Codice di Procedura Penale art. 373 - Documentazione degli atti.Documentazione degli atti. 1. Salvo quanto disposto in relazione a specifici atti [161 3, 268], è redatto verbale: a) delle denunce [333], querele [337] e istanze [341] di procedimento presentate oralmente; b) degli interrogatori [364, 374, 388] e dei confronti [364] con la persona sottoposta alle indagini [503]; c) delle ispezioni [244 s., 364], delle perquisizioni [247 s., 365] e dei sequestri [253 s., 365]; d) delle [sommarie] informazioni assunte a norma dell'articolo 3621 . d-bis) dell'interrogatorio assunto a norma dell'articolo 363 2. e) degli accertamenti tecnici compiuti a norma dell'articolo 360. 2. Il verbale è redatto secondo le modalità previste nel titolo III del libro II [134 s.]. 2-bis. Alla documentazione degli interrogatori di cui al comma 1, lettere b) e d-bis), si procede anche con mezzi di riproduzione audiovisiva o, se ciò non è possibile a causa della contingente indisponibilità di mezzi di riproduzione audiovisiva o di personale tecnico, con mezzi di riproduzione fonografica3. 2-ter. Quando le indagini riguardano taluno dei delitti di cui all'articolo 407, comma 2, lettera a), oppure quando la persona informata sui fatti ne faccia richiesta, alla documentazione delle informazioni di cui al comma 1, lettera d), si procede altresì mediante riproduzione fonografica, salva la contingente indisponibilità di strumenti di riproduzione o di personale tecnico4. 2-quater. Le dichiarazioni della persona minorenne, inferma di mente o in condizioni di particolare vulnerabilità sono documentate integralmente, a pena di inutilizzabilità, con mezzi di riproduzione audiovisiva o fonografica, salvo che si verifichi una contingente indisponibilità di strumenti di riproduzione o di personale tecnico e sussistano particolari ragioni di urgenza che non consentano di rinviare l'atto5. 2-quinquies. La trascrizione della riproduzione audiovisiva o fonografica di cui ai commi 2-bis e 2-ter è disposta solo se assolutamente indispensabile e può essere effettuata anche dalla polizia giudiziaria che assiste il pubblico ministero6. 3. Alla documentazione delle attività di indagine preliminare, diverse da quelle previste dal comma 1, si procede soltanto mediante la redazione del verbale in forma riassuntiva [140] ovvero, quando si tratta di atti a contenuto semplice o di limitata rilevanza, mediante le annotazioni ritenute necessarie [119 att.]. 4. Gli atti sono documentati nel corso del loro compimento ovvero immediatamente dopo quando ricorrono insuperabili circostanze, da indicarsi specificamente, che impediscono la documentazione contestuale. 5. L'atto contenente la notizia di reato [330 s.] e la documentazione relativa alle indagini sono conservati in apposito fascicolo presso l'ufficio del pubblico ministero assieme agli atti trasmessi dalla polizia giudiziaria a norma dell'articolo 357 [416 2, 447 1, 454 2, 459 1]. 6. Alla redazione del verbale e delle annotazioni provvede l'ufficiale di polizia giudiziaria o l'ausiliario che assiste il pubblico ministero. Si applica la disposizione dell'articolo 142.
[1] Lettera così modificata dall'art. 18, comma 1, lett. e), n. 1), d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, che ha soppresso la parola: «sommarie». Per l'entrata in vigore delle modifiche disposte dal citato d.lgs. n. 150/2022, vedi art. 99-bis, come aggiunto dall'art. 6, comma 1, d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, conv., con modif., in l. 30 dicembre 2022, n. 199. Precedentemente, le lettere d) e d-bis) erano state sostituite all'originaria lett. d) dall'art. 5 d.l. 8 giugno 1992, n. 306, conv., con modif., nella l. 7 agosto 1992, n. 356. [2] Le lettere d) e d-bis) sono state sostituite all'originaria lett. d) dall'art. 5 d.l. 8 giugno 1992, n. 306, conv., con modif., nella l. 7 agosto 1992, n. 356. [3] Comma inserito dall'art. 18, comma 1, lett. e), n. 2), d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150. Per l'entrata in vigore delle modifiche disposte dal citato d.lgs. n. 150/2022, vedi art. 99-bis, come aggiunto dall'art. 6, comma 1, d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, conv., con modif., in l. 30 dicembre 2022, n. 199. [4] Comma inserito dall'art. 18, comma 1, lett. e), n. 2), d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150. Per l'entrata in vigore delle modifiche disposte dal citato d.lgs. n. 150/2022, vedi art. 99-bis, come aggiunto dall'art. 6, comma 1, d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, conv., con