Codice Penale art. 690 - Determinazione in altri dello stato di ubriachezza (1).Determinazione in altri dello stato di ubriachezza (1). [I]. Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, cagiona la ubriachezza altrui [689 2], somministrando bevande alcooliche, è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda da 30 euro a 309 euro [613]. (1) V. art. 4 d.lg. 28 agosto 2000, n. 274, in tema di competenza penale del giudice di pace. V. inoltre la norma transitoria di cui all'art. 64 d.lg. n. 274, cit. Per le ipotesi di reato attribuite alla competenza del giudice di pace si applica la sanzione dell'ammenda da 258 euro a 2.582 euro. InquadramentoLa dottrina ha individuato l'interesse tutelato dall'art. 690 c.p. nella prevenzione dell'alcolismo, quale causa di degenerazione individuale, sociale e di delinquenza, punendo il fatto di chiunque, somministrando bevande alcoliche in luogo pubblico o aperto al pubblico ad una persona qualsiasi, diversa da quelle indicate nell'art. 689 c.p., ne cagioni l'ubriachezza (Manzini, X, 553). Soggetto attivoSoggetto attivo del reato previsto dall'art. 690 può essere chiunque. La persona alla quale vengono somministrate le bevande alcoliche non deve essere minore degli anni sedici o infermo di mente, né deve essere manifestamente ubriaco, in quanto, ove ricorrano tali condizioni del soggetto passivo, troveranno applicazione, rispettivamente, nel primo caso l'art. 689 e nel secondo caso l'art. 691. La dottrina ha precisato che, essendo solo lo Stato titolare dell'interesse protetto, l'eventuale consenso della vittima non vale a scriminare il fatto (Vigna-Bellagamba, 174): ed ancora si è chiarito che la persona ubriacata, anche se ha consentito al fatto, non concorre nel reato, essendo esclusivamente soggetto passivo (Manzini, X, 533); potrà essere chiamato a rispondere del reato di cui all'art. 688, ove ne ricorrano le altre condizioni o di eventuali altri reati commessi in stato di ubriachezza. Elemento materialeL'elemento materiale del reato consiste nel cagionare, in luogo pubblico o aperto al pubblico, l'ubriachezza altrui. Per ubriachezza si intende uno stato di seria alterazione fisio-psichica conseguente all'abuso di sostanze alcoliche, stato che deve essere manifesto. Elemento soggettivoLo stato di ubriachezza può essere cagionato sia con dolo che con colpa, essendo sufficiente, ai fini dell'integrazione del reato, la volontà libera e cosciente di somministrare bevande alcoliche alla persona. Rapporto con altri reatiGeneralmente si riconosce la possibilità del concorso fra l'art. 690 l'art. 691 c.p., nel caso in cui, dopo avere cagionato l'ubriachezza di una persona, si somministrino alla stessa altre bevande alcoliche. Si è escluso, invece, il concorso della contravvenzione in esame con il delitto di procurata incapacità mediante violenza previsto dall'art. 613, in quanto il fatto descritto nell'art. 690 potrebbe costituire, in presenza delle altre condizioni, elemento costitutivo del delitto di cui all'art. 613. Profili processualiIl reato è procedibile d'ufficio.
BibliografiaManzini, Trattato di diritto penale italiano, Torino, 1981; Vigna-Bellagamba, Le contravvenzioni nel codice penale, Milano, 1974. |