Codice di Procedura Civile art. 757 - Conservazione di testamenti e di carte.

Mauro Di Marzio

Conservazione di testamenti e di carte.

[I]. Se nel procedere all'apposizione dei sigilli si trovano testamenti o altre carte importanti, il giudice1 provvede alla conservazione di essi.

[II]. Se non può provvedervi nello stesso giorno, nel processo verbale descrive la forma esterna delle carte, e le chiude in un involto da lui sigillato e sottoscritto in presenza delle parti, fissando il giorno e l'ora in cui emetterà i provvedimenti ulteriori.

 

[1] V. sub art. 660.

Inquadramento

La disposizione stabilisce la modalità di conservazione di eventuali testamenti e carte importanti. Essa dispone che il giudice provvede alla loro conservazione e, se non può farlo nello stesso giorno, ne dispone la conservazione in un involto sigillato e sottoscritto. La norma determina così le cautele da osservarsi nella conservazione di testamenti ed altre carte importanti prevedendo che esse siano interinalmente descritte e conservate in un involto sigillato e sottoscritto dal giudice in presenza delle parti. Il giudice può anche delegarne la sorveglianza ad un custode nominato ai sensi dell'art. 759. La locuzione « carte importanti » testimonia che non qualsiasi documento rinvenuto va conservato nel modo indicato dalla norma, ma soltanto quelle carte che, secondo le circostanze, possono assumere rilievo nell'ambito della vicenda successoria: può pensarsi ad atti di compravendita o, comunque, di acquisto o di alienazione di beni, a documentazione bancaria e simili.

I provvedimenti ulteriori cui la norma allude sono emanati in forma di decreto, come tale revocabile e modificabile in ogni tempo (Andrioli, 1964, 575; Satta, 1971, 72).

Per il caso del ritrovamento del testamento olografo si rinvia al commento all'art. 769.

Bibliografia

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