Codice di Procedura Civile art. 816 sexies - Morte, estinzione o perdita di capacità della parte 1 .

Mauro Di Marzio

Morte, estinzione o perdita di capacità della parte1.

[I]. Se la parte viene meno per morte o altra causa, ovvero perde la capacità legale, gli arbitri assumono le misure idonee a garantire l'applicazione del contraddittorio ai fini della prosecuzione del giudizio. Essi possono sospendere il procedimento.

[II]. Se nessuna delle parti ottempera alle disposizioni degli arbitri per la prosecuzione del giudizio, gli arbitri possono rinunciare all'incarico.

[1] Articolo inserito dall'art. 22, d.lg. 2 febbraio 2006, n. 40, a far data dal 2 marzo 2006. Ai sensi dell'art. 27, comma 4, d.lg. n. 40, cit., la disposizione si applica ai procedimenti arbitrali, nei quali la domanda di arbitrato è stata proposta successivamente alla data di entrata in vigore del decreto.

Inquadramento

La norma attribuisce rilevanza ai soli eventi che colpiscono la parte e non a quelli riguardanti il suo difensore, il che suscita dubbi di costituzionalità, dal momento che la parte può stare in arbitrato a mezzo di un difensore.

Vale quindi rammentare che gli eventi rilevanti nei riguardi della persona fisica sono i medesimi cui si riferisce l'art. 299, dettato per l'interruzione: la morte, la morte presunta, l'interdizione, l'inabilitazione, l'apertura dell'amministrazione di sostegno, la scomparsa, l'assenza. Per la persona giuridica rilevano gli eventi che ne determinano l'estinzione o incidono sulla sua capacità (fallimento). Viceversa, la fusione tra società, ai sensi dell'art. 2504-bis c.c. dà luogo ad un evento meramente modificativo e non estintivo.

Nel caso considerato è prevalentemente ritenuto applicabile l'art. 110, in forza del quale, quando la parte viene meno per morte o per altra causa, il processo è proseguito dal successore universale o nei suoi confronti. Verificatisi dunque gli eventi contemplati dalla norma, compete agli arbitri adottare i provvedimenti utili — nel che essi sono dotati di amplissima discrezionalità: ma, nella pratica, porranno generalmente a carico della parte nei cui confronti non si è verificato l'evento l'onere di ricerca dei successori e di comunicazione della pendenza dell'arbitrato — a ricostituire il contraddittorio nei confronti dei soggetti individuati attraverso gli artt. 110 e 111, richiamato dall'art. 816-quinquies, u.c.

La S.C. ha stabilito che, in caso di morte della parte nel corso di giudizio arbitrale, l'art. 816 sexies c.p.c. assegna agli arbitri il compito di individuare ed assumere le misure più idonee a garantire il contraddittorio con i soggetti legittimati a proseguire il giudizio arbitrale, quali successori della parte originaria; pertanto, l'omessa adozione, da parte degli arbitri, di tali misure, determina senz'altro la nullità del lodo per omessa instaurazione del contraddittorio cosicché, ove lo stesso venga impugnato, al giudice del gravame sarà precluso di decidere la causa nel merito ed il giudizio si arresterà alla sola fase rescindente (Cass. n. 11245/2022).

Gli arbitri possono sospendere il procedimento: la sospensione è eventuale e discrezionale. Nel caso di sospensione rimane sospeso anche il termine per la pronuncia del lodo, in applicazione dell'art. 820, u.c.

