Codice Civile art. 63 - Effetti della dichiarazione di morte presunta dell'assente.

Giuseppe Buffone
aggiornato da Annachiara Massafra

Effetti della dichiarazione di morte presunta dell'assente.

[I]. Divenuta eseguibile la sentenza indicata nell'articolo 58 [730 c.p.c.], coloro che ottennero l'immissione nel possesso temporaneo dei beni dell'assente o i loro successori possono disporre liberamente dei beni [50, 54].

[II]. Coloro ai quali fu concesso l'esercizio temporaneo dei diritti o la liberazione temporanea dalle obbligazioni di cui all'articolo 50 conseguono l'esercizio definitivo dei diritti o la liberazione definitiva dalle obbligazioni.

[III]. Si estinguono inoltre le obbligazioni alimentari indicate nel quarto comma dell'articolo 50.

[IV]. In ogni caso cessano le cauzioni e le altre cautele che sono state imposte.

Inquadramento

L'art. 62 regola gli effetti della dichiarazione di morte presunta dell'assente che decorrono solo dal momento in cui la sentenza dichiarativa è divenuta eseguibile. L'efficacia esecutiva della sentenza in esame è regolata dall'art. 730 c.p.c. ove è espressamente previsto che «la sentenza che dichiara l'assenza o la morte presunta non può essere eseguita prima che sia passata in giudicato e che sia compiuta l'annotazione» sull'originale ex art.473- bis.63 c.p.c..

Pertanto, sebbene la successione si apre con riferimento al giorno in cui risale l'ultima notizia dello scomparso, solo dopo che la sentenza è divenuta eseguibile iniziano a decorrere i termini fissati dalle disposizioni in materia successoria (Cian, Trabucchi,155).

Effetti

Per effetto della dichiarazione di morte presunta (divenuta eseguibile in conseguenza del giudicato): 1) coloro che ottennero l'immissione nel possesso temporaneo dei beni dell'assente o i loro successori possono disporre liberamente dei beni; 2) coloro ai quali fu concesso l'esercizio temporaneo dei diritti o la liberazione temporanea dalle obbligazioni di cui all'art. 50 comma 3, conseguono l'esercizio definitivo dei diritti o la liberazione definitiva dalle obbligazioni; 3) si estinguono le obbligazioni alimentari previste dall'art. 434 (v. art. 50 comma 4, richiamato dall'art. 63, comma 3); 4) cessano le cauzioni e le altre cautele che sono state imposte. Questi effetti depongono chiaramente nel senso di una vera e propria vicenda di morte accompagnata. Riguardo ai debiti della persona dichiarata morta, trova applicazione l'art. 752: i coeredi contribuiscono tra loro al pagamento dei debiti e pesi ereditari in proporzione delle loro quote ereditarie.

Negozi dispositivi anteriori alla sentenza

Il negozio dispositivo di beni della persona dichiarata assente posto in essere dal suo presunto erede, sebbene inficiato dalla carenza di legittimazione di quest'ultimo, il quale, ancorché immesso nel possesso di tali beni, non ha il potere di disporne (artt. 52 e 54), non rimane caducato quando —dichiarata la morte presunta dell'assente e verificatasi conseguentemente, alla stregua degli artt. 58 e 456, l'apertura della successione al medesimo al momento dell'ultima sua notizia — risulti che detto erede, allora non legittimato, era effettivamente titolare del diritto oggetto del negozio, poiché, per effetto del postumo riconoscimento in capo a lui di siffatta titolarità, si determina il consolidamento della stessa e della correlativa legittimazione (Cass. n. 536/1981). Ne consegue che colui che si accolla le obbligazioni di un concordato fallimentare (assuntore), dietro corrispettivo della cessione dei beni all'attivo, si sostituisce al fallito anche nella titolarità di quelli di tali beni che il medesimo abbia acquistato come erede dell'assente di cui sia stata dichiarata la morte presunta in epoca antecedente al concordato (Cass. n. 476/1956).

Profili fiscali

In caso di sentenza dichiarativa di morte presunta, la successione deve ritenersi aperta nel momento al quale e fatta risalire la morte del soggetto. In tale momento si verifica anche la vocazione ereditaria, onde la successione è regolata, sotto il profilo fiscale, dalle norme vigenti all'epoca della morte presunta (Cass. n. 48/1975).

Bibliografia

Callegari, Assenza in Nss. D. I., I, 2, Torino, 1957; Cian, Trabucchi (a cura di), Commentario breve al codice civile, Padova, 2011; Giorgianni, La dichiarazione di morte presunta, Milano, 1943; Jannuzzi - Lorefice, Manuale della volontaria giurisdizione, Milano, 2004; Jannuzzi - Lorefice, La volontaria giurisdizione, Milano, 2006; Montei, Detenzione, in Nss. D. I., V, Torino, 1960; Omodei - Salé, La detenzione e le detenzioni: unità e pluralismo nelle situazioni di fatto contrapposte al possesso, Padova, 2012; Perlingieri, Manuale di Diritto Civile, Napoli, 2005; Preite, Cagnazzo, Atti notarili - Volontaria giurisdizione 1 - Il procedimento. Incapaci, scomparsa, assenza e dichiarazione di morte presunta, Torino, 2012; Sesta (a cura di), Codice della famiglia, Milano, 2015; Zaccaria, Faccioli, Omodei Salè, Tescaro, Commentario all'ordinamento dello stato civile, Sant'Arcangelo di Romagna, 2013.

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