modif., in l. 30 dicembre 2022, n. 199. [5] Comma inserito dall'art. 18, comma 1, lett. e), n. 2), d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150. Per l'entrata in vigore delle modifiche disposte dal citato d.lgs. n. 150/2022, vedi art. 99-bis, come aggiunto dall'art. 6, comma 1, d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, conv., con modif., in l. 30 dicembre 2022, n. 199. [6] Comma inserito dall'art. 18, comma 1, lett. e), n. 2), d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150. Per l'entrata in vigore delle modifiche disposte dal citato d.lgs. n. 150/2022, vedi art. 99-bis, come aggiunto dall'art. 6, comma 1, d.l. 31 ottobre 2022, n. 162, conv., con modif., in l. 30 dicembre 2022, n. 199. InquadramentoL’attività di indagine deve essere documentata e messa a disposizione del giudice e delle parti private, prima fra tutte la persona sottoposta alle indagini, quando il codice lo impone. I verbali e le annotazioni relative alle indagini preliminari. Il fascicolo del pubblico ministeroI verbali degli atti specificamente indicati dal primo comma dell'art. 373 devono essere redatti secondo le modalità previste dagli artt. 134 e segg. (comma 2); le annotazioni devono essere redatte nei modi indicati dall'art. 115 disp. att. (espressamente richiamato dall'art. 119, disp. att.). Per taluni atti di indagine sono state previste forme speciali di documentazione. L'art. 18, comma 1, lett. e), n. 2, d.lgs. n. 150/2022 (cd. Riforma Cartabia) ha infatti aggiunto i commi 2-bis, 2-ter, 2-quater e 2-quinquies i quali prevedono: l'obbligo di documentare con mezzi di riproduzione audiovisiva gli interrogatori della persona sottoposta a indagini e di quella imputata/indagata in procedimento connesso o collegato ai sensi dell'art. 371, comma 2, lett. b); in caso di contingente indisponibilità di mezzi di riproduzione audiovisiva o di personale tecnico, l'interrogatorio deve essere comunque documentato con mezzi di riproduzione fonografica (comma 2-bis); la violazione dell'obbligo non è sanzionata a pena di nullità o inutilizzabilità dell'atto la riproduzione fonografica delle dichiarazioni rese dalle persone informate dei fatti quando, alternativamente: i) si procede per uno dei delitti di cui all'art. 407, comma 2, lett. a); ii) la persona interessata ne faccia richiesta (a prescindere dal tipo di reato per il quale di procede) (comma 2-ter); a tal fine, l'art. 362, comma 1-quater, impone che sia dato avviso alla persona informata dei fatti del diritto alla documentazione delle proprie dichiarazioni mediante riproduzione fonografica; l'obbligo di documentare integralmente mediante riproduzione audiovisiva o fonografica le dichiarazioni della persona minorenne, inferma di mente o in condizioni di particolare vulnerabilità (comma 2-quater). Nel caso di informazioni rese da persona informata dei fatti (comma 2-ter), l'obbligo può essere derogato solo in caso di contingente indisponibilità di strumenti di riproduzione o di personale tecnico e la sua violazione, in mancanza di espressa sanzione, non determina alcuna conseguenza sulla validità e utilizzabilità dell'atto, a meno che vi sia incertezza assoluta sulle persone intervenute o se manca la sottoscrizione del pubblico ufficiale che lo ha redatto (art. 142). Nel caso di cui al comma 2-quater, l'obbligo sussiste per il sol fatto della condizione di particolare debolezza della persona informata dei fatti sicché la contingente indisponibilità di strumenti di riproduzione o di personale tecnico non è sufficiente a consentire la verbalizzazione dell'atto in forma riassuntiva o comunque nei modi previsti dall'art. 134, comma 2: è altresì necessario che sussistano particolari ragioni di urgenza che non consentano di rinviare l'atto, pena la sua inutilizzabilità. L'accertamento dei presupposti di fatto tanto dell'obbligo quanto della sua deroga è in questi casi essenziale quando sia dedotta l'inutilizzabilità dell'atto non documentato nei modi previsti dal comma 2-quater. In entrambi i casi non è stata prevista la possibilità, contemplata dall'art. 141-bis, di provvedere, in caso di indisponibilità di strumenti di riproduzione o di personale tecnico, con le forme della consulenza. Non è necessario procedere alla trascrizione dell'atto, a meno che non sia assolutamente indispensabile ma in tal caso può provvedere direttamente la polizia giudiziaria che ha assistito all'atto (comma 2-quinquies, che deroga a quanto prevede l'art. 139, comma 4, secondo il quale la