Codice di Procedura Civile art. 256 - Rifiuto di deporre e falsità della testimonianza.

Antonio Scarpa

Rifiuto di deporre e falsità della testimonianza.

[I]. Se il testimone, presentandosi, rifiuta di giurare [251] o di deporre [253] senza giustificato motivo [249], o se vi è fondato sospetto che egli non abbia detto la verità o sia stato reticente, il giudice istruttore lo denuncia al pubblico ministero, al quale trasmette copia del processo verbale  1.

 

[1] Seguiva un periodo già abrogato dall'art. 214 coord. c.p.p.; successivamente l'art. 2 1 lett. o) l. 28 dicembre 2005, n. 263 così ha disposto: « all'art. 256, le parole "Il giudice può anche ordinare l'arresto del testimone", sono soppresse», con effetto dal 1° marzo 2006. Ai sensi dell'art. 2 4 l. n. 263, cit., tali modifiche si applicano per i procedimenti instaurati successivamente al 1° marzo 2006.

Inquadramento.

Gli articoli da art. 250 a 257 dettano le modalità di intimazione e di assunzione dei testimoni, specificano le conseguenze della mancata comparizione, del rifiuto di deporre e dalla falsità della testimonianza, e accordano al giudice la facoltà di assumere nuovi testi ovvero di rinnovare l’esame dei testimoni già sentiti.

A proposito del rifiuto di testimoniare, si è precisato in giurisprudenza come la circostanza che il teste, in relazione ai fatti sui quali venga chiamato a deporre, si possa trovare nell'alternativa di ammettere o negare la commissione di un reato, non implica di per sé incapacità a testimoniare, non rientrando nelle previsioni dell'art. 246, né invalidità della testimonianza, ma spiega rilevanza solo sotto il diverso profilo, appunto, dell'eventuale giustificazione del rifiuto della deposizione, a norma dell'art. 256, ovvero della valutazione dell'attendibilità della deposizione medesima (Cass. I, n. 7998/1990).

Bibliografia

Capelli, Il principio di unità e infrazionabilità della prova come limite alle prove nuove in appello, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2001, 211 ss.; Giabardo, Nota in tema di prova testimoniale civile, in Giur. it. 2013, 1863; Pisapia, Appunti in tema di deduzioni e preclusioni istruttorie nel processo civile, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2000, 567 ss.; Querzola, La capacità a testimoniare tra diritto sostanziale e diritto processuale, in Riv. trim. dir. proc. civ. 1998, 1393 ss.; Taruffo, Cultura e processo, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2009, 63 ss.

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