Codice Penale art. 217 - Durata minima.InquadramentoLa norma in esame stabilisce in via generale che la la misura di sicurezza dell'assegnazione ad una colonia agricola o casa di lavoro ha una durata minima di un anno. Sono poi previsti termini di durata diversi in relazione alla pericolosità soggettiva dei destinatari della misura: due anni per i delinquenti abituali; tre anni per i delinquenti professionali; quattro anni per i delinquenti per tendenza, considerati i più pericolosi (Romano-Grasso Padovani, Commentario, 529). Profili generaliI termini di durata minima indicati nella norma in commento non vanno intesi in maniera tassativa, poiché è sempre attribuita al magistrato di sorveglianza la possibilità di concedere la revoca anticipata della misura. Tale revoca anticipata presuppone una verifica attuale in termini di assoluta certezza che la persona sottoposta alla misura abbia cessato di essere pericolosa, verifica che consenta di anticipare il giudizio di riesame della pericolosità che deve essere fatto al termine del periodo minimo ai sensi dell'art. 208 c.p. (Cass. I, n. 46938/2004). In altre parole, la misura di sicurezza è strettamente correlata alla pericolosità sociale del sottoposto e, a prescindere dai termini minimi di durata previsti nel codice, potrà cessare anche prima, purché sia cessata la pericolosità sociale dello stesso. Per la medesima ragione, legata alla condizione di pericolosità sociale del soggetto, non predeterminabile a priori, nell'originaria impostazione codicistica non erano previsti termini massimi di durata della misura di sicurezza; ora, l'art. 1, comma 1-quater, d.l. n. 52/2014, così come modificato dalla legge di conversione 30 maggio 2014, n. 81, prevede che tutte le misure di sicurezza detentive, siano esse applicate in via provvisoria o definitiva, non possono durare oltre il tempo stabilito per la pena detentiva massima prevista per il reato commesso, determinata a norma dell'art. 278 c.p.p., mentre nessun limite è previsto per i delitti puniti con la pena dell'ergastolo. Profili processualiLa determinazione del minimo di durata di ciascuna misura di sicurezza è prefissata dalla legge e deve essere in concreto stabilita dal giudice di sorveglianza, per cui la fissazione di un termine inferiore a quello legale da parte del giudice di cognizione non può vincolare lo stesso giudice di sorveglianza, e non può dar luogo a giudicato, cosicché,ove il giudice abbia fissato in sentenza la durata della casa di lavoro applicata ad un delinquente abituale in un anno, il giudice di sorveglianza può e deve stabilire l'esatta misura della durata minima. CasisticaL'assegnazione ad una casa di lavoro, avendo a suo fondamento la pericolosità, non è incompatibile con l'accertato vizio parziale di mente (Cass., II, n. 1329/1975). BibliografiaBoscarelli, Appunti critici in materia di misure di sicurezza, in Riv. it. dir. e proc. pen., 1964, 349; Canepa-Merlo, Manuale di diritto penitenziario, Milano, 1996; Caraccioli, I problemi generali delle misure di sicurezza, Milano, 1970, 577; Peluso, voce Misure di sicurezza, (profili sostanziali), in Dig. d. pen., VIII, Torino, 1994, 156. |