Codice di Procedura Civile art. 624 bis - Sospensione su istanza delle parti (1).

Rosaria Giordano

Sospensione su istanza delle parti (1).

[I]. Il giudice dell'esecuzione, su istanza di tutti i creditori muniti di titolo esecutivo, può, sentito il debitore, sospendere il processo fino a ventiquattro mesi. L'istanza può essere proposta fino a venti giorni prima della scadenza del termine per il deposito delle offerte di acquisto o, nel caso in cui la vendita senza incanto non abbia luogo, fino a quindici giorni prima dell'incanto. Sull'istanza, il giudice provvede nei dieci giorni successivi al deposito e, se l'accoglie, dispone, nei casi di cui al secondo comma dell'articolo 490, che, nei cinque giorni successivi al deposito del provvedimento di sospensione, lo stesso sia comunicato al custode e pubblicato sul sito Internet sul quale è pubblicata la relazione di stima. La sospensione è disposta per una sola volta. L'ordinanza è revocabile in qualsiasi momento, anche su richiesta di un solo creditore e sentito comunque il debitore.

[II]. Entro dieci giorni dalla scadenza del termine la parte interessata deve presentare istanza per la fissazione dell'udienza in cui il processo deve proseguire.

[III]. Nelle espropriazioni mobiliari l'istanza per la sospensione può essere presentata non oltre la fissazione della data di asporto dei beni ovvero fino a dieci giorni prima della data della vendita se questa deve essere espletata nei luoghi in cui essi sono custoditi e, comunque, prima della effettuazione della pubblicità commerciale ove disposta. Nelle espropriazioni presso terzi l'istanza di sospensione non può più essere proposta dopo la dichiarazione del terzo (2).

(1) L'art. 2 3 lett. e) n. 42) d.l. 14 marzo 2005, n. 35, conv., con modif., in l. 14 maggio 2005, n. 80, come modificato dall'art. 1 3 lett. s) l. 28 dicembre 2005, n. 263, ha così sostituito, in sede di conversione, gli artt. 624 e 624-bis all'originario art. 624. Per la disciplina transitoria v. art. 2 3-sexies d.l. n. 35, cit., sub art. 476.

(2) Comma aggiunto dall'art. 2 3 lett. e) n. 42) d.l. 14 marzo 2005, n. 35, conv., con modif., in l. 14 maggio 2005, n. 80, come modificato dall'art. 18 1 lett. c) l. 24 febbraio 2006, n. 52, a far data dal 1° marzo 2006.

Inquadramento

Con la riforma di cui alla l. n. 80/2005, è stato inserito nel codice di procedura l'articolo in esame che consente di ottenere su iniziativa dei creditori la sospensione della procedura esecutiva, per una sola volta, e fino a ventiquattro mesi.

L'istanza deve essere formulata, anche non congiuntamente (Castoro, 1072), da tutti i creditori muniti di titolo esecutivo e deve essere ascoltato il debitore.

La sospensione può essere revocata in ogni momento — ad esempio in ragione di un inadempimento del debitore al piano di rientro stragiudiziale — su richiesta anche di un solo creditore, purché venga sentito il debitore.

Presupposti della sospensione concordata

Con la riforma di cui alla l. n. 80/2005, è stato inserito nel codice di procedura l'articolo in esame che consente di ottenere su iniziativa dei creditori la sospensione della procedura esecutiva, per una sola volta, e fino a ventiquattro mesi.

Si tratta di uno strumento per favorire un accordo transattivo in tale periodo ovvero per superare una stasi del mercato immobiliare.

L'istanza deve essere formulata da tutti i creditori muniti di titolo esecutivo.

Non appare peraltro necessario che la stessa provenga congiuntamente dagli stessi (Castoro, 1072).

L'istanza potrebbe essere sottoscritta, sebbene non sia necessario, anche dal debitore, del quale, in difetto di sottoscrizione, andrà disposta l'audizione da parte del giudice dell'esecuzione.

L'istanza deve essere presentata entro i seguenti termini:

nell'espropriazione mobiliare presso il debitore, non oltre la data di asporto dei beni ovvero fino a dieci giorni prima della data della vendita, se questa deve essere effettuata nei luoghi in cui i beni pignorati sono custoditi e, in ogni caso, prima che venga effettuata la pubblicità commerciale, se disposta;

nella espropriazione presso terzi, non oltre la data in cui il terzo fa la propria dichiarazione di cui all'art. 547, comma 1;

nella espropriazione immobiliare, fino a venti giorni prima della scadenza del termine per il deposito delle offerte di acquisto nell'ipotesi di vendita senza incanto ovvero, nel caso in cui la vendita senza incanto non abbia luogo, fino a quindici giorni prima dell'incanto (Castoro, 1072).

Effetti e revoca del provvedimento

Nell'ipotesi di accoglimento dell'istanza si determina, per il periodo previsto, una sospensione della procedura esecutiva (v. art. 623).

Se è accolta l'istanza, inoltre, il giudice dell'esecuzione dispone, nei casi in cui l'avviso della vendita di cui al comma 2 dell'art. 490 sia stato inserito in appositi siti internet, che il provvedimento di sospensione, nei cinque giorni successivi al suo deposito in cancelleria, sia comunicato al custode e pubblicato sul medesimo sito internet nel quale è stata in precedenza pubblicata la ordinanza di vendita e la relazione di stima.

La sospensione può essere revocata in ogni momento — ad esempio in ragione di un inadempimento del debitore al piano di rientro stragiudiziale — su richiesta anche di un solo creditore, purché venga sentito il debitore.

Decorso del termine concesso per la sospensione

Nell’ipotesi di sospensione dell’esecuzione su accordo delle parti ai sensi dell'art. 624-bis, la parte interessata alla riassunzione del processo è tenuta soltanto al deposito, nel termine perentorio di dieci giorni dalla cessazione del periodo di sospensione, della relativa istanza, mentre il decreto di fissazione dell’udienza deve essere comunicato a cura della cancelleria (Cass. n. 6015/2017).

Bibliografia

Barreca, La riforma della sospensione del processo esecutivo, in Riv. esecuz. forzata 2006, 659; Bucolo, La sospensione nell'esecuzione, Milano, 1972, I, 81 ss.; Castoro, Il processo di esecuzione nel suo aspetto pratico, Milano, 2017; Furno, La sospensione del processo esecutivo, Milano, 1956; Luiso, Sospensione del processo di esecuzione forzata, in Enc. dir., XLIII, Milano, 1990, 59 ss.; Luiso-Sassani, La riforma del processo civile, Milano, 2006; Menchini e Motto, Le opposizioni esecutive e la sospensione del processo di esecuzione, in AA.VV., Il processo civile di riforma in riforma, Milano, 2007, 171 e ss.; Olivieri, Opposizione all'esecuzione, sospensione interna ed esterna, poteri officiosi del giudice, in AA.VV., Studi di diritto processuale civile in onore di Giuseppe Tarzia, Milano, 2005, 1241 ss.

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