Codice di Procedura Civile art. 561 - Pignoramento successivo.

Rosaria Giordano

Pignoramento successivo.

[I]. Il conservatore dei registri immobiliari, se nel trascrivere [555 2] un atto di pignoramento trova che sugli stessi beni è stato eseguito un altro pignoramento, ne fa menzione nella nota di trascrizione che restituisce [2664 2 c.c.] (1).

[II]. L'atto di pignoramento con gli altri documenti indicati nell'articolo 557 è depositato in cancelleria e inserito nel fascicolo formato in base al primo pignoramento, se quello successivo è compiuto anteriormente all'udienza prevista nell'articolo 564 (2). In tale caso l'esecuzione si svolge in unico processo.

[III]. Se il pignoramento successivo è compiuto dopo l'udienza di cui sopra, si applica l'articolo 524, ultimo comma.

(1) Comma così modificato dal r.d. 20 aprile 1942, n. 504.

(2) Le parole « nell'articolo 564 » sono state sostituite alle parole « nell'articolo 563, secondo comma » dall'art. 2 3 lett. e) n. 24 d.l. 14 marzo 2005, n. 35, conv. con modif., in l. 14 maggio 2005, n. 80, con effetto dalla data indicata sub art. 476. Per la disciplina transitoria v. art. 2 3-sexies d.l. n. 35, cit., sub art. 476.

Inquadramento

La disposizione regola, in maniera pressoché identica all'art. 524 (cui pertanto si rinvia) che riguarda l'espropriazione mobiliare presso il debitore, il pignoramento c.d. successivo nell'espropriazione immobiliare.

Unico elemento differente è costituito dalla circostanza che sarà il conservatore dei registri immobiliari, riscontrato il precedente pignoramento, ad indicarlo nella nota di trascrizione per la trattazione unitaria.

Pignoramento successivo nell'espropriazione immobiliare

La disposizione in commento, costituisce il pendant dell'art. 524, con riferimento al pignoramento c.d. successivo nell'esecuzione immobiliare.

L'unica differenza è costituita dalla circostanza che, considerate le modalità di effettuazione del pignoramento immobiliare, non sarà l'ufficiale giudiziario bensì il conservatore dei registri immobiliari a constatare l'esistenza di un precedente pignoramento sull'immobile ed a farne menzione nella nota di trascrizione restituita affinché l'espropriazione possa svolgersi, previa riunione dei pignoramenti, in modo unitario.

Sul punto, la S.C. ha precisato che qualora, eseguito pignoramento di un immobile ed eseguitone uno successivo dello stesso immobile, sia mancata la riunione dei due pignoramenti, a norma dell'art. 561, per non avere il conservatore dei registri immobiliari annotato il primo nella nota di trascrizione del secondo, il tribunale, adito con opposizione ex art. 617 proposta da un soggetto del processo avverso un atto esecutivo, può rilevare preliminarmente la riunione ex lege dei due pignoramenti ed impartire le disposizioni necessarie (Cass. n. 6549/1985, in Giust. Civ., 1986, I,335).

E’ stato chiarito, sotto altro profilo, che, con riferimento all’esecuzione forzata ricadente su una pluralità di beni immobili di uno stesso debitore sito in diverse circoscrizioni giudiziarie, laddove la competenza territoriale appartiene, per il combinato disposto degli art. 21 e 26, ad ogni tribunale in cui si trova una parte dei beni pignorati, qualora alcuni di questi beni siano stati già pignorati, e al primo segua un successivo pignoramento, la competenza spetta, ex art. 561, al tribunale dove già pende il precedente processo esecutivo; qualora il secondo pignoramento sia iniziato dopo che per i beni pignorati con il precedente pignoramento si è già tenuta la prima udienza fissata per l’autorizzazione alla vendita, per gli altri beni si procede presso lo stesso tribunale ad un processo separato (Cass. n. 4213/2007).

La S.C. ha precisato che l'interesse del debitore esecutato ex art. 100 c.p.c. in rapporto all'opposizione agli atti esecutivi (art. 617) deve ritenersi sussistente ove si intenda far valere la nullità del pignoramento successivo caduto sugli stessi beni colpiti dal precedente pignoramento, tenuto conto dell'eventualità che il primo pignoramento possa essere dichiarato, a sua volta, nullo o inefficace o che sia accertato che il creditore primo pignorante non aveva diritto di procedere ad esecuzione forzata in confronto del debitore e che l'opposizione deve essere proposta in un termine perentorio (Cass. n. 3817/1996).

Si rinvia, per gli altri aspetti, al Commento all'art. 524

Bibliografia

Auletta, Il pignoramento immobiliare, in Il pignoramento nel suo aspetto pratico, a cura di De Stefano - Giordano, Milano 2020; Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, Milano, 2017; De Stefano, Gli interventi in materia di esecuzione forzata nel d.l. n. 132/2014, in Riv. esecuz. forzata 2014, 787 ss.; Merlin, La vendita forzata immobiliare e la custodia dell’immobile pignorato, in Il processo civile di riforma in riforma, diretto da Carbone, Milano, 2006, 89 ss.; Metafora, È incostituzionale la seconda proroga della sospensione delle espropriazioni aventi ad oggetto l’abitazione principale del debitore esecutato, in Ilprocessocivile.it; Ricci G.F., La connessione nel processo esecutivo, Milano, 1986; S. Rossetti, La espropriazione presso terzi versione 2014: una riforma nel segno dell’efficienza, in Giustiziacivile.com, 2015; Saletti, La custodia dei beni pignorati nell’espropriazione immobiliare, in Riv. esecuz. forzata 2006, 67 ss.; Tarzia, L’oggetto del processo di espropriazione, Milano, 1961; Travi, Espropriazione immobiliare, in Nss. D.I., VI, Torino, 1969; Verde, Pignoramento in generale, in Enc. dir., XXXIII, Milano, 1983.

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