Codice di Procedura Civile art. 592 - Nomina dell'amministratore giudiziario.

Rosaria Giordano

Nomina dell'amministratore giudiziario.

[I]. L'amministrazione giudiziaria dell'immobile è disposta per un tempo non superiore a tre anni e affidata a uno o più creditori o a un istituto all'uopo autorizzato [159 1 att.], oppure allo stesso debitore se tutti i creditori vi consentono.

[II]. All'amministratore si applica il disposto degli articoli 65 e seguenti.

Inquadramento

L'amministrazione giudiziaria dell'immobile è disposta dal giudice dell'esecuzione, anche in mancanza di un'istanza di parte, per un periodo massimo di tre anni, e costituisce una fase incidentale ed eventuale della procedura esecutiva che ha la funzione di sospendere la stessa in attesa di una migliore situazione del mercato (Cass. n. 27148/2006).

L'amministratore giudiziario è un ausiliare del giudice dell'esecuzione ex art. 65 ed ha legittimazione processuale, attiva e passiva, per le azioni che riguardano l'immobile pignorato (Provinciali, 216).

Con la nomina dell'amministratore giudiziario cessa, anche implicitamente, la custodia (Castoro, 885).

Natura e finalità dell'amministrazione giudiziaria

L'amministrazione giudiziaria dell'immobile è prevista dall'art. 591 come alternativa rispetto ad un incanto successivo al ribasso è rimessa alla decisione del giudice dell'esecuzione, a prescindere da una espressa domanda dei creditori procedenti, e non rappresenta una forma autonoma di esecuzione, ma costituisce una fase incidentale del procedimento di espropriazione, meramente eventuale e sussidiaria, che ha la funzione di sospenderlo in presenza di una contingenza negativa in attesa di tempi in cui il mercato sia più favorevole. Il suo scopo è di mantenere il valore stimato dei beni e di evitare la diminuzione che ne comporterebbe il ricorso ad un nuovo incanto (Cass. n. 27148/2006).

Il termine massimo di durata dell'amministrazione giudiziaria è di tre anni: pertanto, si è osservato in dottrina che, se la stessa è prevista inizialmente per un tempo inferiore, può essere, su richiesta di tutte le parti, prorogata sino al termine massimo (Provinciali, 214).

L'amministratore giudiziario

Può assumere l'incarico di amministratore giudiziario un istituto autorizzato, uno o più creditori o lo stesso debitore, laddove vi sia il consenso dei creditori.

L'amministratore è un ausiliario del giudice, come si desume dal richiamo all'art. 65.

In dottrina si è evidenziato che con la nomina dell'amministratore giudiziario cessa, anche implicitamente, la custodia poiché mediante l'amministrazione piuttosto che conservare, si tratta di amministrare in modo qualificato i beni pignorati (Castoro, 885).

L'amministratore ha legittimazione processuale, attiva e passiva, per le azioni che riguardano l'immobile pignorato (Provinciali, 216).

Bibliografia

Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, Milano, 2017; Picardi, Manuale del processo civile, Milano, 2010; Provinciali, Amministrazione giudiziaria, in Enc. dir., II, Milano, 1958, 212; Travi, Espropriazione immobiliare, in Nss. D.I., VI, Torino, 1964, 902.

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