Codice di Procedura Penale art. 84 - Costituzione del responsabile civile.

Irma Conti

Costituzione del responsabile civile.

1. Chi è citato come responsabile civile [83] può costituirsi in ogni stato e grado del processo, anche a mezzo di procuratore speciale [122], con dichiarazione depositata nella cancelleria del giudice che procede o presentata in udienza.

2. La dichiarazione deve contenere a pena di inammissibilità:

a) le generalità della persona fisica o la denominazione dell'associazione o dell'ente che si costituisce e le generalità del suo legale rappresentante;

b) il nome e il cognome del difensore e l'indicazione della procura [100];

c) la sottoscrizione [110] del difensore.

3. La procura conferita nelle forme previste dall'articolo 100 comma 1 è depositata nella cancelleria o presentata in udienza unitamente alla dichiarazione di costituzione del responsabile civile.

4. La costituzione produce i suoi effetti in ogni stato e grado del processo [83 6].

Inquadramento

L’articolo disciplina le forme e le modalità della costituzione del responsabile civile.

La costituzione del responsabile civile

La citazione del responsabile civile mette nella condizione il soggetto di potersi costituire nel processo. L'avvenuta citazione, come è evidente, non implica l'obbligo per il responsabile civile di doversi costituire nel processo penale, ben potendo lo stesso comunque rimanere estraneo. L'atto attraverso il quale il responsabile civile entra nel giudizio è  necessariamente l'atto formale della costituzione. L'essenzialità di tale atto è sancita dall'art. 84 comma 1, il quale stabilisce, inoltre, che la persona può costituirsi personalmente o a mezzo di procuratore speciale. Queste modalità richiamano quelle previste per la parte civile, alla quale indubbiamente la figura del responsabile civile si rapporta — in quanto naturale controparte del giudizio civile. I presupposti per la costituzione del responsabile civile devono essere individuati sulla base delle norme civili e ciò in linea col principio secondo il quale, ancorché innestata nel corpo del processo penale, l'azione civile non perde le proprie caratteristiche. 

Se la costituzione è, come detto, essenziale per l'esercizio dei diritti e delle facoltà proprie del responsabile civile, non si ritiene che lo sia per acquisire la qualità di parte — che conseguirebbe direttamente dalla notifica del decreto di autorizzazione alla citazione eseguito dalla parte civile, ovvero dal P.M. nell'ipotesi di cui all'art. 77, comma 4 (Triggiani, 640). Di talché, l'atto di costituzione condizionerebbe solo l'esercizio dei poteri propri del responsabile civile ma non la qualifica di parte. Solo in tale ottica, invero, si giustifica la facoltà riconosciuta al responsabile civile di potersi costituire in “ogni stato e grado del processo” e, sempre in questa visione, trova spiegazione il perché l'inammissibilità della dichiarazione di costituzione del responsabile civile non precluda allo stesso di reiterare la costituzione (Galione-Maccioni, 177). La validità della tesi esposta trova riscontro anche in riferimento al momento acquisitivo della qualità di parte che si rinviene anche nella disciplina delle notificazioni. È previsto, infatti, che il responsabile civile ed il soggetto civilmente obbligato per la pena pecuniaria, se non sono costituiti, sono tenuti ad eleggere domicilio nel luogo ove si procede, con atto depositato presso la cancelleria del giudice. In mancanza di tale adempimento, le notificazioni sono eseguite mediante deposito in cancelleria (art. 154, comma 4). La previsione che siano effettuate notifiche anche in favore di un soggetto non costituito lascia presumere che lo stesso, anche in assenza della formale costituzione, debba ugualmente essere considerato parte del processo. Peraltro nei suoi confronti, al pari di quanto previsto per la parte civile, è espressamente assicurato il diritto di ricevere la notifica dell'estratto di sentenza, unitamente all'avviso di deposito del provvedimento stesso anche in assenza di costituzione (art. 23, comma 2, disp. att.). 

Modalità di costituzione del responsabile civile

In conformità con quanto stabilito per la parte civile, il responsabile civile può costituirsi o prima dell’udienza, mediante deposito della dichiarazione presso la Cancelleria del giudice che procede, ovvero nell’udienza ed in tal caso la dichiarazione dovrà essere consegnata direttamente allo stesso segretario di udienza senza dover effettuare alcuna notifica.

Dichiarazione

Anche il contenuto della dichiarazione risente ampiamente della analogia alla parte civile e, vieppiù, al richiamo al convenuto del processo civile. Come per la parte civile, anche per il responsabile civile la costituzione deve avvenire solo attraverso una dichiarazione scritta, il cui contento non può prescindere dai requisiti analiticamente indicati nell'art. 84, comma 2. Anche per il responsabile civile, la mancanza o incertezza in ordine al contenuto essenziale è causa di inammissibilità della costituzione. Nei confronti del responsabile civile il legislatore ha inteso limitare i requisiti a quelli necessari; ciò al fine di assicurare la certezza in ordine alla provenienza dell’atto e l’assistenza difensiva. 

Principio d'immanenza

Anche in favore del responsabile civile il legislatore ha esteso il c.d. “principio di immanenza”, per il quale la costituzione del responsabile civile mantiene la sua validità per i successivi gradi di giudizio senza che sia necessario reiterare l'atto di costituzione.

Bibliografia

 Chiliberti, Azione civile e nuovo processo penale, Milano, 2006; Galione-Maccioni, Il danno e il reato. La persona offesa, la parte civile e il responsabile civile, Padova, 2000; Triggiani, Responsabile civile, in Dig. d. pen., Agg. 11, 1997, 640.

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