Codice Penale art. 70 - Circostanze oggettive e soggettive.

Geppino Rago

Circostanze oggettive e soggettive.

[I]. Agli effetti della legge penale:

1) sono circostanze oggettive quelle che concernono la natura, la specie, i mezzi, l'oggetto, il tempo, il luogo e ogni altra modalità dell'azione, la gravità del danno o del pericolo, ovvero le condizioni o le qualità personali dell'offeso;

2) sono circostanze soggettive quelle che concernono la intensità del dolo o il grado della colpa, o le condizioni e le qualità personali del colpevole, o i rapporti fra il colpevole e l'offeso, ovvero che sono inerenti alla persona del colpevole [118].

[II]. Le circostanze inerenti alla persona del colpevole [69 4] riguardano la imputabilità [85] e la recidiva [99].

Inquadramento

L'art. 70 c.p. è strutturato su due commi.

Il comma 1 disciplina le circostanze oggettive e soggettive di cui ai successivi nn. 1 e 2 «agli effetti della legge penale».

Per comprendere il significato di tale locuzione, occorre considerare che l'art. 70, inserito nel capo II del libro I, titolo II, relativo alle “circostanze del reato”, chiude la complessa normativa con la quale il legislatore ha disciplinato, in modo generale, le regole che si devono seguire per l'applicazione delle circostanze.

La locuzione si riferisce all'art. 118 ossia alla c.d. comunicazione delle circostanze ai concorrenti, nelle ipotesi, appunto di concorso nel reato ed era perfettamente coerente con il previgente sistema che prevedeva, all'art. 59, l'imputazione oggettiva delle circostanze a prescindere dalla conoscenza che potessero averne avuto i singoli concorrenti.

Infatti, l'art. 118 così disponeva: «1. le circostanze oggettive, che aggravano o diminuiscono la pena, anche se non conosciute da tutti coloro che concorrono nel reato, sono valutate a carico o a favore di essi. — 2. Le circostanze soggettive, non inerenti alla persona del colpevole, che aggravano la pena per taluno di coloro che sono concorsi nel reato, stanno a carico anche degli altri, sebbene non conosciute, quando hanno servito ad agevolare l'esecuzione del reato. — 3. Ogni altra circostanza, che aggrava o diminuisce la pena, è valutata soltanto riguardo alla persona a cui si riferisce».

Con la l. n. 19/1990, però, da una parte, furono modificati i commi 1 e 2 dell'art. 59 (vedi commento) e, dall'altra, l'art. 118 fu completamente sostituito, in linea con il più moderno criterio della personalizzazione delle imputazioni, con l'attuale formulazione a norma della quale le circostanze che aggravano o diminuiscono le pene concernenti i motivi a delinquere, l'intensità del dolo, il grado della colpa e le circostanze inerenti alla persona del colpevole, sono valutate soltanto riguardo alla persona a cui si riferiscono.

L'art. 70 rimase, però, immutato, sicché si è venuta a creare una singolare situazione per cui questa norma è rimasta privata, per gran parte, di concreta applicazione perché “gli effetti” sull'art. 118 non sono più configurabili in quanto, nel suddetto articolo, non sono più previste circostanze oggettive o soggettive ma solo circostanze che aggravano o diminuiscono le pene «concernenti i motivi a delinquere, l'intensità del dolo, il grado della colpa» che, ora, devono essere valutate «soltanto riguardo alla persona a cui si riferiscono».

In conclusione, può affermarsi che, poiché la differenza fra circostanze oggettive e soggettive ha un rilievo meramente classificatorio, definire una circostanza come oggettiva o soggettiva non ha più alcuna conseguenza pratica, al contrario di quanto avveniva sotto la previgente normativa: il primo comma, pertanto, non ha, più alcuna rilevanza normativa (Marinucci-Dolcini, Manuale 2015, 536).

Conserva, invece, anche dopo la suddetta riforma, la sua rilevanza, il comma 2 dell'art. 70 che «riguarda l'univoca inclusione della recidiva e delle cause che diminuiscono o aumentano l'imputabilità (artt. 89 ss. c.p.) — come “circostanze inerenti alla persona del colpevole” — tra le circostanza del reato» (Marinucci-Dolcini, Manuale 2015, 536).

Anche la giurisprudenza è attestata nel ritenere che le circostanze inerenti alla persona, di cui all'art. 70 comma 2 c.p. sono solo ed esclusivamente quelle indicate, in modo tassativo, nel suddetto comma e, quindi, solo quelle relative all'imputabilità e alla recidiva (Cass. V, n. 806/1993; Cass. VI, n. 18310/2007; Cass. VI, n. 21739/2016).

Quanto alla comunicabilità ex art. 118 si è ritenuto che « In tema di circostanze, sono estendibili ai concorrenti, e sempre che questi ne fossero consapevoli, le sole aggravanti soggettive che, oltre a non essere "inerenti alla persona del colpevole" a norma dell'art. 70, comma 2, abbiano in qualche modo agevolato la realizzazione del reato, dovendo procedersi ad una interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 118 fattispecie in cui è stato  esclusa  l'estensione ad un concorrente della circostanza prevista dall'art. 61, n. 6, inerente ad altro concorrente, in quanto la stessa si era rivelata assolutamente improduttiva di effetti agevolativi in ordine alla realizzazione del reato concorsuale»: Cass. II, n. 22136/2013; Cass. IV, n. 27046/2016 in una fattispecie relativa alla comunicabilità ai correi dell'aggravante speciale prevista dall'art. 600-sexies.

In dottrina è controverso se l'imputabilità e la recidiva possano essere considerate o meno circostanze in senso tecnico: nel rinviare al commento degli artt. 89 ss e 99 c.p., è sufficiente, in questa sede, rilevare che gran parte della dottrina (Romano, 721; Marinucci-Dolcini, Manuale 2015, 536) ritiene che si tratti di circostanze in senso tecnico — soggette, quindi, al bilanciamento come peraltro espressamente previsto dall'art. 69 comma 4 c.p.

Anche la giurisprudenza è attestata su tale linea (Cass.S.U., n. 35738/2010; Cass.S.U., n. 20798/2011; Cass. I, n. 40812/2010, quanto al vizio parziale di mente).

Discusso, infine, è se la distinzione fra circostanze oggettive e soggettive abbia una rilevanza ai fini dell'art. 119 c.p. anche se la dottrina prevalente lo esclude: per la problematica si rinvia al commento dell'art. 119 c.p.

Bibliografia

Stampanoni Bassi, Le condizioni per l'estendibilità ai concorrenti nel reato delle circostanze aggravanti soggettive , nota a Cass. II, n. 22136/2013, in Cass. pen. 2014, 1190.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario