Codice Civile art. 238 - Irreclamabilità di uno stato di figlio contrario a quello attribuito dall'atto di nascita (1) (2).

Giuseppe Buffone
aggiornato da Annachiara Massafra

Irreclamabilità di uno stato di figlio contrario a quello attribuito dall'atto di nascita (1) (2).

[I]. Salvo quanto disposto dagli articoli 128, 234, 239, 240 e 244, nessuno può reclamare uno stato contrario a quello che gli attribuiscono l'atto di nascita di figlio nato nel matrimonio (3) e il possesso di stato conforme all'atto stesso (4).

 

(1) Articolo così sostituito dall'art. 94 l. 19 maggio 1975, n. 151.

(2) L’art. 13, d.lg. 28 dicembre 2013, n. 154, ha sostituito la rubrica. Il testo recitava: «Atto di nascita conforme al possesso di stato». Ai sensi dell’art. 108, d.lg. n. 154 del 2013, la modifica è entrata in vigore a partire dal 7 febbraio 2014. L'articolo era stato sostituito dall'art. 94 l. 19 maggio 1975, n. 151.

(3) L’art. 13, d.lg. 28 dicembre 2013, n. 154, ha sostituito le parole: «233, 234, 235 e 239», con le parole: «234, 239, 240 e 244», e ai sensi dell'art. 105, dello stesso d.lg., le parole «figlio legittimo», ovunque presenti, in tutta la legislazione vigente, sono sostituite dalle parole: «figlio nato nel matrimonio». Ai sensi dell’art. 108, d.lg. n. 154 del 2013, la modifica è entrata in vigore a partire dal 7 febbraio 2014. V. anche quanto stabilito, ora, negli artt. 74, 250 ss. e 315.

(4) Seguiva un secondo comma abrogato dall’art. 13, d.lg. 28 dicembre 2013, n. 154. Il testo recitava: «Parimenti non si può contestare la legittimità di colui il quale ha un possesso di stato conforme all'atto di nascita». Ai sensi dell’art. 108, d.lg. n. 154 del 2013, la modifica è entrata in vigore a partire dal 7 febbraio 2014.

Inquadramento

Il d.lgs. n. 154/2013 ha riscritto l'art. 238, sin dalla rubrica che, in precedenza, era “atto di nascita conforme al possesso di stato”. Sulla scorta della nuova disciplina, salvo quanto disposto dagli artt. 128, 234, 239, 240 e 244, nessuno può reclamare uno stato contrario a quello che gli attribuiscono l'atto di nascita di figlio e il possesso di stato conforme all'atto stesso. Questa disciplina trova il suo antecedente storico nell'art. 322 del Code Napoleon ma è stata riprodotta nel nostro Ordinamento con delle eccezioni, che sono quelle espressamente menzionate dall'art. 238.

Regime giuridico

Il possesso di stato, se manca l'atto di nascita, ha una funzione solo probatoria; se però, il possesso di stato si accompagna ad un valido atto di nascita, esso assume una funzione costitutiva dello status di figlio. L'articolo in esame stabilisce che la conformità dell'atto di nascita al possesso di stato rende inammissibile un'azione di reclamo volta a far dichiarare uno stato contrario a tali risultanze (Sesta, 974). La disciplina così ricostruita ammette delle eccezioni ossia: 1) la disciplina del matrimonio putativo ex art. 128, per il caso in cui il matrimonio sia stato dichiarato nullo; 2) la disciplina ex art. 234per il caso in cui la nascita abbia avuto luogo trascorsi trecento giorni dall'annullamento, dallo scioglimento o dalla cessazione degli effetti civili del matrimonio; 3) la disciplina ex art. 239, nel caso in cui sia stata esperita l'azione di reclamo dello stato di figlio; 4) la disciplina ex art. 240, ove sia stata esercitata azione di contestazione dello stato di figlio; 5) la disciplina ex art. 244 allorché sia stata esperita l'azione di disconoscimento della paternità. Le eccezioni previste all'applicabilità dell'art. 238 svuotano di effettivo significato la portata della regola ivi contenuta (Sesta, 975).

Bibliografia

Auletta, Diritto di famiglia, Torino, 2014; Bianca C. M., Istituzioni di diritto privato, Milano, 2014; Buffone, Le novità del “decreto filiazione”, Milano, 2014; Cian-Trabucchi (a cura di), Commentario breve al codice civile, Padova, 2011; Finocchiaro F., in Comm. S. B., artt. 84-158, Bologna-Roma, 1993; Jemolo, in La famiglia e il diritto, in Ann. fac. giur. Univ. Catania, Napoli, 1949, 57; Oberto, La comunione legale tra i coniugi, in Tr. C.M., Milano, 2010; Perlingieri, Manuale di Diritto Civile, Napoli, 2005; Sesta (a cura di), Codice della famiglia, Milano, 2015.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario