Codice di Procedura Civile art. 142 - Notificazione a persona non residente, né dimorante, né domiciliata nella Repubblica.Notificazione a persona non residente, né dimorante, né domiciliata nella Repubblica. [I]. Salvo quanto disposto nel secondo comma, se il destinatario non ha residenza, dimora o domicilio nello Stato e non vi ha eletto domicilio o costituito un procuratore a norma dell'articolo 77, l'atto è notificato mediante spedizione al destinatario per mezzo della posta con raccomandata e mediante consegna di altra copia al pubblico ministero che ne cura la trasmissione al Ministero degli affari esteri della cooperazione internazionale 1 per la consegna alla persona alla quale è diretta 2. [II]. Le disposizioni di cui al primo comma si applicano soltanto nei casi in cui risulta impossibile eseguire la notificazione in uno dei modi consentiti dalle convenzioni internazionali e dagli articoli 30 e 75 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 200 3 4.
[1] La denominazione « Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale » è stata così sostituita alla denominazione « Ministero degli affari esteri » dall'art. 3, comma 2, l. 11 agosto 2014, n. 125. [2] Gli originari primo e secondo comma sono stati sostituiti con un unico comma dall'art. 174, comma 5, lettera a) del d.lg. 30 giugno 2003, n. 196, con effetto dal 1° gennaio 2004. Precedentemente il primo comma era stato sostituito dall'art. 8 l. 6 febbraio 1981, n. 42. Il testo dei commi era il seguente: «[I]. Salvo quanto disposto nel terzo comma, se il destinatario non ha residenza, dimora o domicilio nello Stato e non vi ha eletto domicilio o costituito un procuratore a norma dell'articolo 77, l'atto è notificato mediante affissione di copia nell'albo dell'ufficio giudiziario davanti al quale si procede e mediante spedizione di altra copia al destinatario per mezzo della posta in piego raccomandato. [II]. Una terza copia è consegnata al pubblico ministero, che ne cura la trasmissione al ministero degli affari esteri per la consegna alla persona alla quale è diretta ». Ma v. il d.lgs. 10 agosto 2018, n. 101, il cui art. 27, comma 1, lett. c), n. 3), ha abrogato il suddetto art. 174 d.lgs. n. 196, cit. [3] Comma aggiunto dall'art. 9 l. 6 febbraio 1981, n. 42, e successivamente così modificato dall'art. 174, comma 5, lettera b) del d.lg. n. 196/2003 . [4] La Corte cost., con sentenza 3 marzo 1994, n. 69 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del presente comma, unitamente agli artt. 143, comma 3 e 680, comma 1, nella parte in cui non prevedono che la notificazione all'estero del sequestro si perfezioni, ai fini dell'osservanza del prescritto termine, con il tempestivo compimento delle formalità imposte al notificante dalle convenzioni internazionali e dagli artt. 30 e 75 d.P.R. 5 gennaio 1967, n. 200. InquadramentoLa notifica di un atto a persona residente o domiciliata all'estero deve essere eseguita secondo le Convenzioni internazionali eventualmente vigenti, costituenti fonti primarie (Cass. S.U., n. 14570/2007; Cass. n. 7307/2010) o secondo la via consolare (artt. 37, 77 e 78 d.lgs. n. 71/2011, che ha abrogato il d.P.R. n. 200/1967, la cui indicazione deve ritenersi espunta dalla norma) oppure, nel caso di notifica da eseguire negli ambiti dell'Unione Europea, secondo i disposti del Regolamento (CE) n. 1393/2007 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 novembre 2007. Qualora nessuna di tali vie sia percorribile, la notificazione dovrà essere eseguita ai sensi del comma 1 dell'art. 142. La validità della notificazione a persona non residente, né dimorante, né domiciliata in Italia, effettuata a norma dell'art. 142, comma 1, richiede che l'istante deduca e dimostri l'impossibilità di eseguirla secondo le convenzioni internazionali applicabili ovvero con le modalità previste dal d.lgs. n. 71/2011 (Cass. S.U., n. 6756/1988). In mancanza di tale prova la notificazione è nulla, e così suscettibile di sanatoria con la costituzione in giudizio del convenuto. Occorre, ancora, che il destinatario dell'atto non abbia residenza, dimora o domicilio nello Stato o non abbia ivi eletto domicilio o costituito un procuratore ai sensi dell'art. 77 dello stesso codice e che l'indirizzo estero sia conosciuto dal notificante. La notifica ha luogo mediante spedizione dell'atto al destinatario con il mezzo della posta (raccomandata) e mediante la consegna di altra copia al pubblico ministero, che ne cura la trasmissione al Ministero degli affari esteri per la consegna alla persona alla quale è diretta. Ai sensi dell'art. 49 disp. att., la copia dell'atto è consegnata al pubblico ministero unitamente ad una nota contenente l'indicazione del nome e della qualità della persona che ha chiesto la notificazione; il nome, la residenza o la dimora del destinatario; la natura dell'atto notificato, il giudice che ha pronunciato il provvedimento notificato o davanti al quale si deve comparire; la data e la firma dell'ufficiale giudiziario. L'art. 142 presuppone che sia noto l'indirizzo straniero del destinatario. Ciò emerge dalle prescritte modalità di consegna dell'atto, nonché dall'art. 1, comma 2, l. n. 42/1981, di esecuzione e ratifica della Convenzione dell'Aja del 15 novembre 1965, che, modificando la norma in discorso, ha stabilito l'inapplicabilità di detta Convenzione quando l'indirizzo suddetto sia sconosciuto. Ne consegue che, in difetto del menzionato presupposto, la notificazione deve essere eseguita con le modalità di cui all'art. 143. In tema di dichiarazione dello stato di adottabilità, è consentito procedere alla notificazione del decreto di apertura del procedimento nei confronti di persona non residente, né domiciliata, né dimorante nel territorio nazionale nelle forme previste dall'art. 142 soltanto se ne sia conosciuto l'indirizzo; in caso contrario, quando le ricerche compiute dall'ufficiale giudiziario non hanno dato esito nonostante l'impiego della normale diligenza — da valutare anche alla stregua delle esigenze proprie del procedimento in esame, che impone di evitare ogni ritardo nella trattazione, a tutela dell'interesse dei minori contro l'ulteriore pregiudizio derivante dal protrarsi della situazione di abbandono — è legittimo procedere alla notificazione ai sensi dell'art. 143 (Cass. n. 19735/2015). Notificazione in ambito comunitarioLe notificazioni nell'ambito dell'Unione Europea, concernenti atti giudiziari ed extragiudiziari in materia civile e commerciale, sono regolate dal Reg. CE n. 1348/2000, il quale trova fondamento nell'art. 65 Trattato CE (v. ora art. 81 Tfue), ed è dettato allo scopo di omogeneizzare la materia tra i paesi aderenti all'Unione). Tale regolamento prevale sulla Convenzione dell'Aja ove si tratti di notificazioni all'interno del territorio dell'Unione. Secondo il regolamento in questione, ove sia noto il recapito del destinatario dell'atto, esso va trasmesso direttamente dall'«Organo Mittente» (in Italia l'ufficiale giudiziario) a quello «Ricevente». In particolare, l'atto deve essere consegnato all'organo mittente in conformità ad un formulario appositamente previsto e redatto nella lingua dello Stato ricevente. L'organo mittente trasmette l'atto unitamente al formulario all'organo ricevente, il quale provvede all'inoltro. Il destinatario può rifiutare di ricevere l'atto qualora sia redatto in lingua diversa da quella ufficiale del luogo di consegna. Completati gli adempimenti previsti, l'atto è restituito all'organo mittente con la certificazione delle attività espletate. BibliografiaBalena, Notificazione e comunicazione, in Dig. civ. XII, Torino, 1995; Buoncristiani, Ufficiale giudiziario, in Enc. dir. XLV, Milano, 1992; Campus, Notificazioni a mezzo posta e principio di sufficienza delle “forme che non sfuggono alla disponibilità del notificante”, in Studium juris 2003, 694; Caponi, La nuova disciplina del perfezionamento della notificazione nel processo civile, in Foro it. 2006, V, 165 ss.; Conte, Diritto di difesa ed oneri della notifica. L'incostituzionalità degli artt. 149 e 4, comma 3, l. 890/82: una “rivoluzione copernicana”?, in Corr. giur. 2003, 41; Corsini, Art. 149, in Chiarloni (a cura di), Le recenti riforme del processo civile, I, Bologna, 2007, 117; Di Marzio-Matteini Chiari, Le notificazioni e i termini nel processo civile, Milano, 2014; Frassinetti, La notificazione nel processo civile, Giuffrè, 2012; Martinetto, Notificazione (dir. proc. civ.), in Nss.D.I., XI, Torino, 1965, 398; Poli, Sulle novità di notifiche “in proprio” degli avvocati a mezzo Pec: riflessioni a prima lettura, in Foro it. 2013, V, 154; Punzi, Notificazione (dir. proc. civ.), in Enc. dir., XXVIII, Milano, 1978, 652; Redenti, Struttura della citazione e delle notificazioni, in Giur. it. 1949, I, 1, 646; Vitucci, Domicilio speciale (elezione di), in Enc. dir., XIII, Milano, 1964, 900; Vullo, Il momento determinante della giurisdizione italiana, in Riv. dir. internaz. priv. e proc. 2004, 1239. |