Codice di Procedura Civile art. 723 - [Fissazione dell'udienza di comparizione] 1

Rosaria Giordano

[Fissazione dell'udienza di comparizione]1

[[I]. Il presidente del tribunale fissa con decreto l'udienza per la comparizione davanti a sé o ad un giudice da lui designato del ricorrente e di tutte le persone indicate nel ricorso a norma dell'articolo precedente, e stabilisce il termine entro il quale la notificazione deve essere fatta a cura del ricorrente. Può anche ordinare che il decreto sia pubblicato in uno o più giornali.]

[[II]. Il decreto è comunicato al pubblico ministero [71 1].]

[1]   Articolo abrogato dall'art. 3, comma 49,  lett. a), del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149  (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149 /2022 , il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022 , come da ultimo modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n.197,  che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.".

Inquadramento

Si riporta, considerata la pendenza di procedimenti regolati dal regime anteriore al d.lgs. n. 149 del 2022, il testo delle disposizioni, corredato del relativo commento, anteriore all'abrogazione dell'articolo in commento.

A seguito del deposito del ricorso il presidente del tribunale fissa udienza di comparizione dinanzi a sé o ad altro giudice designato del ricorrente e delle persone che avrebbero ex art. 722 potuto proporre ricorso.

Entro il termine indicato nel decreto lo stesso, deve ritenersi unitamente al ricorso, deve essere notificato a cura del ricorrente ai predetti soggetti.

Il comma 2 prevede che il decreto vada inoltre comunicato al Pubblico Ministero e ciò in vista dell'intervento necessario ex art. 70, trattandosi di un procedimento incidente sullo stato della persona (Romagnoli, 1971, 200).

Notifica del decreto di fissazione dell'udienza

Il comma 1 della norma stabilisce che il presidente del tribunale fissa con decreto l'udienza per la comparizione davanti a sé o ad un giudice da lui designato del ricorrente e di tutte le persone indicate nel ricorso a norma dell'articolo precedente, e stabilisce il termine entro il quale la notificazione deve essere fatta a cura del ricorrente.

La notifica dovrebbe riguardare, alla medesima stregua di quanto avviene negli altri procedimenti da ricorso e nonostante la predicata natura volontaria del procedimento, sia il decreto che il ricorso dovendo essere data contezza ai soggetti cui è comunicato il decreto dell'oggetto e del fondamento della domanda volta alla dichiarazione d'assenza.

Le conseguenze correlate alla nullità o tardività della notifica divergono a seconda della prospettiva assunta a monte in ordine alla natura del procedimento.

In particolare, quanti ritengono che il procedimento abbia natura volontaria ma si svolga con forme contenziose assumono che in detta ipotesi debba essere necessariamente disposta la rinnovazione della notifica (Satta, IV, 359 ss.).

I fautori, invece, della tesi per la quale il procedimento in esame rientra pienamente nella giurisdizione volontaria osservano che, a prescindere dalla regolarità della notifica, la circostanza che i soggetti evocati con finalità consultive all'udienza si siano presentati alla stessa farebbe venir meno la necessità di un ordine di rinnovazione della notifica (Fazzalari, 191).

Comunicazione del decreto al Pubblico Ministero

Il comma 2 della disposizione in esame stabilisce, poi, che il decreto deve essere comunicato al p.m., in vista deve ritenersi, di un intervento necessario ex art. 70, trattandosi di procedimento idoneo ad incidere sullo stato della persona, espressione che, invero, nel codice di procedura civile indica una categoria più ampia e tale da ricomprendere anche l'assenza (Romagnoli, 1971, 200).

Bibliografia

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