Codice Penale art. 652 - Rifiuto di prestare la propria opera in occasione di un tumulto.

Roberto Carrelli Palombi di Montrone

Rifiuto di prestare la propria opera in occasione di un tumulto.

[I]. Chiunque, in occasione di un tumulto o di un pubblico infortunio o di un comune pericolo [422-436], ovvero nella flagranza di un reato [382 c.p.p.], rifiuta, senza giusto motivo, di prestare il proprio aiuto o la propria opera, ovvero di dare le informazioni o le indicazioni che gli siano richieste da un pubblico ufficiale [357] o da una persona incaricata di un pubblico servizio [358], nell'esercizio delle funzioni o del servizio, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 15.000 (1).

[II]. Se il colpevole dà informazioni o indicazioni mendaci, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 6.000 a euro 18.000 (2).

(1) L'art. 2 d.lg. 15 gennaio 2016, n. 8 ha sostituito le parole «è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a euro 309» sono sostituite dalle parole: «è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 15.000».

(2) L'art. 2 d.lg. 15 gennaio 2016, n. 8 ha sostituito le parole «è punito con l'arresto da uno a sei mesi ovvero con l'ammenda da euro 30 a euro 619» con le parole: «è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 6.000 a euro 18.000».

Inquadramento

La contravvenzione prevista dall'art. 652 mira a tutelare l'interesse pubblico alla solidarietà sociale intesa come dovere del privato, in determinate particolari situazioni, di collaborare con l'Autorità (Vigna-Bellagamba, 302). Il rifiuto di collaborazione da parte del privato, nelle sotto descritte situazioni, delinea un pregiudizio per il concreto espletamento dell'attività di polizia giudiziaria e di quella di polizia di sicurezza.

La Corte costituzionale, nel dichiarare infondata la questione di costituzionalità dell'art. 652 sollevata in relazione all'art. 13 Cost., ha precisato che la contravvenzione in esame sancisce l'infrazione ad un obbligo di solidarietà sociale consistente nel collaborare, in determinate situazioni di pericolo, all'opera di difesa, aiuto e soccorso; viceversa l'art. 13 Cost. ha ad oggetto la tutela della libertà personale contro ogni forma di costrizione o limitazione compiuta senza l'intervento dell'Autorità giudiziaria (C. cost. n. 49/1959), escludendosi qualsiasi interferenza fra la norma costituzionale e quella penale.

Elemento materiale

Perché sussista il reato di cui all'art. 652 è necessario che ci sia una richiesta, che può consistere in un ordine orale o scritto, da parte di un pubblico ufficiale o di un incaricato di un pubblico servizio (artt. 357 e 358), il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, in quelle situazioni eccezionali tassativamente previste dalla norma, formuli al privato cittadino una richiesta di aiuto o di collaborazione o di fornire informazioni o indicazioni; il rifiuto ingiustificato da parte del privato di prestare la propria opera ovvero di fornire le informazioni richieste vale ad integrare il reato. L'art. 652, comma 2, punisce, invece, chi dia, nelle situazioni previste nel comma 1, informazioni o indicazioni mendaci.

Le situazioni in cui il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio è legittimato a formulare la richiesta di collaborazione ed aiuto sono quelle del tumulto, del pub blico infortunio o altre situazioni di comune pericolo, ovvero la flagranza di un reato.

Ora la dottrina ha tradizionalmente definito il tumulto come un'agitazione collettiva o una sommossa, situazioni queste che determinino pericolo di turbamento dell'ordine pubblico. Il pubblico infortunio viene identificato nell'inondazione, nel naufragio, nell'incendio, nell'esplosione, nel terremoto ed in genere in tutte quelle situazioni di turbamento dell'equilibrio naturale determinato da qualsiasi causa, umana o naturale, fortuita o volontaria. Il pericolo viene invece ravvisato in quelle situazioni che possono provocare un danno per un numero indeterminato di persone. La flagranza del reato è espressamente definita nell'art. 382 c.p.p.

La ricorrenza di tali situazioni potrà essere oggetto di sindacato da parte del giudice penale.

Elemento psicologico

L'elemento psicologico del reato potrà essere costituito indifferentemente dal dolo o dalla colpa, purché sussista la volontarietà della condotta. L'esistenza di un giustificato motivo di rifiuto da parte del privato ad adempiere all'ordine potrà essere valutata dal giudice ai fini dell'esclusione della punibilità, come anche l'eventuale incolpevole situazione di errore in cui sia caduto il privato in ordine alla ricorrenza del giustificato motivo.

Il giustificato motivo può attenere all'illegittimità della richiesta, ovvero all'inidoneità psico-fisica della persona alla quale è richiesta la collaborazione o l'aiuto o anche l'esposizione a grave pericolo della stessa.

Consumazione

Il reato, nelle fattispecie previste nel comma 1, ha natura omissiva ed istantanea, venendo a consumazione col rifiuto di prestare la propria opera o il proprio aiuto o di fornire le informazioni richieste nelle informazioni previste.

La fattispecie prevista nell'art. 652, comma 2 costituisce, invece, un'ipotesi autonoma di reato avente natura di reato commissivo istantaneo, la cui consumazione va individuata nel momento in cui vengono rese le informazioni o indicazioni mendaci.

Rapporti con altri reati

La norma in esame ha carattere sussidiario rispetto ad altre specifiche fattispecie criminose che puniscono il rifiuto di aiuto, come ad esempio l'art. 1113 c. nav. (omissione di cooperazione al soccorso di una nave o aeromobile o persona in pericolo) o gli artt. 256 e 258 r.d. 27 luglio 1934, n. 1265 (t.u. leggi sanitarie) (rifiuto opposto dal medico o dal cittadino in occasione di malattie endemiche.

Profili processuali

Il reato di rifiuto di prestare la propria opera in occasione di un tumulto, come tutte le contravvenzioni, è procedibile d'ufficio.

È ammessa l'oblazione ai sensi dell'art. 162-bis.

Bibliografia

Vigna-Bellagamba, Le contravvenzioni al codice penale, Milano, 1974.

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