Codice di Procedura Penale art. 653 - Efficacia della sentenza penale nel giudizio disciplinare 1 .

Enrico Campoli

Efficacia della sentenza penale nel giudizio disciplinare1.

1. La sentenza penale irrevocabile [648] di assoluzione [530] ha efficacia di giudicato nel giudizio per responsabilità disciplinare davanti alle pubbliche autorità quanto all'accertamento che il fatto non sussiste o non costituisce illecito penale ovvero che l'imputato non lo ha commesso2.

1-bis. La sentenza penale irrevocabile di condanna ha efficacia di giudicato nel giudizio per responsabilità disciplinare davanti alle pubbliche autorità quanto all'accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e all'affermazione che l'imputato lo ha commesso3.

 

[1]  Rubrica così modificata dall'art. 1, comma 1, lett. a), l. 27 marzo 2001, n. 97.

[2]  Comma così modificato dall'art. 1, comma 1, lett. b), l. 27 marzo 2001, n. 97.

[3] Comma aggiunto dall'art. 1, comma 1, lett. c), l. 27 marzo 2001, n. 97. V. pure l'art. 5, comma 4, e l'art. 7 l. n. 97, cit., nonché la norma transitoria di cui all'art. 10 della legge medesima.

Inquadramento

L'art. 653 disciplina l'efficacia delle sentenze penali tout court (di assoluzione e di condanna) nell'ambito del giudizio disciplinare dinanzi a pubbliche autorità (e non nei giudizi disciplinari di natura privatistica).

Per quanto riguarda le prime, siano esse il precipitato di una decisione assunta a seguito di dibattimento ovvero di rito abbreviato,  fanno stato nella parte in cui accertano che il fatto non sussiste, che l'imputato non lo ha commesso o che il fatto non costituisce illecito penale.

In ordine alle sentenze di condanna lo spettro extrapenale del giudicato è speculare in quanto esse fanno stato in ordine all'accertamento del fatto, alla sussistenza del nesso di causalità ed alla valenza penale dello stesso.

Per le sentenze di applicazione della pena su richiesta delle parti l'art. 445, comma 1-bis, nell'escludere per esse – anche laddove siano pronunciate a seguito di dibattimento – la loro efficacia nei giudizi civili o amministrativi, statuisce un'espressa riserva per la sede disciplinare in relazione alla quale sono equiparate “ad una pronuncia di condanna”.

La sentenza di assoluzione irrevocabile : efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare

L’efficacia extrapenale del giudicato assolutorio in sede disciplinare (dinanzi a pubbliche autorità), a prescindere dal fatto che esso sia stato assunto in sede dibattimentale o seguito di rito abbreviato, non fuoriesce dal perimetro tassativo dettato dall’art. 653 : tutto ciò che non rientra in esso non comporta alcuna preclusione valutativa nel diverso giudizio in cui è prodotto (Cass., V, n. 49580/2014).

La portata del giudizio assolutorio nel procedimento disciplinare

L'efficacia del giudicato assolutorio penale nel giudizio disciplinare si produce ogni qual volta il fatto storico accertato, commesso dall'imputato, non sia penalmente illecito, il che comprende tutte le ipotesi in cui venga accertata la sussistenza di cause di giustificazione o di non punibilità oppure l'insussistenza del dolo o della colpa, o ancora l'originaria, o sopravvenuta carenza di corrispondenza, del fatto storico accertato con una norma incriminatrice; sono di conseguenza, implicitamente escluse le cause di non imputabilità.

Esclusione di altre sentenze di proscioglimento dall’efficacia di giudicato nel procedimento disciplinare

L'efficacia di giudicato è prevista dalla legge esclusivamente con riferimento alle sentenze di assoluzione, con esclusione dunque di tutte le altre sentenze di proscioglimento (Ghiara, 464).

Nel caso in cui la sentenza abbia pronunziato l'assoluzione erroneamente indicando nel dispositivo il proscioglimento per altra causa tale errore è del tutto irrilevante  perché l'efficacia di giudicato extrapenale ne  consegue comunque (Cass.S.U., n. 40049/2008).

La sentenza di condanna irrevocabile : efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare

La sentenza di condanna irrevocabile, anche se pronunziata all'esito di giudizio abbreviato, fa stato, con efficacia di giudicato, esclusivamente con riferimento all'accertamento del fatto, alla sua illiceità penale ed al collegamento causale tra la condotta del condannato e il fatto medesimo, sicché ogni altro aspetto o statuizione della sentenza medesima non spiega efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare (Cass. V, n. 45118/2013).

La sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti

L'art. 445, comma 1-bis, nel prevedere che la sentenza di patteggiamento sulla pena non acquisisca efficacia di giudicato nei giudizi civili ed amministrativi, fa espressamente salvo quanto previsto dall'art. 653, per poi precisare che, in assenza di diverse disposizioni di legge, la sentenza di patteggiamento è equiparata a sentenza di condanna.

Proprio in forza di quanto espressamente statuito dall’art. 445, comma 1-bis, in dottrina si sostiene, fondatamente, che la sentenza irrevocabile di applicazione della pena acquisisce efficacia di giudicato nel giudizio disciplinare al pari della sentenza irrevocabile di condanna ed alle stesse condizioni. (Spangher, 3496).

I riflessi sull'interesse all'impugnazione

L'efficacia di giudicato nel procedimento disciplinare delle sentenze di condanna o di assoluzione irrevocabili fonda anche autonomamente il rispettivo interesse dell'imputato e del pubblico ministero ad impugnarle sia nel giudizio dibattimentale (Cass. I, n. 13941/2015), che  nel giudizio abbreviato (Cass. VI, n. 24234/2015), con esclusione del caso in cui la sentenza non sia ricompresa nel novero delle sentenze che acquistino efficacia di giudicato extrapenale (vedi sopra).

Casistica

 Sussiste l'interesse dell'imputato all'impugnazione della sentenza di assoluzione, pronunciata con la formula “perché il fatto non costituisce reato”, al fine di ottenere la più ampia formula liberatoria “perché il fatto non sussiste”, considerato che, a parte le conseguenze di natura morale, l'interesse giuridico risiede nei diversi e più favorevoli effetti che gli artt. 652 e 653 connettono al secondo tipo di dispositivi nei giudizi civili o amministrativi di risarcimento del danno e nel giudizio disciplinare (Cass. VI, n. 16843/2018).

Bibliografia

Spangher, Atti processuali penali, Milano, 2013; Ghiara, Art. 653, in Chiavario, Commento al nuovo codice di procedura penale, Torino, 1989-1991.

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