Codice di Procedura Civile art. 367 - Sospensione del processo di merito 1 .

Loredana Nazzicone
aggiornato da Mauro Di Marzio

Sospensione del processo di merito 1.

[I]. Una copia del ricorso per cassazione proposto a norma dell'articolo 41, primo comma, è depositata, dopo la notificazione alle altre parti, nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa, il quale sospende il processo se non ritiene l'istanza manifestamente inammissibile o la contestazione della giurisdizione manifestamente infondata. Il giudice istruttore o il collegio provvede con ordinanza [177, 279 1, 4, 298] 2.

[II]. Se la Corte di cassazione dichiara la giurisdizione del giudice ordinario [382 1], le parti debbono riassumere il processo [125 att.] entro il termine perentorio di sei mesi dalla comunicazione [133 2] della sentenza 3 4.

 

 

[1] Articolo così sostituito dall'art. 43 l. 14 luglio 1950, n. 581.

[2] Comma così sostituito dall'art. 61 l. 26 novembre 1990, n. 353. Il testo recitava: «Una copia del ricorso per cassazione proposto a norma dell'art. 41, primo comma, è depositata, dopo la notificazione alle altre parti, nella cancelleria del giudice davanti a cui pende la causa, il quale sospende il processo con ordinanza non impugnabile».

[3] Il riferimento alla sentenza, ai sensi della riforma approvata con l. 18 giugno 2009, n. 69, è ora da intendersi formulato all'ordinanza resa ex art. 375, comma 1, n. 4, c.p.c..

Inquadramento

La novella del 1990 ha reso meramente facoltativa la sospensione del processo in presenza di un regolamento di giurisdizione, non di rado in passato sollevato a meri fini dilatori.

Ora è possibile, pertanto, al giudice del processo sindacare l'ammissibilità dell'istanza e la stessa fondatezza della questione di giurisdizione, che, ove manifestamente infondata, non permetterà la sospensione del processo.

Resta che, al di fuori di tali ipotesi, la sospensione deve essere disposta dal giudice.

Si afferma la natura non impugnatoria del rimedio del regolamento preventivo, la cui funzione è quella di prevenire decisioni impugnabili o possibili conflitti reali o virtuali di giurisdizione, e, quindi, quella di soddisfare un'esigenza di rispetto della compresenza nell'ordinamento di ordini giudiziali distinti.

Profili processuali. Rinvio

Legittimato al ricorso è anche l'attore del giudizio di merito (Cass. S.U., n. 5098/1996).

È inammissibile il regolamento preventivo, ove il ricorso sia proposto dopo la precisazione delle conclusioni e prima dello scadere del termine per il deposito delle memorie conclusionali e di replica, in quanto il radicamento dei poteri decisori del giudice adìto, che in tale momento si realizza, osta a che il regolamento possa, allora, assolvere la funzione di una sollecita definizione della questione di giurisdizione (Cass. S.U., n. 5747/2015; Cass. S.U., n. 25256/2009); del pari, il regolamento preventivo non è più ammesso, nell'ipotesi in cui una delle parti abbia chiesto ex art. 275, comma 2, c.p.c. la discussione orale, in tal caso il momento preclusivo risultando differito a quello in cui, all'udienza fissata, la discussione termina e il collegio si riserva la decisione (Cass. S.U., n. 27441/2017; Cass. S.U., n. 87/2000). Ma il regolamento preventivo torna ammissibile, allorché il giudice di merito, dopo aver trattenuto la causa in decisione, abbia poi sospeso il processo proprio ai sensi della norma in commento, in attesa della pronuncia di legittimità, su questioni definite dal medesimo nuove e complesse (Cass. S.U., n. 2144/2018).

Il processo, ove non sospeso, può dunque proseguire anche in costanza di regolamento. La sent enza emessa, nelle more di regolamento, dal giudice di merito è condizionata , tuttavia, alla conferma del potere giurisdizionale e, dunque, non preclude la decisione sul regolamento medesimo, in quanto inidonea a far venire meno l'interesse del ricorrente a coltivare il regolamento (Cass. S.U., n. 9861/2015 ; Cass. S.U., n. 10823/2014 ; Cass. S.U., n. 10703/2005 ; Cass. S.U., n. 14070/2003;  più di recente, ancora Cass. n. 1581/2019 ).

A giudizio sospeso, al giudice del merito è preclusa qualsiasi pronuncia, anche sulla giurisdizione; mentre il sopravvenuto accordo tra le parti sull'avvenuto difetto di giurisdizione non determina l'inammissibilità del regolamento per carenza di interesse (Cass. S.U., n. 4432/2014).

È inammissibile il regolamento preventivo di giurisdizione proposto in pendenza di un processo di esecuzione (Cass. S.U., n. 10320/2016 ; Cass. S.U., n. 13633/2008; Cass. S.U., n. 26109/2007; Cass. S.U. , n. 1124/2000).

Condizione di ammissibilità del regolamento è che il giudice di merito non abbia emesso sentenza, neppure se limitata alla giurisdizione o ad altra questione processuale (Cass. S.U., n. 14952/2007) e tale principio è rimasto fermo anche a seguito dell'entrata in vigore dell'art. 59 l. n. 69/2009, che ha disciplinato la translatio iudicii (Cass. S.U., n. 2716/2010).

Il ricorso erroneamente proposto come regolamento preventivo, peraltro, può essere convertito in ricorso per cassazione per violazione di legge — e, quindi, per motivi attinenti alla giurisdizione — ove ne ricorrano i presupposti (Cass. S.U., n. 10243/2021Cass. S.U., n. 26296/2008; Cass. S.U., n. 14952/2007).

Si rinvia, per il resto, al commento all'art. 41.

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