Obblighi di comunicazione in caso di attività di lavoro autonomo preesistente alla percezione della NASPI
02 Aprile 2025
L'art. 10 d.lgs. n.22/2015 disciplina la compatibilità del trattamento NASpI con lo svolgimento di una attività lavorativa in forma autonoma o di impresa individuale, prescrivendo per il lavoratore, durante il periodo di percezione del suddetto trattamento, l'obbligo di darne informazione all'INPS, entro un mese dall'inizio dell'attività, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne. Ai sensi dell'art. 11 del medesimo Decreto legislativo, il lavoratore decade dalla fruizione del trattamento nel caso di inizio di una attività lavorativa in forma autonoma o di impresa individuale senza provvedere alla comunicazione predetta. La compatibilità tra la NASpI e l'attività lavorativa implica la concomitanza delle stesse, il che si evince sia dalla circostanza, menzionata nell'incipit del primo comma dell'art. 10, dell'attività lavorativa intrapresa "durante il periodo" in cui è percepita la NASpI, sia dalla previsione di una riduzione del beneficio in un importo percentuale del reddito previsto nella predetta comunicazione. La giurisprudenza di legittimità ha precisato che il corretto significato delle parole "entro un mese dall'inizio dell'attività" deve essere riferito alla data dello svolgimento dell'attività di lavoro autonomo rilevante ai fini della Naspi, ossia dall'inizio della concomitanza dell'indennità e dell'attività lavorativa, recte dal momento della presentazione della domanda amministrativa, nel caso in cui l'attività di lavoro autonomo sia stata intrapresa prima della data della cessazione del rapporto di lavoro subordinato che ha determinato lo stato di disoccupazione. Pertanto, ai fini dell'obbligo comunicativo di cui all'art. 10 - e per evitare la decadenza di cui all'art. 11 - è rilevante non la circostanza della anteriorità o meno dell'attività lavorativa autonoma rispetto alla fruizione della NASpI, bensì la contemporaneità dello svolgimento dell'attività con il trattamento percepito. Il termine "intraprendere", va inteso, dunque, non solo come "iniziare", ma anche nel senso "impegnarsi, dedicarsi, applicarsi" ad un'attività avviata precedentemente. Cfr.: Cass., sez. lav., 23 febbraio 2025, n. 4740; Cass., sez. lav., 10 gennaio 2024, n.1053; Cass., sez. lav., 30 aprile 2024, n. 11543; Cass., sez. lav., 09 gennaio 2024, n. 846. |