Codice di Procedura Civile art. 417 - Costituzione e difesa personali delle parti 1 .Costituzione e difesa personali delle parti 1. [I]. In primo grado la parte può stare in giudizio personalmente quando il valore della causa non eccede i 129,11 euro [82]. [II]. La parte che sta in giudizio personalmente propone la domanda nelle forme di cui all'articolo 414 o si costituisce nelle forme di cui all'articolo 416 con elezione di domicilio nell'ambito del territorio della Repubblica e puo' indicare un indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o eleggere un domicilio digitale speciale2. [III]. Può proporre la domanda anche verbalmente davanti al giudice che ne fa redigere processo verbale 3. [IV]. Il ricorso o il processo verbale con il decreto di fissazione dell'udienza devono essere notificati al convenuto e allo stesso attore a cura della cancelleria entro i termini di cui all'articolo 415. [V]. Alle parti che stanno in giudizio personalmente ogni ulteriore atto o memoria deve essere notificato dalla cancelleria.
[1] Articolo sostituito dall'art. 1, comma 1, l. 11 agosto 1973, n. 533. V. art. 2 d.lg. 1° settembre 2011, n. 150. [2] Comma così modificato dall'art. 3, comma 5, lett. d) , d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164, che ha aggiunto le parole «e puo' indicare un indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi o eleggere un domicilio digitale speciale». Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023. [3] Comma così modificato dall'art. 83 d.lg. 19 febbraio 1998, n. 51, con effetto, ai sensi dell'art. 247 comma 1 dello stesso decreto quale modificato dall'art. 1 l. 16 giugno 1998, n. 188, dal 2 giugno 1999.
InquadramentoNello stabilire la regola dell'onere di patrocinio l'art. 82, comma 3, fa salvi i casi, sempre più esigui, in cui la legge dispone altrimenti. La difesa personale è in particolare consentita ai sensi della disposizione in commento (alla quale il Correttivo alla c.d. Riforma Cartabia ha apportato modifiche dirette ad armonizzala con le regole del processo telematico) nelle controversie di lavoro e previdenziali che non eccedano il valore di € 129,11. La stessa norma, attraverso il rinvio contenuto nell'art. 447-bis, si applica, negli indicati limiti di valore, anche alle controversie locatizie: si tratta, attualmente, nell'unico caso ammesso di difesa personale dinanzi ad un giudice professionale. La facoltà di costituirsi personalmente è riconosciuta sia all'attore che al convenuto. Non è richiesta autorizzazione del giudice (per tutti Luiso, 1992, 123). Il solo attore può proporre la domanda anche verbalmente. Il giudice ne fa redigere processo verbale. In tal caso il processo verbale è notificato, unitamente al decreto di fissazione di udienza, sia all'attore che al convenuto, a cura della cancelleria e nel rispetto dei termini previsti dall'art. 415. Si tratta di disposizione di applicazione pratica scarsissima. In proposito è stato affermato che, nel processo del lavoro, la notificazione al convenuto del processo verbale in cui e documentata la domanda, proposta oralmente ai sensi dell'art 417, e validamente sostituita dalla comparizione spontanea di entrambe le parti per la verbalizzazione delle rispettive domande e difese. Nel corso della comparizione esse parti ben possono concludere una conciliazione in corso di causa, che rende improseguibile il giudizio (Cass. n. 2316/1978). La norma non trova applicazione nelle controversie relative alla legittimità di una sanzione disciplinare (Cass. n. 3385/1986). 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