trascrizione deve essere effettuata da personale tecnico, se del caso anche estraneo all'amministrazione). Alla documentazione delle attività di indagine preliminare, diverse da quelle previste dal comma 1, si procede soltanto mediante la redazione del verbale in forma riassuntiva ovvero, quando si tratta di atti a contenuto semplice o di limitata rilevanza, mediante le annotazioni ritenute necessarie. Gli atti sono documentati nel corso del loro compimento ovvero immediatamente dopo quando ricorrono insuperabili circostanze, da indicarsi specificamente, che impediscono la documentazione contestuale. Verbali ed annotazioni devono essere redatti dall'ufficiale di polizia giudiziaria o dall'ausiliario che assiste il pubblico ministero (Cass. I, n. 7131/1993: La disposizione di cui all'art. 197 lett. d) c.p.p. che limita la possibilità di testimoniare a coloro che hanno svolto la funzione di ausiliari del giudice nel procedimento va applicata esclusivamente all'attività svolta dalla polizia giudiziaria nella redazione degli atti di cui all'art. 373 stesso codice, e non all'attività che essi direttamente hanno compiuto nella loro funzione di polizia giudiziaria) L'atto contenente la notizia di reato, la documentazione relativa alle indagini e quella trasmessa dalla polizia giudiziaria a norma dell'art. 357 devono essere conservati nel fascicolo del pubblico ministero che dovrà essere depositato e messo a disposizione delle parti quando viene emesso avviso di conclusione delle indagini preliminari. Profili di diritto intertemporaleI commi 2-bis, 2-ter, 2-quater, 2-quinquies sono stati aggiunti dall'art. 18, comma 1, lett. e), n. 2, d.lgs. n. 150/2022 , entrato in vigore il 30/12/2022 (art. 99-bis, d.lgs. n. 150/2022, aggiunto dall'art. 6, comma 1, d.l. n. 162/2022, conv. con modif., dalla legge n. 199/2022). Trattandosi di norma processuale, se ne deve ritenere l'applicabilità a tutti i procedimenti pendenti alla data del 30/12/2022 e, dunque, a tutti gli atti da compiere successivamente a tale data. Casistica. RinvioIn tema di applicazione di misure cautelari personali, legittimamente il P.M. può trasmettere al G.I.P., a corredo della propria richiesta di misura, verbali di dichiarazioni recanti omissioni a tutela delle progressione delle indagini, purché gli stralci dei verbali depositati siano rappresentativi degli elementi su cui essa si fonda e siano garantiti il diritto di difesa e lo sviluppo del contraddittorio; nondimeno, il non corretto esercizio di tale facoltà del P.M. non determina di per sé la nullità dell'ordinanza che recepisce le dichiarazioni di cui ai verbali stessi ex art. 178, comma primo, lett. c), c.p.p., ridondando soltanto sulla valutazione che il giudice deve compiere rispetto ai materiali indizianti (Cass. II, n. 17118/2017). In tema di richiesta di applicazione di misure cautelari personali, il P.M. non ha l'obbligo di mettere a disposizione del giudice gli atti di indagine nella loro integralità, ma può anche trasmettere semplici stralci di verbali o oscurarne parte del contenuto con “omissis”, al fine di garantire il segreto investigativo senza impedire lo sviluppo del contraddittorio (Cass. VI, n. 50949/2014). È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 350,357 e 373 comma secondo c.p.p. in relazione agli artt. 3 e 24 della Costituzione, basata sull'assunto che l'attuale disciplina processuale attribuisce pieno valore probatorio ad atti compiuti durante la fase delle indagini preliminari per i quali è prevista una forma di verbalizzazione ben diversa da quella che è tenuta ad osservare il giudice del dibattimento. Ed invero, che la diversità di verbalizzazione tra la fase procedimentale e quella dibattimentale dipende dalla diversità degli scopi che le norme richiamate perseguono. Infatti nella fase procedimentale le verbalizzazioni sono preparatorie alla acquisizione della prova, mentre nella fase dibattimentale le verbalizzazioni sono dirette alla acquisizione della prova, di guisa che possono essere previste forme di verbalizzazione diverse senza che ciò possa comportare una violazione del diritto di difesa, essendo prevista la presenza del difensore agli interrogatori delle persone imputate in procedimenti connessi (Cass. I, n. 5954/1996). Si vedano altresì le sentenze riportate nella “Casistica” relativa al commento dell'art. 357. BibliografiaAndreazza G., Sub art. 373, in Codice di procedura penale. Rassegna di giurisprudenza e dottrina, a cura di G. Lattanzi e E. Lupo, Vol. V, Milano, 2017. |