Codice di Procedura Penale art. 15 - Competenza per materia determinata dalla connessione 1 .

Aldo Aceto

Competenza per materia determinata dalla connessione1.

1. Se alcuni dei procedimenti connessi appartengono alla competenza della corte di assise [5] ed altri a quella del tribunale [6], è competente per tutti la corte di assise2.

[1] Articolo così sostituito dall'art. 167 d.lg. 19 febbraio 1998, n. 51. Il testo recitava: «1. Se alcuni dei procedimenti connessi appartengono alla competenza della corte di assise ed altri a quella del tribunale o del pretore, è competente per tutti la corte di assise. 2. Se alcuni dei procedimenti appartengono alla competenza del tribunale ed altri a quella del pretore, è competente per tutti il tribunale».

[2] Per il procedimento davanti al giudice di pace, v. art. 6 d.lg. 28 agosto 2000, n. 274.

Inquadramento

La norma in commento indica il primo criterio in base al quale individuare il giudice competente in caso di connessione tra procedimenti per reati attribuiti alla cognizione della corte di assise (art. 5) e quelli attribuiti alla cognizione del tribunale (art. 6).

Il criterio formale

Il codice opta per un criterio formale, di tipo “nominale” che prescinde dalla maggiore o minore gravità dei delitti oggetto dei procedimenti connessi (l'omicidio del consenziente di cui all'art. 579, comma 1, c.p. è meno grave del delitto di cessione di sostanze stupefacenti di cui all'art. 73, comma 1, d.P.R. n. 309/1990, aggravato dalla morte del cessionario, o del delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p.), che esprime una scelta organizzativa a favore di un consesso ritenuto “superiore” (cfr., per questa definizione, l'art. 516, comma 1).

La connessione per materia nei reati associativi o a concorso necessario

La competenza per connessione presuppone, come detto, che per il medesimo reato (connessione oggettiva) o per più reati (connessione soggettiva e teleologica), sono competenti giudici diversi, per materia e/o per territorio. Sicché la norma in questione ha un ambito applicativo limitato ai casi di connessione soggettiva e teleologica.

Tuttavia la giurisprudenza di legittimità riconduce all'ipotesi della connessione oggettiva di cui all'art. 12, lett. a), anche i reati associativi o comunque a concorso necessario (Cass. I, n. 4964/2010).

Bibliografia

Macchia, Sub art. 15, in Codice di procedura penale. Rassegna di giurisprudenza e dottrina, a cura di Lattanzi e Lupo, Milano, 2012, 160 ss.; Turco, Sub art. 15, in Codice di procedura penale, a cura di Canzio e Tranchina, t. I, Milano, 2012, 274 ss. V. anche sub art. 12.

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