Codice Penale art. 452 nonies - Aggravante ambientale (1).Aggravante ambientale (1). [I]. Quando un fatto già previsto come reato è commesso allo scopo di eseguire uno o più tra i delitti previsti dal presente titolo, dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, o da altra disposizione di legge posta a tutela dell'ambiente, ovvero se dalla commissione del fatto deriva la violazione di una o più norme previste dal citato decreto legislativo n. 152 del 2006 o da altra legge che tutela l'ambiente, la pena nel primo caso è aumentata da un terzo alla metà e nel secondo caso è aumentata di un terzo. In ogni caso il reato è procedibile d'ufficio. (1) Articolo introdotto dall'art. 1, l. 22 maggio 2015, n. 68. InquadramentoLa norma in esame introduce due circostanze aggravanti comuni (applicabili quindi a qualsiasi reato, anche una contravvenzione): 1) l'aver commesso un reato allo scopo di eseguire uno o più tra i delitti previsti dal titolo VI-bis del codice, dal d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 o da altra disposizione di legge posta a tutela dell'ambiente; 2) l'essere derivata dalla commissione di un reato la violazione di una o più norme previste dal d.lgs. n. 152/2006 o da altra legge che tutela l'ambiente. L'aggravante teleologica ambientaleLa prima parte della nuova fattispecie aggravante rappresenta una ipotesi speciale di connessione teleologica ex art. 61, n. 2). Rispetto all'omologa circostanza comune, la nuova aggravante si caratterizza per il tipo di rapporto finalistico, limitato al solo caso di reato commesso per eseguire un reato contro l'ambiente con esclusione dell'ipotesi in cui il reato sia stato commesso per occultare un reato contro l'ambiente, ovvero per conseguire o assicurare a sé o ad altri il prodotto o il profitto o il prezzo ovvero la impunità di un reato contro l'ambiente, ipotesi nelle quali dovrebbe trovare applicazione l'aggravante comune. Tale assetto circostanziale lascia perplessi risultando ingiustificata la diversità di trattamento sanzionatorio fra il caso di reato commesso per eseguire un reato ambientale (aumento da un terzo alla metà) e quello di reato commesso per occultare un reato ambientale, ovvero per conseguire o assicurare a sé o ad altri il prodotto o il profitto o il prezzo ovvero la impunità di un reato contro l'ambiente (punibile con aumento sino al terzo). Stante il riferimento ai soli “delitti”, la circostanza in esame non può trovare applicazione quando il reato risulta teleologicamente connesso con una contravvenzione. L'aggravante della violazione di altre norme ambientaliPer quanto riguarda la seconda circostanza, essa trova applicazione quando dalla commissione del fatto deriva la violazione di una o più norme poste a tutela dell'ambiente, a prescindere che tale violazione integri un delitto, una contravvenzione o un illecito amministrativo. Per evitare difetti di conoscibilità del precetto penale e di prevedibilità della sanzione, occorre che la legge violata possa configurarsi con certezza come posta a tutela dell'ambiente sulla base di precisi coefficienti di riconoscibilità esterna. Non è chiaro se la nuova fattispecie configura una circostanza complessa ex art. 84, in cui è previsto un aumento di pena fisso per la progressione criminosa tra reati ambientali, oppure un'ipotesi speciale e derogatoria di concorso formale di reati ambientali sottoposta ad una disciplina diversa da quella ordinaria di cui all'art. 81. Mancando un rapporto strutturale di specialità fra il reato base e la violazione della normativa ambientale, sembra preferibile ritenere la fattispecie in esame un'ipotesi di concorso di reati autonomi unificati per ragioni sanzionatorie. In conformità al principio costituzionale della personalità della responsabilità penale (art. 27 Cost.), si ritiene che la circostanza possa essere applicata solo se la violazione della norma ambientale era conosciuta o conoscibile da parte del soggetto agente, secondo gli ordinari criteri di imputazione soggettiva delle circostanza ex art. 59. Occorre rilevare che le clausole di riserva che aprono molte delle norme incriminatrici poste a tutela dell'ambiente rendono di fatto inapplicabile la disposizione in esame, perché laddove una fattispecie è stata costruita in chiave di sussidiarietà esplicita con le altre non sembra possibile applicare l'aggravante ambientale (Ruga Riva, 54). Profili processualiEntrambe le circostanze aggravanti previste dall'art. 452-novies rendono i reati a cui si applicano sempre procedibili d'ufficio. Bibliografiav. sub art. 452-bis. |