Codice Civile art. 72 - Successione a cui sarebbe chiamata la persona della quale è stata dichiarata la morte presunta.

Giuseppe Buffone
aggiornato da Annachiara Massafra

Successione a cui sarebbe chiamata la persona della quale è stata dichiarata la morte presunta.

[I]. Quando s'apre una successione [456] alla quale sarebbe chiamata in tutto o in parte una persona di cui è stata dichiarata la morte presunta [58 ss.], coloro ai quali, in sua mancanza, è devoluta la successione devono innanzi tutto procedere all'inventario dei beni [769 c.p.c.].

Inquadramento

La disposizione di cui all'art. 72 regola la successione a cui sarebbe chiamata la persona di cui è stata dichiarata la morte presunta prevedendo che il presunto morto non possa più acquistare diritti nemmeno per via successoria, così sancendo conseguenze del tutto analoghe a quelle che si verificano in caso di morte naturale. Posto che la persona colpita dalla morte presunta è trattata come la persona deceduta, la norma in commento regola la sua successione secondo le normali disposizioni successorie ordinarie.

Successione e morte presunta

La dichiarazione di morte presunta determina una vera e propria successione mortis causa dei presunti eredi del dichiarato morto.

Tale successione si apre, ai sensi degli artt. 58 e 61, al momento a cui è fatta risalire la morte presunta, al quale, retroagiscono gli effetti dell'accettazione dell'eredità, sebbene la delazione ereditaria abbia luogo quando diviene eseguibile la sentenza dichiarativa della morte presunta (Cass. n. 536/1981). In tale momento si verifica anche la vocazione ereditaria (Cass. n. 48/1975). Alla luce di queste considerazioni, in caso di morte presunta, la successione è devoluta secondo le disposizioni ordinarie, come se il presunto morto fosse realmente deceduto.

Ne consegue che i chiamati godono delle stesse possibilità previste per il caso di morte naturale e possono, ad esempio, rinunciare all'eredità (Esu, in Tr. Res., 1982, 735). A tutela del presunto morto, l'art. 72 prevede l'obbligo dell'inventario dei beni che ha per l'appunto la funzione di introdurre una garanzia per il caso in cui il presunto morto ritorni. L'inventario previsto dall'art. 72 non ha né la natura né la funzione dell'inventario richiesto per l'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario; soprattutto, pur al cospetto dell'inventario ex art. 72, l'accettazione non si considera beneficiata.

Bibliografia

Callegari, Assenza in Nss. D. I., I, 2, Torino, 1957; Cian, Trabucchi (a cura di), Commentario breve al codice civile, Padova, 2011; Giorgianni, La dichiarazione di morte presunta, Milano, 1943; Jannuzzi - Lorefice, Manuale della volontaria giurisdizione, Milano, 2004; Jannuzzi - Lorefice, La volontaria giurisdizione, Milano, 2006; Montei, Detenzione, in Nss. D. I., V, Torino, 1960; Omodei - Salé, La detenzione e le detenzioni: unità e pluralismo nelle situazioni di fatto contrapposte al possesso, Padova, 2012; Perlingieri, Manuale di Diritto Civile, Napoli, 2005; Preite, Cagnazzo, Atti notarili - Volontaria giurisdizione 1 - Il procedimento. Incapaci, scomparsa, assenza e dichiarazione di morte presunta, Torino, 2012; Sesta (a cura di), Codice della famiglia, Milano, 2015; Zaccaria, Faccioli, Omodei Salè, Tescaro, Commentario all'ordinamento dello stato civile, Sant'Arcangelo di Romagna, 2013.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario