Codice di Procedura Civile art. 717 - [Nomina del tutore e del curatore provvisorio] 1[Nomina del tutore e del curatore provvisorio]1 [[I]. Il tutore o il curatore provvisorio di cui all'articolo precedente è nominato, anche d'ufficio, con decreto [135] del giudice istruttore [422, 423 c.c.].] [[II]. Finché non sia pronunciata la sentenza sulla domanda d'interdizione o d'inabilitazione, lo stesso giudice istruttore può revocare la nomina, anche d'ufficio.] [1] Articolo abrogato dall'art. 3, comma 49, lett. a), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022 , il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come da ultimo modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n.197, che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.". InquadramentoSi riporta, considerata la pendenza di procedimenti regolati dal regime anteriore al d.lgs. n. 149 del 2022, il testo delle disposizioni, corredato del relativo commento, anteriore all'abrogazione dell'articolo in commento. Il giudice istruttore con decreto, anche d'ufficio, può nominare un curatore o tutore provvisorio. Si è evidenziato che sarebbe opportuno che tale nomina intervenga successivamente all'esame personale dell'interdicendo o dell'inabilitando (Satta, IV, 345). La nomina può essere effettuata anche dal collegio con la sentenza (Trib. S. Maria Capua Vetere 19 luglio 1996, Dir. fam., 1998, 116) e, comunque, sino a tale momento il giudice può revocare o sostituire il soggetto già nominato, con provvedimento motivato (Trib. Lucca 19 luglio 1983, Dir. fam., 1984, I, 158 e s.). NominaIl giudice istruttore può nominare, anche d'ufficio, con decreto, un curatore o tutore provvisorio, rispettivamente, dell'inabilitando o dell'interdicendo. Si ritiene, peraltro, che tale atto debba essere emesso almeno dopo l'esame personale dell'interdicendo o dell'inabilitando da parte del giudice che deve aver personalmente verificato le condizioni mentali in cui versa lo stesso (Satta, IV, 345). Il decreto di nomina è un provvedimento cautelativo di carattere non definitivo avverso il quale è inammissibile pertanto il ricorso straordinario per cassazione (Cass. n. 3025/1992). Se il giudice istruttore non ha provveduto alla nomina, la stessa può essere effettuata dal collegio in sentenza (Trib. S. Maria Capua Vetere, 19 luglio 1996, Dir. fam., 1998, 116). Effetto della nomina del curatore o tutore provvisorio è la perdita della legittimazione processuale dell'inabilitando o dell'interdicendo per i giudizi diversi da quello in esame (Cass. n. 9634/1994). Il regime degli atti eventualmente compiuti dopo il decreto di nomina del curatore o tutore provvisorio è quello di cui all'art. 427 c.c.: ne è consentito l'annullamento (per l'inabilitato solo se si tratta di atti di straordinaria amministrazione) ove segua la sentenza di inabilitazione o di interdizione. RevocaIl comma 2 precisa che il giudice istruttore, anche d'ufficio, può revocare il decreto di nomina sino alla pronuncia della sentenza. Peraltro, la revoca o la sostituzione del tutore o curatore provvisorio deve essere adeguatamente motivata (Trib. Lucca 19 luglio 1983, Dir. fam., 1984, I, 158 e s.). 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