Bibliografia

Auletta F., Dell'arbitrato, in Sassani B. (a cura di), La riforma delle società. Il processo, Torino, 2003, 336; Bertoldi, Art. 813-bis. Decadenza degli arbitri, in Consolo (diretto da), Codice di procedura civile commentato, I, Milano, 2013; Borghesi, L'arbitrato del lavoro dopo la riforma, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2006, 823; Bove, L'arbitrato nelle controversie societarie, in Giust. civ. 2003, II, 476; Bove, L'arbitrato irrituale dopo la riforma, in judicium.it 2006; Bove, Art. 808-ter. Arbitrato irrituale, in Menchini (a cura di), La nuova disciplina dell'arbitrato, Padova, 2010, 65; Bove, Arbitrato e fallimento, in Riv. arb. 2012, 293; Briguglio, Inderogabilità della competenza territoriale ex art. 810 c.p.c., in Riv. arb. 1993, 430; Briguglio, La dimensione transnazionale dell'arbitrato, in Riv. arb. 2005, 679; Carpi, Profili dell'arbitrato in materia di società, in Riv. arb. 2003, 417; Chiarloni, Appunti sulle controversie deducibili in arbitrato societario e sulla natura del lodo, in Riv. trim. dir. e proc. civ. 2004, 127; Cusa, La società di arbitrato amministrato, in Riv. trim. dir proc. civ. 2007, 779; Di Marzio, Arbitrato e procedimento per convalida: una relazione difficile, in Giur. mer. 2007, 2822; Fazzalari, L'arbitrato, Torino, 1997; Grasso, La clausola compromissoria in caso di cessione del credito, in Giust. civ. 2004, I, 2302; La China, L'arbitrato: il sistema e l'esperienza, Milano, 2011; Luiso, Clausola compromissoria e clausola di deroga alla competenza territoriale, in Riv. arb. 2003, 75; Menchini (a cura di), La nuova disciplina dell'arbitrato, Padova, 2010; Motto, Art. 806. Controversie arbitrabili, in Briguglio A. e Capponi B. (a cura di), Commentario alle riforme del processo civile, III, 2, Padova, 2009; Odorisio, Arbitrato rituale e «lavori pubblici», Milano, 2011, 598; Punzi, Disegno sistematico dell'arbitrato, Padova, 2012; Ricci, Il nuovo arbitrato societario, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2003, 521; Ricci, Dalla «transigibilità» alla «disponibilità» del diritto. I nuovi orizzonti dell'arbitrato, in Riv. arb. 2006, 265; Ricci, La convenzione di arbitrato e le materie arbitrabili nella riforma, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2007, 759; Ruffini, Arbitrato e disponibilità dei diritti nella legge delega per la riforma del diritto societario, in Riv. dir. proc. 2002, 149; Ruffini, Il nuovo arbitrato per le controversie societarie, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2004, 495; Ruffini, Il patto compromissorio, in Fazzalari (a cura di), La riforma della disciplina dell'arbitrato, Milano, 2006; Salvaneschi, La cessione di credito trasferisce al cessionario anche la clausola compromissoria che accede al credito stesso, in Riv. arb. 2001, 519; Salvaneschi, Impugnativa in via arbitrale della delibera di impugnativa del bilancio, in Riv. arb., 2010, 59; Sassani, L'arbitrato a modalità irrituale, in judicium.it, 2006; Sassani, Art. 808-ter. Arbitrato irrituale, in Comoglio, Consolo, Sassani e Vaccarella (a cura di), Commentario del codice di procedura civile, Torino, 2012, 116; Spatuzzi A., L'indisponibilità del diritto soggettivo quale limite di arbitrabilità delle controversie, Riv. arb., 2014, 763; Vaccarella, Art. 813-ter. Decadenza degli arbitri, in Briguglio e Capponi, Commentario alle riforme del processo civile, III, 2, Padova, 2009; Verde, Arbitrato irrituale, in Riv. arb. 2005, 674; Verde, Lineamenti di diritto dell'arbitrato, Torino, 2010; Zucconi Galli Fonseca, Ancora su successione e arbitrati, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2008, 1363; Zucconi Galli Fonseca, L'arbitrato nelle controversie di lavoro: bilancio e prospettive di riforma, in Riv. arb. 2008, 459; Zucconi Galli Fonseca, Art. 806. Controversie arbitrabili, in Menchini S. (a cura di), La nuova disciplina dell'arbitrato, Padova, 2010; Zucconi Galli Fonseca, Ancora su arbitrato rituale e fallimento, in Riv. arb. 2014, 1.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario