Codice Civile art. 1120 - Innovazioni 1.Innovazioni 1. [I]. I condomini, con la maggioranza indicata dal quinto comma dell'articolo 1136, possono disporre tutte le innovazioni dirette al miglioramento o all'uso più comodo o al maggior rendimento delle cose comuni 2. [II]. I condomini, con la maggioranza indicata dal secondo comma dell'articolo 1136, possono disporre le innovazioni che, nel rispetto della normativa di settore, hanno ad oggetto: 1) le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti; 2) le opere e gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche, per il contenimento del consumo energetico degli edifici 3 e per realizzare parcheggi destinati a servizio delle unità immobiliari o dell'edificio, nonché per la produzione di energia mediante l'utilizzo di impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili da parte del condominio o di terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune; 3) l'installazione di impianti centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per l'accesso a qualunque altro genere di flusso informativo, anche da satellite o via cavo, e i relativi collegamenti fino alla diramazione per le singole utenze, ad esclusione degli impianti che non comportano modifiche in grado di alterare la destinazione della cosa comune e di impedire agli altri condomini di farne uso secondo il loro diritto4. [III]. L'amministratore è tenuto a convocare l'assemblea entro trenta giorni dalla richiesta anche di un solo condomino interessato all'adozione delle deliberazioni di cui al precedente comma. La richiesta deve contenere l'indicazione del contenuto specifico e delle modalità di esecuzione degli interventi proposti. In mancanza, l'amministratore deve invitare senza indugio il condomino proponente a fornire le necessarie integrazioni 5. [IV]. Sono vietate le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un solo condomino. [1] In deroga al presente articolo v. art. 10, comma 9 d.l. 18 aprile 2019, n. 32, conv. con modif. in l. 14 giugno 2019, n. 55. [2] V. l'art. 9, l. 24 marzo 1989 n. 122; art. 15, l. 17 febbraio 1992 n. 179 e artt. 78 e 123, d.P.R. 6 giugno 2001 n. 380. [3] L'art. 1, comma 9, d.l. 23 dicembre 2013 n. 145, aveva soppresso le parole: «, per il contenimento del consumo energetico degli edifici». La modifica è decaduta in sede di conversione, avvenuta con l. 21 febbraio 2014 n. 9. [4] Comma inserito dall'art. 5, l. 11 dicembre 2012 n. 220, che ha inserito due nuovi commi dopo il primo. La modifica è entrata in vigore il 18 giugno 2013. [5] Comma inserito dall'art. 5, l. 11 dicembre 2012 n. 220, che ha inserito due nuovi commi dopo il primo. La modifica è entrata in vigore il 18 giugno 2013. InquadramentoGli artt. 1120 e 1121 recano la disciplina delle innovazioni, con riguardo alle necessaria maggioranza assembleari per la loro approvazione, agli scopi ed ai limiti propri di esse ed a talune finalità di intervento normativamente favorite. L'art. 1122 regolamenta, invece, le opere all'interno delle unità immobiliari di proprietà esclusiva. L' art. 1122-bis contiene, infine, la previsione delle modalità realizzative degli impianti non centralizzati di ricezione radiotelevisiva e di produzione di energia da fonti rinnovabili. RinvioPer il commento, v. sub art. 1122-bis. BibliografiaAA. VV., Il nuovo condominio, a cura di Triola, Torino, 2013; Basile, Regime condominiale ed esigenze abitative, Milano, 1979; Caruso, Gli obblighi dei condomini, in Il Condominio a cura di C.M. Bianca, Torino, 2007; Celeste - Salciarini L., Il regolamento di condominio e le tabelle millesimali, Milano, 2006; Celeste - Scarpa, La Riforma del Condominio, Milano, 2012; Colonna, Sulla natura delle obbligazioni del condominio. in Foro it. 1997, I, 872; Corona, Il regime di ripartizione delle spese nel condominio, in Studi economico-giuridici, Milano, 1969; Corona, Contributo alla teoria del condominio negli edifici, Milano, 1974; Peretti Griva, Il condominio di case divise in parti, Torino, 1960; Scarpa, “Condominio (Riforma del)”, Digesto delle discipline privatistiche, sezione civile, Appendice di aggiornamento VIII, Torino, 2013; Terzago G. - Terzago P., La ripartizione delle spese nel condominio, Milano, 1994; Triola, Il condominio, Milano, 2007. |