Codice Civile art. 165 - Capacità del minore (1).Capacità del minore (1). [I]. Il minore ammesso a contrarre matrimonio [84 2] è pure capace di prestare il consenso per tutte le relative convenzioni matrimoniali [162 1-2], le quali sono valide se egli è assistito dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale (2) su di lui o dal tutore o dal curatore speciale nominato a norma dell'articolo 90 [392 3, 774]. (1) Articolo così sostituito dall'art. 46 l. 19 maggio 1975, n. 151. (2) L'art. 6, d.lg. 28 dicembre 2013, n. 154 ha sostituito alla parola «potestà» le parole «responsabilità genitoriale». Ai sensi dell’art. 108, d.lg. n. 154 del 2013, la modifica è entrata in vigore a partire dal 7 febbraio 2014. InquadramentoIl minore che abbia compiuto sedici anni può chiedere di essere ammesso eccezionalmente a contrarre matrimonio nonostante difetti della maggiore età: l'istanza va presentata al tribunale che deve accertare la maturità psico-fisica del minore e la fondatezza delle ragioni addotte (art. 84). Può accadere che, all'esito del procedimento, il Tribunali stimi meritevole di accoglimento l'istanza del minore ma al contempo ritenga necessario che qualcuno (diverso dai genitori o dal tutore) assista il nubendo nella stipulazione delle convenzioni matrimoniali. Da qui l'art. 90 che consente al Tribunale o alla Corte di Appello di nominare al minore, a tal fine, un curatore speciale. La disposizione di cui all'art. 90 deve essere coordinata con l'art. 165 ove è espressamente previsto che il minore ammesso a contrarre matrimonio è pure capace di prestare il consenso per tutte le relative convenzioni matrimoniali, le quali, però, sono valide a condizione che egli sia assistito dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale su di lui o dal tutore o dal curatore speciale nominato a norma dell'articolo 90 citato. Convenzioni matrimoniali del minoreNella tradizione romana vigeva la regola per cui habilis ad nuptias, habilis ad pacta nuptialia: regola che viene confermata dagli artt. 90 e 165, proprio per il caso di minore infrasedicenne ammesso al matrimonio, seppur con un elemento di supporto a mezzo della previsione di una assistenza del minore. In questa ipotesi, infatti, la stipulazione di negozi familiari a contenuto patrimoniale è valida purché vi partecipino i soggetti che hanno la rappresentanza del minore. La previsione di cui all'art. 90 riconosce al giudice il potere di designare, in favore del minore, anche un curatore speciale. Per effetto dell'art. 165, il minore ammesso a contrarre matrimonio è pure capace di prestare il consenso per tutte le relative convenzioni matrimoniali: le Convenzioni, tuttavia, sono valide se egli è assistito dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale su di lui o dal tutore o dal curatore speciale nominato a norma dell'art. 90 cit. È bene evidenziare come i genitori, il tutore o il curatore speciale non si sostituiscano al minore ma svolgano, in suo favore, un ruolo di assistenza. La regola enucleata nell'art. 165, cit. vale anche per la scelta del regime della separazione dei beni compiuta durante la celebrazione del matrimonio. Dopo la celebrazione delle nozze, il minore si trova a essere di diritto emancipato (art. 390). Questa situazione gli consente di stipulare direttamente e personalmente le convenzioni matrimoniali, sia pure con l'assistenza del curatore. Peraltro, nel caso di specie, si tratterà per lo più di un curatore speciale nominato ai sensi dell'art. 394 comma 4, trovandosi il coniuge — curatore ordinario ex art. 392 — in posizione di conflitto di interessi (Sesta, 696). Unione civileLa normativa sulle unioni civili (art. 1 comma 20, l. 20 maggio 2016, n. 76) richiama gli artt. 162, 163, 164, 166 come applicabili agli uniti ma non richiama l’art. 165. Non si applica, per l’effetto, il citato art. 165 c.c. destinato a disciplinare le modalità con le quali il minore ammesso al matrimonio possa stipulare una convenzione matrimoniale;in tale ipotesi l’esclusione è logica conseguenza dell’impossibilità per il minore di costituire unione civile. BibliografiaAvagliano, famiglia e accordi per la crisi, tra matrimoni, unioni civili e convivenze in Riv. not. 2017, 2, 251; Bargelli, L’autonomia privata nella famiglia legittima: il caso degli accordi conclusi in occasione o in vista del divorzio, in Riv. crit. dir. priv. 2001, 303 ss; Buffone, Misura alimentare e perequazione: le Sezioni Unite cercano di risolvere il “millennium problem” dell’assegno divorzile in giustiziacivile.com, 1 agosto 2018; Cian, Trabucchi (a cura di), Commentario breve al codice civile, Padova, 2011; Sesta (a cura di), Codice della famiglia, Milano, 2015; Sesta, Impresa familiare e convivente in Guida dir. 2004, 3, 67. |