Codice di Procedura Penale art. 400 - Provvedimenti per i casi di urgenza.InquadramentoL'art. 400 attribuisce al giudice la facoltà di disporre — con decreto motivato — l'abbreviazione dei termini processuali “nella misura necessaria” ove, per assicurare l'assunzione della prova, si appalesi indispensabile procedere con urgenza all'incidente probatorio. I provvedimenti per i casi di urgenzaProfili generali L' art. 400 attribuisce al giudice la facoltà di disporre — con decreto motivato — l'abbreviazione dei termini processuali “nella misura necessaria” ove, per assicurare l'assunzione della prova, si appalesi indispensabile procedere con urgenza all'incidente probatorio. La ratio della disposizione in esame va individuata nella necessità di garantire maggiore tempestività nell'assunzione della prova “non rinviabile” secondo le ordinarie, pur cronologicamente ristrette, cadenze temporali previste per garantire la genuinità della prova soggetta a dispersione. A tal fine, con la norma in esame, il legislatore consente di ridurre ulteriormente i tempi di espletamento dell'incidente probatorio così da garantire massimamente la genuinità della prova da assumersi, ove ricorrano esigenze di particolare urgenza. I termini “abbreviabili” sono quelli prescritti: a) per le deduzioni successive alla richiesta di incidente probatorio (art. 396); b) per i provvedimenti giurisdizionali sulla domanda (art. 398); c) per la eventuale richiesta di differimento (art. 397). Il provvedimento con cui viene ad essere disposta l'abbreviazione ha la forma di decreto motivato, che deve ovviamente indicare le ragioni di particolare urgenza che rendono necessaria l'abbreviazione dei termini. Il decreto (per il quale la legge non prevede possibilità di impugnazione) può essere pronunciato non solo su istanza di parte ma anche d'ufficio, e va notificato alle persone interessate a partecipare all'udienza in camera di consiglio. Le conseguenze della mancata abbreviazioneSi noti che l'inerzia del giudice nel disporre l'incidente probatorio con abbreviazione dei termini può determinare consegue irreparabili. Ed infatti, la giurisprudenza ha affermato che nell'ipotesi di lesioni personali cagionate ad un soggetto che, prima di morire in conseguenza di queste, renda alla polizia giudiziaria e al P.M. dichiarazioni potenzialmente utili ai fini del decidere, qualora sulla base di un motivato giudizio «ex post», funzionalmente demandato al giudice di merito, risulti che era prevedibile l'esito letale delle lesioni subite e si riscontri che la procedura di incidente probatorio, appositamente apprestata dal legislatore anche per eventualità del genere anzidetto, sia stata promossa a suo tempo con ingiustificato ritardo tanto da non avere poi potuto trovare attuazione, proprio per il sopravvenuto decesso della parte lesa, deve escludersi, per il difetto del requisito dell'imprevedibilità, la possibilità di dare lettura, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 512 delle dichiarazioni sopra menzionate (Cass. I, n. 5168/1995); si trattava nella specie di una vicenda relativa all'uccisione di una guardia giurata e al ferimento di un altra la quale, trasportata in ospedale ed interrogata dalla polizia giudiziaria aveva fornito notizie utili in ordine agli autori del fatto, fornendo una descrizione sommaria di alcuni di essi che successivamente riconosceva nelle fotografie e confermando nella stessa giornata innanzi al P.M. la compiuta ricognizione, senza che fosse in grado per le sue condizioni di sottoscrivere i verbali. In seguito era presentata dal P.M. richiesta di incidente probatorio che non poteva avere luogo per morte del soggetto. Procedutosi contro le persone riconosciute, queste erano assolte dalla Corte di Assise sul rilievo che gli atti contenenti le dichiarazioni rese e le individuazioni compiute non erano utilizzabili ai fini probatori, non potendosi qualificare come irripetibili e non trovando applicazione il disposto dell'art. 512 per difetto dell'imprevedibilità della sopravvenuta causa di impossibilità della ripetizione, sicché l'unica via percorribile sarebbe stata quella dell'incidente probatorio nelle forme previste dall'art. 400 che avrebbe consentito l'esecuzione di una rituale ricognizione di persona. A seguito di impugnazione del P.M., la Corte di Assise di Appello condannava gli imputati in quanto, per l'improvviso aggravarsi dello stato di salute della persona offesa dopo la presentazione della richiesta di incidente probatorio, l'impossibilità di ripetere gli atti era stata imprevedibile, con la conseguente possibilità di acquisire i relativi verbali al fascicolo del dibattimento. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di secondo grado). CasisticaI provvedimenti per i casi di urgenza Con riferimento alla disciplina dettata dall'art. 400, la stessa può essere così sintetizzata: a) il giudice ha facoltà di disporre l'abbreviazione dei termini processuali “nella misura necessaria”; b) il presupposto è che per assicurare l'assunzione della prova, si appalesi indispensabile procedere con urgenza all'incidente probatorio; c) il provvedimento ha la forma di decreto, motivato, non impugnabile. BibliografiaAprile, L'incidente probatorio, in Aprile-Silvestri (a cura di), Le indagini preliminari e l'archiviazione, Milano, 2004; Arasi, L'incidente probatorio atipico, in Dir. pen. e proc. 2012, 622; Bargis, Incidente probatorio, in Dig. d. pen., VI, Torino 1992, 355; Biondi, L'incidente probatorio nel processo penale, Milano 2006; Bona, Reiterazione della richiesta di incidente probatorio ed onere di notifica, Giur. merito 2003, 504; Boselli, Un nuovo caso di incidente probatorio, in Cass. Pen. 1997, 72; Camaldo-Di Paolo, La Corte costituzionale nega l'estensione dell'incidente probatorio per assumere la testimonianza del minore al di fuori dei procedimenti per reati sessuali, in Cass. Pen. 2003, 870; Capone, Incidente probatorio e tutela della vittima del reato, in Riv. dir. proc. 2012, 344; Caselli Lapeschi, L'incidente probatorio nell'udienza preliminare: un'opinione critica sull'«apertura» della Corte costituzionale, in Leg. pen. 1995, 97; Castellaneta, Rispettato il ruolo del Pm nel corso dell'incidente probatorio. (Abusi sessuali: conforme alle norme dell'Unione l'assenza dell'obbligo di sentire il minore vittima), in Guida dir. 2012, 8, 92; Centorame, Incidente probatorio e investigazioni difensive, in Giur. it. 2012, 2653; Cirillo, L'audizione protetta del minore nell'incidente probatorio, in Doc. giustizia 1997, 2069; Conti, Esteso l'istituto dell'incidente probatorio alla testimonianza di chi ha meno di sedici anni, in Guida dir. 1996, 27; Conti C., L'imputato nel procedimento connesso, Padova 2001; Daniele, L. 1.10.2012 n. 172 - Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, fatta a Lanzarote il 25 ottobre 2007, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interni. - Art. 5 Modifiche al codice di procedura penale - Un ulteriore restyling (incompleto) delle norme processuali, in Leg. pen. 2013, 63; Dean, Nuovi limiti cronologici dell'incidente probatorio, in Giur. cost. 1994, 780; DE Roberto, Incidente probatorio, in Enc. Giur. Treccani, XVI, Roma, 1989; DI Chiara, Incidente probatorio, in Enc. Dir., VI Agg, Milano 2000, 546; DI Dedda, La richiesta di incidente probatorio della persona offesa, Arch. n. proc. pen. 2003, 99; DI Muzio, La testimonianza della vittima «vulnerabile» nel sistema delle garanzie processuali, in Dir. uomo Napoli, 2015, 105; DI Geronimo, L'incidente probatorio, Padova 2000; Ferrante, In margine ai rapporti tra l'art. 360 e l'art. 392 lett. g c.p.p., in Giur. merito II, 1995, 975; Ferraro-Piattoli, L'incidente probatorio, in Aimonetto (a cura di), Torino 1999; Garuti, La verifica dell'accusa nell'udienza preliminare, Padova 1996; Giostra, La riforma dell'incidente probatorio, in Riv. it. dir. e proc. pen. 1995, 661; Grevi, Funzioni di garanzia e funzioni di controllo nel corso delle indagini preliminari, in Aa.Vv., Il nuovo processo penale. Dalle indagini preliminari al dibattimento, Milano 1989, 15; Kalb, L'incidente probatorio, in Dalia (a cura di), Il giudizio di primo grado, Napoli 1991; Ledonne, L'incidente probatorio, in Giust. pen. III, 1990, 491; Lupo, L'incidente probatorio, Quad. Csm 1989, 213; Macchia, L'incidente probatorio, in Aa.Vv., Contributi allo studio del nuovo codice di procedura penale, Milano 1989, 25; Macchia, Incidente probatorio e udienza preliminare: un matrimonio con qualche ombra, in Cass. Pen. 1994, 1790; Macchia Nuove norme in materia di richiesta di rinvio a giudizio, di udienza preliminare e di incidente probatorio, in Cass. pen. 1999, 328; Maddalena, L'incidente probatorio, in Aa.Vv., Profili del nuovo processo penale, Padova 1989, 104; Magi, L'illusione metodologica del legislatore del 1988: prova e contraddittorio (brevi appunti in tema di ricognizioni), in Crit. Dir. 1996, 92; Magi, Nuove norme in tema di richiesta del giudizio, udienza preliminare e incidente probatorio, in Doc. giustizia 1998, 2070; Marini, Incidente probatorio, procedimento e processo: un tentativo di lettura, in Quest. giust. 1992, in 687; Mazzuca, L'incidente probatorio, in Giust. pen. III, 1991, 77; Molari, L'incidente probatorio, in Indice pen. 1989, 563; Morselli, L'incidente probatorio, Torino 2000; Moscarini, L'incidente probatorio, in Giur. it. 1989, 65; Motta, La valorizzazione dell'incidente probatorio atipico nel contemperamento tra tutela del minore vulnerabile e garanzia del contraddittorio, in Dir. pen. e proc. 2014, 980; Nacar, Incidente probatorio, termini di esperibilità e sanzioni processuali ad essi collegate, in Dir. pen. e proc. 2015, 1425; Nicolicchia, L'accesso all'incidente probatorio della persona offesa nella giurisprudenza della Corte di giustizia U.E., in Riv. it. dir. e proc. pen. 2013, 1223; Paolozzi, L'incidente probatorio, in Giust. pen. III, 1990, 1; Parlato, Il «diritto al silenzio» del potenziale testimone e l'incidente probatorio in sede di indagini difensive, in Dir. pen. e proc. 2012, 871; Piattoli, Incidente probatorio, in Dig. d. pen., Torino 2000, 399; Quaglierini, Le modifiche in materia di incidente probatorio, in Aa.Vv., Le nuove leggi penali, Padova 1998; Renon, L'incidente probatorio nel procedimento penale, Padova 2000; Renon, L'incidente probatorio vent'anni dopo: un istituto sospeso tra passato e futuro, in Riv. it. dir. e proc. pen., 2011, 1019; Sau, L'incidente probatorio, Padova 2001; Tonini, L'incidente probatorio nell'udienza preliminare: nuove prospettive per il diritto di difesa, in Cass. pen. 1994, 1995; Venturini, L'esame del minore in incidente probatorio, tra dati normativi (nazionali e sovranazionali) e prassi giudiziarie, in Cass. pen., 2011, 1928; Vergine, Incidente probatorio e udienza preliminare tra autonomia e interferenze, in Dir. pen. e proc. 2007, 1488; Zaccaria, L'esame dell'indagato su fatti concernenti la responsabilità altrui e il confronto nell'incidente probatorio, in Arch. n. proc. pen. 2012, 551. |