Codice Civile art. 73 - Estinzione dei diritti spettanti alla persona di cui è stata dichiarata la morte presunta.Estinzione dei diritti spettanti alla persona di cui è stata dichiarata la morte presunta. [I]. Se la persona di cui è stata dichiarata la morte presunta ritorna o ne è provata l'esistenza al momento dell'apertura della successione, essa o i suoi eredi o aventi causa possono esercitare la petizione di eredità [522 ss.] e far valere ogni altro diritto, ma non possono recuperare i beni se non nello stato in cui si trovano, e non possono ripetere che il prezzo di quelli alienati, quando è ancora dovuto [535], o i beni nei quali esso è stato investito [66], salvi gli effetti della prescrizione [2934 ss.] o dell'usucapione [1158 ss.]. [II]. Si applica la disposizione del secondo comma dell'articolo 71. InquadramentoL'art. 73 regola l'ipotesi in cui, al momento dell'apertura della successione della persona colpita dalla dichiarazione di morte presunta, quest'ultima ritorni o si provi essere in vita. In queste due ipotesi, la persona che è stata dichiarata morta o i suoi eredi o aventi causa possono esercitare la petizione di eredità e far valere ogni altro diritto, ma non possono recuperare i beni se non nello stato in cui si trovano, e non possono ripetere che il prezzo di quelli alienati, quando è ancora dovuto, o i beni nei quali esso è stato investito, salvi gli effetti della prescrizione o dell'usucapione. Si applica la disposizione del secondo comma dell'art. 71 e, pertanto, la restituzione dei frutti non è dovuta se non dal giorno della costituzione in mora. Diritti della persona di cui è stata dichiarata la morte presuntaLa devoluzione dell'eredità cessa automaticamente e con effetto retroattivo se il soggetto dichiarato morto ritorna o ne viene provata l'esistenza in vita al momento dell'apertura della successione (Cian, Trabucchi, 160). In tal caso, costui, i suoi eredi o aventi causa possono esercitare la petizione di eredità per ottenere la restituzione dei beni e fare valere ogni altro diritto derivante dalla successione entro i limiti imposti dagli artt. 66 e 535 (Esu, in Tr. Res., 1982, 737). Il recupero dei beni, tuttavia, può avvenire solo entro i limiti dell'art. 73. La disciplina enucleata in questo articolato corrisponde, sostanzialmente, a quella tipizzata nell'art. 66. BibliografiaCallegari, Assenza in Nss. D. I., I, 2, Torino, 1957; Cian, Trabucchi (a cura di), Commentario breve al codice civile, Padova, 2011; Giorgianni, La dichiarazione di morte presunta, Milano, 1943; Jannuzzi - Lorefice, Manuale della volontaria giurisdizione, Milano, 2004; Jannuzzi - Lorefice, La volontaria giurisdizione, Milano, 2006; Montei, Detenzione, in Nss. D. I., V, Torino, 1960; Omodei - Salé, La detenzione e le detenzioni: unità e pluralismo nelle situazioni di fatto contrapposte al possesso, Padova, 2012; Perlingieri, Manuale di Diritto Civile, Napoli, 2005; Preite, Cagnazzo, Atti notarili - Volontaria giurisdizione 1 - Il procedimento. Incapaci, scomparsa, assenza e dichiarazione di morte presunta, Torino, 2012; Sesta (a cura di), Codice della famiglia, Milano, 2015; Zaccaria, Faccioli, Omodei Salè, Tescaro, Commentario all'ordinamento dello stato civile, Sant'Arcangelo di Romagna, 2013. |