superare l'ostacolo rappresentato dai suddetti effetti della confisca definitiva di prevenzione, il Giudice funzionalmente competente ad accertare il suo diritto sarà il Giudice (delegato) della misura di prevenzione, secondo la procedura delineata dal capo II del titolo IV del libro I d.lgs. n. 159/2011. Infatti, ai sensi degli artt. 57 ss. d.lgs. n. 159/2011, è prevista, dinanzi a tale Giudice, un'udienza per la verifica dei crediti, in vista della quale i creditori possono presentare domanda di ammissione del proprio credito, viene formato uno stato passivo, i creditori esclusi possono proporre opposizione, i crediti per titolo anteriore al sequestro verificati ai sensi di tali disposizioni sono soddisfatti dallo Stato nel limite del sessanta per cento del valore dei beni sequestrati o confiscati, etc. Per quanto concerne, in particolare, il modo in cui si rapportano l'esistenza di una misura di prevenzione exd.lgs. n. 159/2011 e di un processo di esecuzione forzata, il d.lgs. n. 159/2011 prevede che, a seguito del sequestro ex art. 20 d.lgs. n. 159/2011, non possano essere iniziate azioni esecutive e che, laddove queste ultime siano già iniziate, non possano essere proseguite. Pertanto, con precipuo riferimento a quest'ultima ipotesi (i.e. quella dell'azione esecutiva promossa prima del sequestro exd.lgs. n. 159/2011), la procedura esecutiva già pendente deve essere sospesa ovvero dichiarata improcedibile sino alla conclusione del procedimento di prevenzione. Applicazione alle ipotesi di sequestro ex art. 321, comma 2, c.p.p. finalizzato alla confisca ex art. 240 c.p. La disciplina di cui al titolo IV del libro I del d.lgs. n. 159/2011 si applica, ovviamente, al sequestro di prevenzione ex art. 20 d.lgs. n. 159/2011. Ciò premesso in merito alla decisiva portata (quanto ai rapporti con i diritti dei terzi) del suddetto titolo IV del libro I del d.lgs. n. 159/2011, occorre verificare se tale titolo IV sia o meno applicabile al sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 240 c.p. Ai sensi dell'art. 104-bis, comma 1-bis, disp. att. c.p.p., nella versione attualmente in vigore (tale disposizione, infatti, è stata oggetto di numerose modifiche nel corso degli anni), «In caso di sequestro disposto ai sensi dell'articolo 321, comma 2, del codice o di confisca ai fini della tutela dei terzi e nei rapporti con la procedura di liquidazione giudiziaria si applicano, altresì, le disposizioni di cui al titolo IV del Libro I del citato decreto legislativo». Di conseguenza, a seguito dei numerosi interventi effettuati su tale art. 104-bis disp. att. c.p.p., può ora dirsi pacificamente che, laddove venga ordinato un sequestro preventivo ex art. 321, comma 2 c.p.p. finalizzato alla confisca ex art. 240 c.p., dovrà applicarsi, ai fini della tutela dei terzi, il titolo IV del libro I del d.lgs. 159/2011. Pertanto, ai sequestri preventivi finalizzati alla confisca ex art. 240 c.p. si applicherà la disciplina di cui al titolo IV del libro I del d.lgs. n. 159/2011, di talché anche per tale tipo di sequestro troverà applicazione la disciplina di cui all'art. 55 d.lgs. n. 159/2011, rubricato “Azioni esecutive”, che prevede: – che a seguito del sequestro non possano essere iniziate o proseguite azioni esecutive (per quanto concerne l'esecuzione immobiliare, si ritiene che il divieto di proseguire l'azione esecutiva operi fino all'emissione del decreto di trasferimento che conclude il procedimento esecutivo e ci si è posti altresì il tema della sorte dell'aggiudicazione, anche provvisoria, intervenuta prima del sequestro); – che i beni già oggetto di esecuzione siano presi in consegna dall'amministratore giudiziario; – che le procedure esecutive già pendenti siano sospese sino alla conclusione del procedimento di prevenzione, per estinguersi poi in relazione ai beni per i quali intervenga un provvedimento definitivo di confisca; – che, in caso di dissequestro, la procedura esecutiva debba essere iniziata o riassunta entro il termine di un anno dall'irrevocabilità del provvedimento che ha disposto la restituzione del bene. Pertanto, in considerazione della prevalenza del sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 240 c.p. sull'esecuzione immobiliare precedente, allorché il custode (nominato dal G.E. nell'ambito dell'espropriazione immobiliare) venga a conoscenza dell'intervenuta trascrizione nei registri immobiliari di un sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 240 c.p., dovrà immediatamente informare il G.E. anche affinché quest'ultimo possa adottare gli opportuni provvedimenti. Infatti il processo esecutivo dovrà essere sospeso sino alla conclusione del relativo procedimento e il bene immobile dovrà essere preso in consegna dall'amministratore giudiziario. |