Codice Penale art. 389 - Inosservanza di pene accessorie (1).Inosservanza di pene accessorie (1). [I]. Chiunque, avendo riportato una condanna, da cui consegue una pena accessoria [19], trasgredisce agli obblighi o ai divieti inerenti a tale pena, è punito con la reclusione da due a sei mesi. [II]. La stessa pena si applica a chi trasgredisce agli obblighi o ai divieti inerenti ad una pena accessoria provvisoriamente applicata (2). (1) Articolo così sostituito dall'art. 129 l. 24 novembre 1981, n. 689. Per l'inosservanza delle sanzioni interdittive applicate agli enti per illeciti amministrativi dipendenti da reato v. art. 23 d.lg. 8 giugno 2001, n. 231. (2) Comma da ritenere implicitamente abrogato a seguito dell'abrogazione dell'art. 140. competenza: Trib. monocratico arresto: non consentito fermo: non consentito custodia cautelare in carcere: non consentita altre misure cautelari personali: non consentite procedibilità: d'ufficio InquadramentoL'articolo in esame, la cui attuale formulazione deriva dall'intervento della legge n. 689/1981, sanziona la violazione di “obblighi” ovvero “divieti” conseguenti a pene accessorie applicate in via definitiva od anche provvisoria. È evidente la natura di reato proprio nonché che la condotta, in quanto riferita sia ad obblighi che a divieti, può essere sia commissiva che omissiva. Il dolo è chiaramente generico. A parte alcune decisioni che riguardavano il rapporto con gli obblighi imposti con la condanna per assegni a vuoto, reato non più esistente, non vi è giurisprudenza sulla sua applicazione; la disposizione è stata valutata, in un caso (Cass. VI, n. 6540/2003), solo per affermarne la non applicabilità alla violazione delle prescrizioni inerenti alla libertà controllata. Profili processualiGli istituti Il reato in esame è procedibile di ufficio ed è di competenza del tribunale monocratico; è prevista la citazione diretta a giudizio. |