Codice di Procedura Penale art. 33 ter - Attribuzioni del tribunale in composizione monocratica1 .

Aldo Aceto

Attribuzioni del tribunale in composizione monocratica1 .

1. Sono attribuiti al tribunale in composizione monocratica i delitti previsti dall'articolo 73 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, sempre che non siano contestate le aggravanti di cui all'articolo 80 del medesimo testo unico2 .

2. Il tribunale giudica in composizione monocratica, altresì, in tutti i casi non previsti dall'articolo 33-bis o da altre disposizioni di legge.

 

[1] L’ art. 169 d.lg. 19 febbraio 1998, n. 51 ha sostituito l’intero contenuto del capo, originariamente costituito dal solo art. 33, con effetto dal termine indicato sub art. 6 , salvo per quanto riguarda gli artt. 33-bis e 33-ter , per i quali è stata stabilita come data di efficacia quella del 2 gennaio 2000, ai sensi dell'art. 247, comma 2-bis lett. a) d.lg. n. 51, cit., inserito dall'art. 3 d.l. 24 maggio 1999, n. 145, conv., con modif., dalla l. 22 luglio 1999, n. 234. Il presente articolo è stato così sostituito dall'art. 10 l. 16 dicembre 1999, n. 479. Il testo originario recitava: «1. Fuori dei casi previsti dall'articolo 33-bis o da altre disposizioni di legge, il tribunale giudica in composizione monocratica».

[2] Comma così modificato dall'art. 2-ter d.l. 7 aprile 2000, n. 82, conv., con modif., nella l. 5 giugno 2000, n. 144. Il testo precedente recitava: «1. Sono attribuiti al tribunale in composizione monocratica i delitti previsti dall'articolo 73 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, sempre che non siano contestate le aggravanti di cui all'articolo 80, commi 1, 3 e 4, del medesimo testo unico».

Inquadramento

La norma indica i criteri di attribuzione della competenza del tribunale in composizione monocratica.

In generale. La composizione monocratica quale forma ordinaria della cognizione

Di regola il tribunale giudica in composizione monocratica (art. 48, r.d. 30 gennaio 1941, n. 12, come sostituito dall'art. 1 l. n. 188/1998, cit.; Cass. I, n. 18725/2001. Si veda il commento all'art. 33-bis).

Il criterio selettivo delle sue attribuzioni solo apparentemente può apparire come residuale poiché, in realtà, esprime un principio prevalente rispetto all'eccezione codificata dall'articolo precedente.

L'inclusione espressa del reato di cui all'art. 73, d.P.R. n. 309/1990 tra quelli attribuiti alla cognizione del tribunale in composizione monocratica costituisce una deroga alla regola prevista dall'art. 33-bis, comma 2, ispirata dall'esigenza di evitare che la metabolizzazione, in tempi ragionevoli, della gran massa dei processi per droga possa essere appesantita e ritardata da una procedura più complessa che impegna anche maggiori risorse di organico.

Casistica. Rinvio

Si veda la giurisprudenza riportata in sede di commento all'articolo precedente.

Bibliografia

Ciarniello, Sub art. 33-ter, in Codice di procedura penale, a cura di Canzio e Tranchina, t. I, Milano, 2012, 401 ss.

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