Codice Penale art. 645 - Frode in emigrazione (1).

Roberto Carrelli Palombi di Montrone

Frode in emigrazione (1).

[I]. Chiunque, con mendaci asserzioni o con false notizie, eccitando taluno ad emigrare, o avviandolo a paese diverso da quello nel quale voleva recarsi, si fa consegnare o promettere, per sé o per altri, denaro o altra utilità, come compenso per farlo emigrare, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 309 euro a 1.032 euro.

[II]. La pena è aumentata [64] se il fatto è commesso a danno di due o più persone [649].

(1) V. anche, in materia, l. 24 luglio 1930, n. 1278.

competenza: Trib. monocratico (udienza prelim.)

arresto: facoltativo

fermo: non consentito

custodia cautelare in carcere: consentita

altre misure cautelari personali: consentite

procedibilità: d'ufficio

Inquadramento

Il delitto previsto dall'art. 645 è stato definito come una specifica figura di truffa qualificata dallo speciale mezzo fraudolento impiegato, offrendo tutela agli emigrati contro condotte fraudolente (Manizini, Trattato, 902).

Soggetti

Chiunque potrà essere soggetto attivo del reato previsto dall'art. 645.

Soggetto passivo del reato potrà essere qualsiasi soggetto aspirante all'emigrazione e quindi anche lo straniero o l'apolide.

Con riferimento al soggetto passivo del reato la Cassazione ha avuto modo di precisare che, ai fini della sussistenza del delitto di frode in emigrazione, di cui all'art 645 c.p., la dazione o promessa di danaro o di altra utilità, quale compenso per l'emigrazione, deve provenire direttamente dalla persona che intende emigrare e non da un terzo estraneo (Cass. II, n. 1607/1979).

Elemento materiale

Sono previste due ipotesi alternative di realizzazione del reato: da un lato l'eccitamento ad emigrare e da un altro lato l'avviamento dell'emigrante ad un paese diverso da quello voluto (Antolisei, PS, 365), entrambi commesse attraverso mendaci asserzioni e false notizie.

Al riguardo la Cassazione ha chiarito che l'art. 645, riferendosi genericamente alle mendaci asserzioni ed alle false notizie, che costituiscono i mezzi di esecuzione del reato, non opera alcuna distinzione fra quelle concernenti fatti o circostanze relative alla possibilità di emigrare e quelle concernenti fatti o circostanze relativi alle condizioni che si troveranno emigrando (Cass. III, n. 1399/1967).

Si è detto che l'oggetto materiale del reato di cui all'art 645 c.p. è il danaro o altra utilità, come compenso per fare emigrare altri, inteso il termine 'compensò nell'ampio senso di qualsiasi corrispettivo, non soltanto per la pretesa rimunerazione dell'opera, ma anche per asserite spese (Cass. III, n. 891/1966).

Elemento psicologico

Per l'integrazione del reato, sul piano soggettivo, è sufficiente il dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di eccitare taluno ad emigrare o di avviarlo ad un paese diverso da quello ove lo stesso voleva recarsi.

Consumazione

Trattasi di un reato di danno che si consuma nel momento e nel luogo in cui il soggetto attivo di fa dare o promettere il compenso.

Circostanze aggravanti

Il reato è aggravato, ai sensi dell'art. 645, comma 2, se è commesso in danno di più persone. Al riguardo la Cassazione ha avuto modo di precisare che, in materia di frode in emigrazione, la pluralità dei soggetti passivi può essere configurata come circostanza aggravante di un unico reato ai sensi dell'art 646 cpv. (che costituisce una deroga ai principi sul concorso di reati) solo quando la frode sia commessa nello stesso contesto di azione, cioè solo quando l'attività dell'autore sia rivolta, nel suo complesso, a trarre in inganno contestualmente più persone. Quando invece la fattispecie concreta si articoli in più fatti non contestuali, si realizza una pluralità di reati unificabili ai sensi dell'art 81 cpv. c.p.; e qualora ciascuno di tali fatti realizzi l'ipotesi prevista dall'art 645 cpv. c.p., perché perpetrato in pregiudizio di più persone, l'aumento di pena stabilito dalla stessa norma si aggiunge a quello fissato per la continuazione (Cass. III, n. 1148/1962).

Rapporti con altri reati

La Cassazione ha precisato che l'ipotesi di cui all'art 3 l. 24 luglio 1930, n 1278 è applicabile solo nel caso che il soggetto attivo abbia agito senza porre in essere alcun artificio o raggiro se questi ricorrono sussiste invece la fattispecie criminosa di cui all'art.645 c.p., che contempla una forma di truffa qualificata dallo speciale mezzo fraudolento impiegato (Cass. III, n. 1399/1967).

Profili processuali

La procedibilità è d'ufficio. È punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da € 309,00 ad € 1.032,00.

Bibliografia

Rosi, Emigrazione (reati in materia di), in Dig. d. pen., IV, Torino, 1990.

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