Codice di Procedura Civile art. 478 - Prestazione della cauzione.Prestazione della cauzione. [I]. Se l'efficacia del titolo esecutivo è subordinata a cauzione [119], non si può iniziare l'esecuzione forzata finché quella non sia stata prestata. Della prestazione si fa constare con annotazione in calce o in margine al titolo rilasciato ai sensi dell'articolo 475 [475], o con atto separato che deve essere unito al titolo [86, 155 att.]1. [1] Articolo così modificato dall'art. 3, comma 34, lett. d), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 che ha sostituito le parole: «rilasciato ai sensi dell'articolo 475» alle le parole «spedito in forma esecutiva» (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022 , il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022 , come da ultimo modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n.197, che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.". Ai sensi dell'art. 7, comma 4, d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164, le modifiche operate dal d.lgs. n. 149, cit., fermo quanto previsto dall'articolo 35, commi 1 e 8, del decreto citato, si applicano anche ai titoli esecutivi messi in esecuzione successivamente al 28 febbraio 2023 e agli atti di intervento nella procedura esecutiva depositati successivamente a tale data. InquadramentoLa norma prevede che non può darsi inizio l'esecuzione forzata sino alla prestazione della cauzione, quando questa condizioni l'efficacia esecutiva del titolo posto a fondamento della stessa. È discusso se sia possibile, nelle more della prestazione della cauzione, notificare il titolo e l'atto di precetto (cfr. nel senso che la cauzione attiene all'esigibilità del diritto Castoro, 65; contra Andrioli, III, 38). Le modalità di prestazione della cauzione sono regolate dall'art. 119 ed alle stesse il creditore deve conformarsi, salvo la possibilità di richiedere modiche al giudice. Se la cauzione non è prestata validamente, è esperibile opposizione all'esecuzione, mentre ha natura di opposizione agli atti esecutivi quella con cui siano fatti valere i difetti o le irregolarità di attività successive al deposito della cauzione (Cass. I, n. 12681/1992). Prestazione della cauzione ed esecutività del titoloLa norma in commento prevede che non possa iniziare l'esecuzione forzata qualora l'efficacia esecutiva del titolo sia subordinata a cauzione sino a quando la stessa venga prestata. È in realtà controverso, specie in dottrina, se la prestazione della cauzione costituisca soltanto condizione per procedere ad esecuzione forzata in senso stretto ovvero anche per la notifica degli atti preliminari all'esecuzione, i.e. titolo esecutivo e precetto. In particolare, secondo alcuni la prestazione della cauzione attiene all'esigibilità del diritto e, quindi, senza la stessa non potrebbe compiersi neppure l'attività prodromica all'esecuzione forzata (Castoro, 65). In senso analogo la S.C. ha evidenziato che la norma in esame trova applicazione anche con riguardo al precetto, per l'inscindibile dipendenza di tale atto dall'efficacia esecutiva del titolo che con esso si fa valere con la conseguenza che, ove sia disposta cauzione a norma della riferita disposizione, la sua mancata prestazione comporta preclusione pure per la stessa intimazione del precetto (Cass. III, n. 828/1984). Per altri, la prestazione della cauzione condiziona esclusivamente l'inizio dell'esecuzione forzata in senso stretto e deve quindi precedere, ad esempio, il pignoramento nell'espropriazione forzata ma non anche la notifica del titolo e del precetto (Andrioli, III, 38; Massari, 392). Modalità di prestazione della cauzioneLe modalità di prestazione della cauzione sono disciplinate dall'art. 119 per il quale il giudice, con il provvedimento che impone la stessa, determina l'oggetto, il modo di prestazione della cauzione ed il termine entro il quale ciò deve avvenire. Laddove il giudice non abbia provveduto in tal senso occorre fare riferimento alle prescrizioni contenute nell'art. 86 disp. att. È stato chiarito che in tema di esecuzione forzata, il creditore procedente onerato dal versamento di una cauzione, ove ritenga anche giuridicamente impossibile prestare la cauzione nelle modalità fissate dal giudice, ha l'onere di chiedere al giudice medesimo di modificarle, mentre non gli è consentito scegliere autonomamente di prestare la cauzione con modalità diverse da quelle stabilite dal giudice (Cass. III, n. 4334/2009). L'ultima parte della norma in esame precisa, poi, che della prestazione della cauzione si fa constare con annotazione in calce o in margine al titolo spedito in forma esecutiva, o con atto separato che deve essere unito al titolo. Rimedi esperibiliLa S.C. ha chiarito, a riguardo, che la parte la quale, opponendosi all'esecuzione intrapresa nei suoi confronti in forza di un decreto ingiuntivo del quale sia stata autorizzata la provvisoria esecuzione previa prestazione di una cauzione, eccepisce che la cauzione non è stata validamente prestata, propone un'opposizione all'esecuzione, perché contesta l'esistenza stessa dell'azione esecutiva, che, ai sensi dell'art. 478, nei casi in cui l'efficacia del titolo è subordinata a cauzione, può essere esercitata solo dopo la prestazione di questa, mentre ha natura di opposizione agli atti esecutivi quella con cui siano fatti valere i difetti o le irregolarità di attività successive al deposito della cauzione (Cass. I, n. 12681/1992). 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