Codice di Procedura Penale art. 726 bis - Notifica diretta all'interessato1.

Giovanni Diotallevi

 Notifica diretta all'interessato1.

1. Quando le convenzioni o gli accordi internazionali consentono la notificazione diretta all'interessato a mezzo posta e questa non viene utilizzata, anche la richiesta dell'autorità giudiziaria straniera di notificazione all'imputato residente o dimorante nel territorio dello Stato è trasmessa al procuratore della Repubblica del luogo in cui deve essere eseguita, che provvede per la notificazione a norma degli articoli 156, 157 e 158.

 

[1] Articolo inserito dall'art. 11l. 5 ottobre 2001, n. 367. V. la disposizione transitoria di cui all'art. 18 l. n. 367, cit.

Inquadramento

Con l'art. 726-bis (art. 11 l. n. 367/2001) si è introdotta la possibilità, già prevista per i testimoni dall'art. 726, di notificare direttamente all'imputato la richiesta rogatoriale, sottraendola alla necessità dell'exequatur di competenza della Corte d'appello. La funzione residuale dell'art. 696 già consentiva, infatti, il ricorso alla procedura di notificazione diretta, là ove le convenzioni l'avessero prevista, stante la prevalenza della fonte normativa di natura convenzionale rispetto alla disciplina interna, secondo il sistema della gerarchia delle fonti richiamato dall'art. 696.

 La ragione di tale scelta deve essere ricercata nel riconoscimento della omogeneità degli ordinamenti, presunta con giudizio ex ante, e quindi nella fiducia che gli Stati ripongono reciprocamente nella regolarità degli atti e dei provvedimenti che devono essere notificati. Resta ferma la possibilità per lo Stato straniero di servirsi della procedura ordinaria. Con l'art. 726-bis anche per l'imputato il controllo circa la conformità della richiesta alla normativa pattizia sarà devoluto al Procuratore della repubblica, organo legittimato ad effettuare la notifica  in dottrina ( v. Diotallevi, 1072).

Bibliografia

Diotallevi, Sub art. 726-bis, in Codice di procedura penale. Rassegna di giurisprudenza e dottrina, diretta da Lattanzi-Lupo, Milano,V, 2020,1072; Marchetti, Autorità amministrative: la competenza va al G.i.p., in Guida dir. 2001, n. 43, 49.

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