Codice di Procedura Penale art. 363 - Interrogatorio di persona imputata in un procedimento connesso.

Aldo Aceto

Interrogatorio di persona imputata in un procedimento connesso.

1. Le persone imputate in un procedimento connesso a norma dell'articolo 12 sono interrogate dal pubblico ministero sui fatti per cui si procede nelle forme previste dall'articolo 210, commi 2, 3, 4 e 6 [373 3] 1.

2. La disposizione del comma 1 si applica anche alle persone imputate di un reato collegato a quello per cui si procede, nel caso previsto dall'articolo 371, comma 2, lettera b).

 

[1] Comma così modificato dall'art. 82l. 1° marzo 2001, n. 63.

Inquadramento

La norma disciplina le modalità con cui il pubblico ministero può assumere informazioni dall’imputato in procedimento connesso o collegato.

L’interrogatorio della persona imputata in procedimento connesso o collegato

Le persone attualmente imputate in procedimento connesso a norma dell'art. 12 o imputate di un reato collegato ai sensi dell'art. 371, comma 2, lett. b), non possono mai essere esaminate come persone informate dei fatti a norma dell'art. 362.

Possono essere “interrogate” alla presenza del difensore e avvalersi della facoltà di non rispondere; se ciò nonostante dovessero rinunziare a tale facoltà e rendere dichiarazioni etero-accusatorie assumeranno per tali fatti l'ufficio di testimone.

L'interrogatorio deve essere documentato con mezzi di riproduzione audiovisiva o, in caso di contingente indisponibilità di tali mezzi o di personale tecnico, con mezzi di riproduzione fonografica (art. 373, comma 2-bis, aggiunto dall'art. 18, comma 1, lett. e), n. 2, d.lgs. n. 150/2022; cd. Riforma Cartabia).

Casistica

Sono inutilizzabili le dichiarazioni rese dalla persona offesa di un reato la quale sia anche indagata per altro reato connesso o probatoriamente collegato al precedente e che venga sentita in qualità di testimone invece che con le garanzie riservate all'imputato di reato connesso ovvero, qualora ne sussistano i presupposti, nella veste di testimone assistito (Cass. I, n. 29770/2009 che ha ritenuto inutilizzabili nel giudizio abbreviato le dichiarazioni rese in qualità di persona informata sui fatti dalla vittima di un'estorsione, già incriminata per favoreggiamento degli autori della medesima).

Il mancato avvertimento di cui all'art. 64, comma terzo, lett. c), c.p.p., all'imputato di reato connesso o collegato a quello per cui si procede, che avrebbe dovuto essere esaminato in dibattimento ai sensi dell'art. 210, comma sesto, c.p.p., determina la inutilizzabilità della deposizione testimoniale resa senza garanzie (Cass. S.U., n. 33583/2015).  

Bibliografia

 A. Mari, Sub art. 363, in Codice di procedura penale. Rassegna di giurisprudenza e dottrina, a cura di G. Lattanzi e E. Lupo, Vol. V, Milano, 2017.

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