Codice Civile art. 842 - Caccia e pesca.Caccia e pesca. [I]. Il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l'esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno [923]. [II]. Egli può sempre opporsi a chi non è munito della licenza rilasciata dall'autorità. [III]. Per l'esercizio della pesca occorre il consenso del proprietario del fondo [923]. InquadramentoGli artt. da 840 a 845 dettano le disposizioni generali in tema di proprietà, quanto: alla sua estensione ed ai conseguenti limiti dell'interesse del proprietario del suolo ad escludere l'attività di terzi (art. 840); alle facoltà di protezione del fondo (art. 841); al contemperamento fra la proprietà stessa e l'esplicazione del diritto pubblico all'esercizio della caccia e della pesca (art. 842); alla limitazione legale del diritto del titolare del fondo funzionale al diritto di accesso e di passaggio del vicino necessari per la riparazione della sua proprietà esclusiva (art. 843); al contemperamento tra le immissioni, le esalazioni e i rumori i derivanti dall'uso delle proprietà e gli obblighi di sopportazione dei vicini (art. 844); agli scopi di pubblico interesse che giustificano l'adozione di regole particolari (art. 845). RinvioPer il commento, v. sub art. 845. BibliografiaMusolino, Lo spazio aereo ed il diritto di sopraelevazione fra proprietà e diritto di superficie, in Riv. not., 2005, 239 ss.; Gambaro, Il diritto di proprietà, in Tr. C.M., VIII, t. 2, Milano, 1995, 239 ss.; De Santis, Quousque tandem, Catilina, abutere patientia nostra? Sul concetto di «normale tollerabilità» delle immissioni acustiche alla luce della l. n. 13 del 2009, in Giur. mer. 2009, 2670 ss.; Sesta, Rapporti personali di vicinato: immissioni, atti emulativi, privacy, in Riv. not. 2006, 1471 ss. |