Codice di Procedura Civile art. 521 bis - Pignoramento e custodia di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi 1.

Rosaria Giordano

Pignoramento e custodia di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi 1.

[I]. Oltre che con le forme previste dall'articolo 518, il pignoramento di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi può essere eseguito anche mediante notificazione al debitore e successiva trascrizione di un atto nel quale si indicano esattamente, con gli estremi richiesti dalla legge speciale per la loro iscrizione nei pubblici registri, i beni e i diritti che si intendono sottoporre ad esecuzione, e gli si fa l'ingiunzione prevista nell'articolo 492. Il pignoramento contiene altresì l'intimazione a consegnare entro dieci giorni i beni pignorati, nonché i titoli e i documenti relativi alla proprietà e all'uso dei medesimi, all'istituto vendite giudiziarie autorizzato ad operare nel territorio del circondario nel quale è compreso il luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede o, in mancanza, a quello più vicino 2.

[II]. Col pignoramento il debitore è costituito custode dei beni pignorati e di tutti gli accessori comprese le pertinenze e i frutti, senza diritto a compenso.

[III]. Al momento della consegna l'istituto vendite giudiziarie assume la custodia del bene pignorato e ne dà immediata comunicazione al creditore pignorante, a mezzo posta elettronica certificata ove possibile.

[IV]. Decorso il termine di cui al primo comma, gli organi di polizia che accertano la circolazione dei beni pignorati o comunque li rinvengono procedono al ritiro della carta di circolazione nonché, ove possibile, dei titoli e dei documenti relativi alla proprietà e all'uso dei beni pignorati e consegnano il bene pignorato all'istituto vendite giudiziarie più vicino al luogo in cui il bene pignorato è stato rinvenuto. Si applica il terzo comma 3.

[V]. Eseguita l'ultima notificazione, l'ufficiale giudiziario consegna senza ritardo al creditore l'atto di pignoramento perchè proceda alla trascrizione nei pubblici registri. Entro trenta giorni dalla comunicazione di cui al terzo comma, a pena di inefficacia del pignoramento, il creditore iscrive a ruolo il processo presso il tribunale competente per l'esecuzione depositando copie conformi del titolo esecutivo, del precetto, dell'atto di pignoramento e della nota di trascrizione. La conformità di tali copie è attestata dall'avvocato del creditore ai soli fini del presente articolo4.

[VI]. Il cancelliere forma il fascicolo dell'esecuzione. [Il pignoramento perde efficacia quando la nota di iscrizione a ruolo e le copie dell'atto di pignoramento, del titolo esecutivo e del precetto sono depositate oltre il termine di cui al quinto comma].5

[VII]. In deroga a quanto previsto dall'articolo 497, l'istanza di assegnazione o l'istanza di vendita deve essere depositata entro quarantacinque giorni dalla iscrizione a ruolo del processo esecutivo ad opera del creditore a norma del presente articolo ovvero dal deposito da parte di quest'ultimo delle copie conformi degli atti, a norma dell'articolo 159-ter delle disposizioni per l'attuazione del presente codice6 .

[VIII]. Si applicano in quanto compatibili le disposizioni del presente capo.

 

[1] Articolo inserito, in sede di conversione, dall'art. 19 d.l. 12 settembre 2014 n. 132, conv., con modif., in l. 10 novembre 2014, n. 162. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano ai procedimenti iniziati a decorrere dal trentesimo giorno dall'entrata in vigore della legge di conversione.

[2] L'art. 13, d.l. 27 giugno 2015, n. 83, conv. con modif. in l. 6 agosto 2015, n. 132, ha sostituito le parole: «Il pignoramento di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi si esegue», con le parole: «Oltre che con le forme previste dall'articolo 518, il pignoramento di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi può essere eseguito anche», ed ha aggiunto, infine le parole: «o, in mancanza, a quello più vicino». Per l'applicazione vedi l'art. 23, comma 9, del d.l. n. 83 del 2015 medesimo.

[3] L'art. 13, d.l. 27 giugno 2015, n. 83, conv. con modif. in l. 6 agosto 2015, n. 132, ha inserito dopo le parole: «accertano la circolazione dei beni pignorati», le parole: « comunque li rinvengono», ed ha sostituito le parole: «autorizzato ad operare nel territorio del circondario nel quale è compreso il», con le parole: «più vicino al». Per l'applicazione vedi l'art. 23, c. 9, del d.l. n. 83 del 2015 medesimo.

[4] Comma così modificato dall'art. 3, comma 7, lett. l) , n. 1 d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164 , che ha sostituito il secondo periodo con le parole «Entro trenta giorni dalla comunicazione di cui al terzo comma, a pena di inefficacia del pignoramento, il creditore iscrive a ruolo il processo presso il tribunale competente per l'esecuzione depositando copie conformi del titolo esecutivo, del precetto, dell'atto di pignoramento e della nota di trascrizione.» alle parole «Entro trenta giorni dalla comunicazione di cui al terzo comma, il creditore deve depositare nella cancelleria del tribunale competente per l'esecuzione la nota di iscrizione a ruolo, con copie conformi del titolo esecutivo, del precetto, dell'atto di pignoramento e della nota di trascrizione.». Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023.

A norma dell'art. 27, comma 1, lett. b), n. 5)  del d.lgs. 13 luglio 2017, n. 116, la parola: «tribunale» e' sostituita dalle seguenti: «giudice di pace»; ai sensi dell'art. 32, comma 3 del d.lgs. 116 cit., come da ultimo modificato dall'art. 8-bis, comma 1, lett. b), d.l. 30 dicembre 2019, n. 162, conv., con modif., in l. 28 febbraio 2020, n. 8, le disposizioni di cui all'art. 27 citato entrano in vigore il 31 ottobre 2025. 

[5] Comma così modificato dall'art. 3, comma 7, lett. l) , n. 2 d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164 , che  ha soppresso il secondo periodo tra parentesi quadre Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023.

[6] Comma così modificato dall'art. 3, comma 7, lett. l) , n. 3 d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164 , che ha sostituito le parole «dalla iscrizione a ruolo del processo esecutivo ad opera del creditore» alle parole «dal deposito da parte del creditore della nota di iscrizione». Ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164/2024 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023. Precedentemente il presente comma è stato  inserito dall'art. 13, d.l. 27 giugno 2015, n. 83, conv. con modif. in l. 6 agosto 2015, n. 132, per l'applicazione vedi l'art. 23, c. 9, del d.l. n. 83 del 2015 medesimo.

 

Inquadramento

La disposizione in commento, introdotta dalla riforma di cui al d.l. n. 132/2014, ha previsto una forma alternativa di pignoramento dei veicoli rispetto a quella del pignoramento mobiliare.

Il pignoramento in questione contiene un'intimazione al debitore a consegnare entro dieci giorni il bene pignorato e la relativa documentazione.

Se ciò non avviene, la peculiarità rispetto all'assetto tradizionale risiede nella possibilità per gli organi di polizia, ovunque rinvengano il veicolo, di ritirare la carta di circolazione e consegnare il bene pignorato all'Istituto Vendite Giudiziarie.

Il termine di trenta giorni per l'iscrizione a ruolo a cura del creditore della procedura esecutiva non decorre dal pignoramento, bensì dalla comunicazione da parte dell' Istituto Vendite Giudiziarie in ordine all'avvenuta consegna del veicolo.

In deroga all'art. 497, il termine per il deposito dell'istanza di vendita o di assegnazione decorre dall'iscrizione a ruolo.

Profili generali

L'art. 19, comma 2, lett. d-ter, introdotto, in sede di conversione, del d.l. n. 132/2014, conv., con modif., l. n. 162/2014, ha inserito nel codice la disposizione in esame, modificata, con finalità soprattutto chiarificatrici, sempre in sede di conversione, dall'art. 13, comma 1, lett. d-bis, d.l. n. 83/2015.

La norma in commento è volta a disciplinare in modo innovativo il pignoramento dei veicoli al fine, tenendo conto delle peculiarità di tali beni, di superare le difficoltà che si erano manifestate nell'assetto tradizionale. Invero, in precedenza il pignoramento del veicolo, in mancanza di una regolamentazione specifica, poteva avvenire esclusivamente secondo le modalità dell'espropriazione mobiliare presso il debitore. Peraltro, la materiale apprensione del bene risultava spesso compromessa dalle caratteristiche dello stesso che durante il giorno circola e quindi si trova in luoghi diversi dalla residenza o dalla sede del debitore ed inoltre, dalla possibilità, che sia materialmente collocato presso soggetti terzi, ad esempio un'autorimessa o un garage, luoghi nei quali l'ufficiale giudiziario non ha accesso immediato. Né erano rari i pericoli di sottrazioni fraudolente dei beni (cfr. Gobio Casali, 1)

Alternatività rispetto al pignoramento mobiliare

Nella formulazione originaria, l'art. 521-bis sembrava avere introdotto una nuova forma esclusiva di pignoramento di siffatti beni, prevedendo che lo stesso “deve” essere eseguito, — sulla falsariga del pignoramento immobiliare, avendo riguardo al comune regime di circolazione dei beni — mediante notifica al debitore dell'atto di pignoramento, con indicazione esatta dei beni e dei diritti che vengono sottoposti a esecuzione, secondo gli estremi richiesti dal r.d.l. 436/1927 sull'iscrizione al P.R.A.

Il pignoramento, oltre alla formula consueta rivolta al debitore, deve inoltre contenere l'intimazione al debitore a consegnare entro dieci giorni i beni pignorati, nonché i titoli e i documenti relativi alla proprietà e all'uso dei medesimi, all'istituto vendite giudiziarie autorizzato a operare nel territorio del circondario nel quale è compreso il luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede ovvero, laddove in tale luogo non vi sia un istituto vendite giudiziarie, come opportunamente precisato dal d.l. n. 83/2015, in quello più vicino. È noto, invero, che non in tutti i circondari di Tribunale ci sono Istituti di vendite giudiziarie e questo aveva comportato non indifferenti problemi in sede di prima interpretazione del dettato normativo.

L'atto di pignoramento, una volta notificato, è restituito dall'ufficiale giudiziario senza ritardo al creditore pignorante, perché proceda alla trascrizione nei pubblici registri. A seguito di tale trascrizione, in forza del disposto dell'art. 2693 c.c. anche per gli autoveicoli iscritti al pubblico registro automobilistico saranno inopponibili al creditore pignorante e ai creditori intervenuti nell'esecuzione i diritti acquistati da terzi, che siano stati trascritti dopo la trascrizione del pignoramento.

L'art. 13, lett. d-bis, d.l. 83/2015 è intervenuto sul primo comma dell'art. 521-bis chiarendo espressamente che tale innovativa forma di pignoramento degli autoveicoli è alternativa a quella effettuata nelle forme del pignoramento mobiliare ex art. 518 e non già esclusiva: è stata pertanto introdotta una possibilità per il creditore che potrà scegliere, a seconda dei casi, la forma di pignoramento del veicolo più idonea.

Le modalità attraverso le quali può anche essere effettuato nell'assetto novellato il pignoramento degli autoveicoli, in accordo con la norma in esame, ricalcano quelle previste dall'art. 555 per il pignoramento immobiliare, sicché occorre interrogarsi, anche nella fattispecie che ne occupa, sul momento di perfezionamento del pignoramento, i.e. se a tal fine sia necessaria anche la trascrizione dello stesso nel pubblico registro automobilistico.

Sul punto, si è osservato, in dottrina, che, sebbene il pignoramento degli autoveicoli eseguito ex art. 521-bis, costituisca una fattispecie a formazione progressiva, componendosi dell'atto di pignoramento notificato al debitore e della successiva trascrizione, quest'ultima potrebbe ben avvenire anche ove siano decorsi i novanta giorni dalla notifica dell'atto di precetto ed avrebbe la mera finalità di rendere opponibile il vincolo ai terzi affinché si producano gli effetti ex art. 2912 e ss. c.c. (Tedoldi, 395).

Peraltro, non può trascurarsi che in senso almeno in parte difforme nella recente giurisprudenza di legittimità è stato affermato il principio per il quale l'esecuzione del pignoramento immobiliare delineata dall'art. 555 ha natura unitaria, benché a formazione progressiva, e si attua attraverso la fase della notifica dell'atto e quella della sua trascrizione, con la conseguenza che la successiva rettifica, ovvero la rinnovazione di trascrizione carente o erronea, non è sufficiente alla sanatoria dell'invalidità, perché la semplice notifica dell'atto di pignoramento non ha rilevanza autonoma, indipendentemente dalla natura costitutiva o meramente dichiarativa della trascrizione stessa, poiché soltanto la rinnovazione sia della notifica che della trascrizione tutela in modo coerente e completo il contraddittorio nell'ambito del processo esecutivo (Cass. n. 12429/2008).

Presupposti per il ritiro della carta di circolazione e la consegna all'Istituto Vendite Giudiziarie

Il quarto comma dell'art. 521-bis prevede che qualora il debitore ometta la consegna all'Istituto vendite giudiziarie nel termine di dieci giorni dalla notifica del pignoramento gli organi di polizia che accertano la circolazione dei beni pignorati o comunque li rinvengono procedono al ritiro della carta di circolazione e, ove possibile, dei titoli e dei documenti relativi alla proprietà ed all'usto dei beni pignorati e consegnano il bene all'Istituto vendite giudiziarie. Pertanto, se il veicolo pignorato, continuando a circolare, viene fermato dalla polizia stradale per un controllo o in occasione di un sinistro, ovvero ancora è rinvenuto in qualunque modo, ne deriva l'immediato ritiro della carta di circolazione e degli ulteriori documenti concernenti il bene e, soprattutto, il veicolo sarà consegnato dalla polizia all'Istituto Vendite Giudiziarie del luogo dove è avvenuto il fermo del mezzo ovvero, in mancanza, l'Istituto Vendite Giudiziarie del luogo più vicino. Può quindi verificarsi in questa ipotesi che l'Istituto Vendite Giudiziarie consegnatario del veicolo sia diverso da quello del Tribunale competente per l'esecuzione forzata, Istituto che sarà designato ex lege ad occuparsi della vendita del bene, salvo rimettere alla cancelleria del Giudice dell'esecuzione competente le somme ricavate.

Decorrenza del termine per l'iscrizione a ruolo della procedura e deroga all'art. 497

Soltanto una volta che il veicolo sia stato materialmente appreso, il creditore avrà l'onere, entro i trenta giorni successivi, a pena di inefficacia del pignoramento, di iscrivere a ruolo la procedura esecutiva, secondo modalità telematiche, depositando copie conformi dell'atto di pignoramento, del titolo esecutivo e del precetto secondo quanto ormai previsto in generale in forza dell'art. 18 d.l. n. 132/2014 per tutte le forme di espropriazione forzata. Tale disciplina è volta ad evitare che vengano iscritti a ruolo procedimenti inutili, destinati ad essere “privi di oggetto” per il mancato reperimento ed apprensione del veicolo pignorato.

La circostanza che prima della materiale apprensione del veicolo la procedura esecutiva non sarà neppure iscritta a ruolo comporta, una deroga alla disciplina di cui all'art. 497, secondo quanto ora espressamente precisato dal settimo comma inserito dal d.l. n. 83/2015: invero, l'istanza di vendita o assegnazione dovrà essere presentata entro il termine di 45 giorni decorrente dall'iscrizione a ruolo e non già dall'effettuazione del pignoramento.

Bibliografia

Bonsignori, L'esecuzione forzata, II ed., Torino, 1996; Bonsignori, Pignoramento, Nss. D.I., XIII, Torino, 1966, 75 ss.; Bucolo, Il processo esecutivo ordinario, Padova, 1994; Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, Milano, 2017; Gobio Casali, Prime osservazioni sul nuovo pignoramento di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi ex art. 521-bis c.p.c., in judicium.it; Martinetto, Insequestrabilità ed impignorabilità, Nss. D.I., VIII, Torino 1962, 744; Picardi, L'ufficiale giudiziario: una figura ambigua, in Studi in onore di Mario Vellani, II, Milano, 1998, 721; Tarzia, Indicazione del bene da pignorare e opposizione per impignorabilità, in Giur. it. 1964, I, 2, 315; Tedoldi, Le novità in materia di esecuzione forzata nel d.l. 132/2014, in Corr. giur. 2015, n. 3, 390; Verde, Pignoramento mobiliare, Enc. Dir., XXXIII, Milano, 1983, 822; Ziino, Sub artt. 514, 515, 517, 518, 520, 521, 524, in La riforma del processo civile, a cura di Cipriani e Monteleone, Padova, 2007, 279 e ss.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario