Codice Penale art. 510 - Circostanze aggravanti.InquadramentoL'art. 510 prevede una circostanza aggravante pari ad un aumento di pena nella misura ordinaria ex art 64, se i fatti previsti dagli art. 502 e ss. sono stati commessi in tempo di guerra o se hanno determinato dimostrazioni, tumulti o sommosse popolari. Per «tempo di guerra»deve intendersi quanto previsto dall'art. 310. Sulla base della disciplina Costituzionale,il tempo di guerra ha inizio con la deliberazione delle Camere e la dichiarazione del Presidente della Repubblica (art. 78 e 87, comma 9 Cost.). Agli effetti della legge penale, però, lo stato di guerra non presuppone la dichiarazione formale, in quanto, l'art. 310 estende l'applicazione anche all'ipotesi di imminente pericolo di guerra cioè quel periodo immediatamente precedente alla dichiarazione di guerra, purché la guerra sia poi effettivamente seguita. Si richiede, quindi, l'attualità del pericolo consistente nel pericolo imminente di una guerra e l'effettiva dichiarazione dello stato di guerra che deve seguire alla pregressa situazione di pericolo. Lo stato di guerra cessa con la dichiarazione del Presidente della Repubblica, previa delibera delle Camere ai sensi dell'art. 80 Cost. Per dimostrazione deve intendersi una riunione di persone non autorizzata per manifestare opinioni o sentimenti; per tumulto deve intendersi un impeto momentaneo della popolazione pericoloso per l'ordine pubblico; e per sommossa deve intendersi una sollevazione popolare non momentanea minacciosa che può essere frenata solo dalle forze pubbliche o militari. BibliografiaBartulli, Inosservanza di norme di lavoro, in Nss. D.I. 1983; Berenini, Delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il commer.io: Titolo VIII del libro II del Codice penale, Milano, 1937; Di Amato, Codice di diritto penale delle imprese e delle società, Milano, 2011; Guariniello, Codice della sicurezza degli alimenti, Milano, 2015; Pelissero, Reati contro la personalità dello stato e contro l'ordine pubblico, Torino, 2010. |